VII

241 7 0
                                    

Era un pomeriggio tranquillo e manuel con sua sorella viola che da quando nicola era partito per lavoro in Giappone si era trasferita a villa balestra sotto richiesta di manuel che voleva recuperare il tempo perso con la sorella per conoscerla meglio, quel pomeriggio come tutti gli altri manuel e viola si trovavano sotto il porticato a confidarsi o meglio era manuel che si confidava sul fatto che nina da giorni non si presentava a scuola e non gli rispondeva ne ai messaggi ne alle chiamate. Poi oltre al fatto di nina doveva vedere tutti i giorni simone e mimmo che amoreggiavano da qualunque parte della villa e non capiva come mai gli desse così fastidio o in fondo lo sapeva ma non voleva ammetterlo a se stesso.

V: ma scusa se sei preoccupato per lei perché non vai a casa sua? Papà ti ha lasciato una copia delle chiavi no? Oi manu ma mi ascolti?

M: eh?! Rispose come se si stesse destando da altri pensieri, si certo che t'ascolto... e si so preoccupato, l'ultima volta abbiamo parlato bene e poi è sparita de colpo. Mentre pronunciava distrattamente queste parole la sorella notò che guardava davanti verso un punto ben preciso

V: ma.... sei preoccupato per nina o per simone che sta ricevendo una visita alle tonsille da mimmo? Scherzò viola sui 2 ragazzi che stavano amoreggiando in giardino. Manuel di tutta risposta lanciò una smorfia di dissenso alla sorella

M: ma che me frega de loro!! Se je piace de fa gli esibizionisti davanti a tutti so affari loro.
Viola sghignazzò, nel vano tentativo di reprimere una risata, si tappò subito la bocca

M: ma che te ridi? Si lamentò manuel infastidito. Vabbè va... vado a vede se riesco a trovà nina prima che vomito qua davanti. Dono un dolce bacio sulla fronte della sorella, e andò nella rimessa a prendere in prestito come suo solito il motorino di simone e raggiunse l'appartamento della fidanzata

Arrivato a destinazione manuel salì frettolosamente le scale è suonò una prima volta. E nessuna risposta, la seconda volta. Ancora nulla e alla terza volta. Silenzio o meglio iniziò a sentire dei rumori all'interno, come un mormorio sconnesso. Decise quindi di usare la copia delle chiavi che aveva. Quando entrò si mise a chiamare la ragazza a gran voce ma tutto ciò che ricevette quando l'ebbe davanti in camera da letto, era stato trovarla in atteggiamenti intimi con un ragazzo biondo, alto e dai tratti tipici dell'est-europa

M: ma chi cazzo è questo? Scoppiò manuel. Sentendo la voce di manuel, nina sobbalzò, voltandosi spaventata coprendosi il corpo con il lenzuolo. Che.... cazzo sta a succede? Aggiunse manuel sempre più infuriato

N: manuel scusami te ne avrei parlato

M: QUANDO?!?!?! Che so giorni che provo a scrivette, a chiamatte

N: perdonami è solo che...

M: eri troppo impegnata a scopatte questo no? Finì la frase

La bionda accusò il colpo non riusciva più a dire nulla. Guardava unicamente verso il basso cercando qualcosa di sensato da raccontare, ma alla fine, convenne che era meglio dire la verità

N: manuel lui.... è Maksim, il padre di lilli. È arrivato a Roma quattro giorni fa. Abbiamo parlato tanto, lui vorrebbe riconoscerla, così facendo gli assistenti sociali potrebbero ridarci più facilmente la bambina visto che ora anche lui lavora

Sentendo quelle parole manuel capì che nina l'aveva soltanto usato e si sentì molto stupido perché aveva fatto di tutto per lei dal trascurare le persone che per lui contavano molto tipo simone o dante a vendere la sua preziosa moto a cui teneva molto. Abbandonò l'abitazione di nina e sfrecciò con il motorino verso la villa. In quel momento aveva bisogno solo di una persona: simone. Arrivato alla villa parcheggiò il motorino nella rimessa ed entrò in casa per andare in camera di simone che da un anno a quella parte era diventata anche la sua, per confidarsi ma salendo le scale udì delle voci e avvicinandosi sempre di più capì che si trattava di simone e mimmo. Arrivato alla porta stava per entrare ma si blocco nel vedere simone a torso nudo a cavalcioni su mimmo che si stavano limonando molto intensamente, vedendo quella scena manuel rimase immobile immaginando lui e simone a pomiciare sdraiati sul letto e provando quella sensazione si accorse di avere una bella erezione in mezzo alle gambe mentre stava cercando di pensare ad altro senti la voce di marco,un nuovo studente della 5B che secondo viola aveva posato gli occhi su manuel che stava uscendo dalla stanza di Viola dove stava studiando insieme a Rayn e Viola e gli chiese

Marco: ciao manu tutto bene ti vedo triste disse facendogli una carezza sul braccio?

M: mi sento così solo in questo momento disse girandosi verso marco

Marco: vuoi compagnia disse marco sorridendo e magari anche una mano per quella? Indicò maliziosamente l'erezione dura di manuel

Sentendo quelle parole manuel decise di spegnere il cervello per qualche ora e quindi si butto tra le braccia di marco che lo accolse molto volentieri

M: non ci sono mia sorella e ryan nella camera? Chiese staccandosi dal bacio

Marco: no sono usciti perché ryan aveva una partita e viola la voluto accompagnare quindi siamo soli disse spingendo manuel nella stanza facendolo cadere sul letto e mettendosi a cavalcioni su di lui baciandolo e toccandolo con molto trasporto

so' geloso da morì de te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora