9. ritorno☆

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Erano tutti saliti sul pullman, i loro visi erano tristi, silenziosi e depressi.
Mi dispiaceva per loro, dovevo fare qualcosa.

Salii per ultima, ma l'unico posto libero davanti era accanto ad Ukai, vicino al finestrino. Quindi decisi di sedermi vicino a lui.

Per la prima parte del viaggio nessuno fiatò, mi ricordava tanto il passato, non avrei mai permesso che sarebbe capitato anche a loro.

Presi coraggio, mi alzai in piedi attirando l'attenzione di tutti e cominciai.

T/n:- Non dovete essere tristi, perchè voi avete dato il massimo. Non dovete avere rimpianti, siete ancora giovani e potete fare qualsiasi cosa. Io credo in voi, voglio vedervi vincere il torneo primaverile che si terrà guarda caso in primavera.-

Vidi qualche sorriso spuntare quindi
Guardai il prof Takeda che annuì.

T/n: Per questo dovete migliorarvi quindi...
....andrete ad un RITIRO A TOKYO!!!
Con i vostri amici del Nekoma e altre grandi squadre, non dovete ringraziare me ma il prof Take...-

Non finì neanche la frase che il pullman frenò di colpo, avevo perso l'equilibrio, pensavo di cadere chiusi gli occhi ma...

....non sentii nessuna botta, qualcuno mi aveva preso.

Guardai verso l'alto e vidi Ukai, che mi teneva per le braccia. (Come il gioco della fiducia).

Diventai un po' rossa per l'imbarazzo ma non ci feci molto caso perchè tutti iniziarono a ridere.

L'atmosfera era cambiata ed io ero molto contenta.

A quel punto mi sedetti, appoggiai il gomito al finestrino con la mano sulla guancia.
Iniziai a guardare fuori dal finestrino.

U:-Grazie-

T/n:-No, sono io a chiederti grazie per avermi preso-

Lui mi sorrise e io feci altrettanto.
Il suo sorriso era un sorriso sincero.

Mi misi comoda e provai ad addormentarmi, dopotutto la giornata era stata lunga.

Ukai pov

Mi sentivo sollevato, i ragazzi alla fine si erano ripresi.

Meno male che ci ha pensato t/n, anche se sembrava che voleva dire qualcos'altro.

Sentii la mia spalla più pesante, mi girai, vidi
T/n che si era appoggiata alla mia spalla.

Aveva i capelli che le andavano sopra la faccia.

Non volevo svegliarla, era così bella mentre dormiva così le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Non volevo svegliarla, era così bella mentre dormiva così le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio

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Lui così, con te appoggiata sulla spalla

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Spazio ciambelloso
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