Prologo

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Vieni, affronta l'eternità. Presto si uniranno a te coloro le cui vite hai rovinato, le cui anime hai dannato.

La Morte, Dante's Inferno.


Non volevo diventare famosa

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Non volevo diventare famosa. Non così, almeno.

Le luci dei flash mi accecano, non riesco a vedere nulla. Mi copro la faccia con le mani, grido, o forse no, neanche ci riesco. Qualcuno mi strattona, sento una voce maschile che urla ai giornalisti di allontanarsi, di lasciarmi respirare. È inutile, non respiro, mi fanno male i polmoni. Mi fa male tutto.

Vengo spinta dentro una macchina, e solo quando lo sportello si chiude sprofondo finalmente nel silenzio. Le voci ovattate al di fuori dell'abitacolo si fanno sempre più insistenti, qualcuno sbatte i pugni sul finestrino.

«Vai, parti!»

L'autista ingrana la marcia e si fa largo tra la folla. Per un attimo ho paura che possa investire qualcuno.

Ho paura da così tanto tempo che non so più provare altro.

Non vedo la luce del sole da quasi due mesi. Ho immaginato così tanto questo momento, eppure non è per niente come l'aspettavo. E non soltanto perché ho i vestiti e i capelli inzuppati di sangue.

«Più veloce, forza! Ce ne dobbiamo andare!»

L'auto accelera, le voci si allontanano. Solo ora mi permetto di guardare l'uomo seduto accanto a me sul sedile del passeggero.

È alto, un ciuffo di capelli brizzolati gli ricade sul viso contratto in un'espressione seria. Infila la mano nella tasca interna della giacca e tira fuori un distintivo.

«Sono il detective Collins, Eden. Ti portiamo via da qui. Sei al sicuro, adesso.»

Al sicuro, dice.

Non credo lo sarò mai più.

Hellbound - DannatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora