Hope's pov:
DRING!!!!!!! DRINGGGGGGG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La sveglia suona, e mi accorgo di averla posticipata già dodici volte, sono una grande, per prima sempre l'autostima, daje dicono a Roma.
Mia madre mi urla dal piano inferiore di svegliarmi e che sennò avrei perso l'autobus, ovviamente non siamo in America quindi avrei preso quello che la gente comune chiama sposta poveri, si insomma... un pullman di linea.
Apro gli occhi di mala voglia, non ho voglia di andare a scuola! Cioè mica serve a qualcosa, soprattutto a una persona ACCULTURATA E INTELLIGENTE come me, cioè a cosa serve la matematica nella vita? O anche la grammatica, cioè mica dovrò scrivere un testo scientifico nella vita. Giusto?
I raggi solari entrano dalla mia finestra, queste tende non servono a un cazzo, dunque finalmente dopo mia madre che dovrà prendersi un benagol perchè è mezz'ora che sbraita come un'aquila reale (il gatto, il topo, l'elefante... scusate sono adhd) decido che è il momento di farsi aspettare dal pullman, quindi chi non si farebbe mai in ritardo una bella doccia?
Cioè l'igiene prima di tutto. Attacco di sottofondo la mia playlist di Taylor Swift, che ovviamente mi sono messa a creare adesso, la ascoltano tutti? Anche io giustamente, 10 punti per l'originalità.
Tolgo il mio pigiama della disney comprato da primark ed entro in doccia, mi dimentico che siamo in Italia e che ora abito in un posto dove l'acqua fa schifo (per la cronaca siamo ad Andora, con una erre, se non sapete dove si trova è normale però cercatevelo ignoranti), dunque strillo perchè è fredda... come il mio cuore.
Mentre mi lavo con il mio 6 in uno (shampoo, fertilizzante, bagnoschiuma, dopo barba, olio motore e balsamo) all'aroma di cocco comprato nel migliore supermercato del mondo, l'INS.
Ammetto che ero riluttante quando me lo comprò mia madre a 57 centesimi, ma quando i peli sulle gambe iniziarono a cadere da soli alla fine ci ho trovato un guadagno.
Finisco questa cavolo di doccia, da fredda a lavica a più fredda è sempre un attimo, esco e mi asciugo con i miei bellissimi asciugamani con sopra disegnati dei pesci sbiaditi.
Visto che intanto il pullman aspetta me, mi metto a farmi i capelli come me li farebbe la migliore parrucchiera in circolazione, Maria, quindi perchè non farmi i boccoli? Perchè depressa si ma, cessa mai.
Visti i miei comportamenti da "fuck the system!" mia madre ora si è messa una sciarpina vintage delle sue perchè sta urlando ancora, sbuffo e in intimo vado dal mio armadio a cercare qualcosa di pacchiano da mettermi, perchè hey dobbiamo entrare nel personaggio.
Tra i vestitini Prada, felpe bellissime mai usate di balenciaga e anche quella monnezza di camicia Gucci, opto per un maglioncino giallo canarino (morto) a collo alto preso dai cinesi, ovviamente abbinabile con un pantalone nero a zampa di elefante, rubato a mia sorella che lo rubò a mia madre (Che mio padre al mercarto comprò....), mi do uno sguardo allo specchio e ovviamente mi sentivo pronta per il mio primo giorno di scuola, si quello era proprio la roba giusta da mettersi, avrei fatto scalpore.
Ah, si e per essere originali per scarpe ho messo le mie inseparabili coverse bianche, che non usa più nessuno dal 2016.
Decido che è arrivato il momento di scendere, prendo il mio zaino della easpack nero che non ha proprio nessuno e scendo le scale, trovo mia madre in piedi alla fine delle scale nella sua vestaglia azzurra, tiro fuori una mentina e gliela porgo.
"Buongiorno madre!!!" Dico con tono entusiasta alla donna con le grandi occhiaie davanti a me perchè invece di dormire ieri facevo i tik tok a tutto volume.
"Hope!!! Maledizione hai visto che ora è??????? Quante volte ti avrò chiamata? MILLE?" Chiese la donna dalla gola arrossata.
"Madre.. ma come sei esagerata" inizio la frase sbuffando " Erano solo 387." Dico girando gli occhi al cielo, tendeva sempre ad ingigantire le cose!
Se solo quell'ubriacone di mio padre ci fosse, le avrebbe sicuramente fatto come ai bei vecchi tempi, bottiglia in testa e via! Grande papà... mi manchi sempre, ovunque tu sia... su ogni marciapiede, o bordello io ti penso e a volte una lacrima mi scende mentre rimembro a come ti facevi valere.
Guardo l'ora nel display del mio IPhone, oltre il mio schermo con il mio gatto posso notare che sono le sette meno cinque..
"Perdindirindina!!! È tardi!" Esclamo, in un secondo mi giro e mia madre è vestita come Max Verstappen con tanto di colonna sonora, prende le chiavi dal tavolo e esclama con sguardo fiero "Ma... Lo sai che quel tavolo è del mio negozio di mobili?"
Io comprensiva la guardo negli occhi e capisco che il Vietnam la abbia traumatizzata e dico "Mamma non è il momento!"Come Bolt corriamo verso la macchina, saliamo ma, non faccio in tempo a mettermi la cintura di sicurezza che mia madre parte a tavoletta, in meno di tre minuti (grazie alle sospensioni andate con i dossi, grazie Andora) arriviamo alla fermata... P.s. abitiamo a 8 km di distanza dal centro ma Max è Max, cioè volevo dire la mamma è sempre la mamma.
Salgo sul pullman appena in tempo, l'autista si stava facendo la colazione al bar del porto, che persona competente! Mi metto nel miglior posto che ci sia: dal finestrino quello con la finestrella in alto rotta, ma almeno non era la parte dove c'erano le blatte o i funghi!
Affianco a me si siede quella logorroica della mia amica, le voglio molto bene "STAI ZITTA CAZZO!" Dico sorridendole calorosamente, mi metto le mie cuffiette con le hit del momento, cose talmente brutte che nemmenole madri degli artisti le ascolterebbero, dunque parte quel brano sconosciuto da una band irachena che nessuno conosce, cioè lo adoro! Mica come quelle snob che sono sedute in fondo che ascoltano la trap o Chadia.
Dunque parte l'autobus, in meno di tre fermate è già pieno ma, per fortuna salgo sempre alla prima fermata, quella dal porto.
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*La storia di una normie*
Chick-LitHope, lei si che è una normie e sa di esserlo. In questa storia si raccontano le vicende di questa ragazza che ovviamente è al liceo e farà la conoscenza di Alexander (il bad boy). Questa vuole essere una storia ironica ispirata alle più famose sto...