capitolo 1-Anastasia.

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Anastasia correva più veloce che poteva in quel bosco.
Cercava disperatamente uno sbuco sulla città,ormai era irriconoscibile,aveva i capelli sporchi,i vestiti strappati e la pelle sporca di fango.
I suoi occhi non erano più abituati alla luce del sole,per cui vedeva a fatica,le gambe le cedevano,non riusciva ancora a camminare,quindi figuriamoci a correre.
Inciampò un bel po'di volte prima di essere quasi stabile,sporcandosi così ancora di più di quello che era già.

Anastasia pov
Ho gli occhi intorpiditi,è sempre tutto così buio qua,non entra neanche un po'di luce quando quel ragazzo apre la porta per venire da me e le mia altra "conquilina".
Mi spostai a fatica,facendo strusciare le catene che ho legate intorno ai polsi per terra,le gambe mi fanno un male tremendo,ormai saranno giorni,settimane,mesi o addirittura anni che sono chiusa qua dentro.
Mi manca la luce del sole,passeggiare,l'odore del mare,l'odore dell'erba,le mie migliori amiche...la mia vita!
Una volta in questo macabro posto eravamo in 4....come ci sono finita in questo posto?
Esattamente non lo so neanch'io....bhe adesso ti spiego prima che lui arrivi.
Mi chiamo anastasia,ho 17 anni vivo,anzi vivevo con i miei "adorabili"genitori che non sopporto.
Mia madre era alcolizzata e sfogava la sua depressione su di me,mentre mio padre...cosa avevo un padre?
Mio padre non era mai a casa,usciva e entrava dal carcere,e quelle poche volte che lo vedevo era sempre fatto,entrambi non erano mai stati partecipi nella mia vita.
Alcune volte penso addiritura che sia stato un bene che lui mi abbia portato qua.
Quel giorno mi svegliai alle 6:40 per andare a scuola,come tutti i giorni.
Mi vestii e truccai infine uscii di casa presi lo skateboard e andai a scuola.
Fortunatamente era un venerdì,quindi frequentando la scuola di estetica era il giorno delle sei ore di laboratorio.
Non avendo altri amici a parte le mie due migliori amiche,quelle che potevano essere 6 ore di laboratorio ancora piú divertenti,erano solo e semplicemente 6 ore di laboratorio.
Ma sinceramente,a me divertivano giá così,in classe mi prendevano in giro per la mia carnagione e per il mio fisico:ho la pelle bianchissima,sono molto magra,anzi troppo magra e ho i capelli bianchi lunghi fino al fondoschiena.
Perciò mi chiamavano fantasma o con altri nomignoli dispregiativi.
Finite le 6 ore di laboratorio tornai a casa sempre con lo skateboard,entrata in casa mi chiusi in camera mia,l'unico posto dove mi sentivo sicura.
Camera mia rispecchiava proprio la mia personalitá,le pareti erano verniciate di bianco con delle scritte fatte da me con la bomboletta nera,c'erano due armadi entrambi tappezzati con i poster delle mie band preferite....ah la mia camera quanto mi manca!
Fra un pensiero e l'altro sentii la porta del piano superiore chiudersi bruscamente,lui è tornato a casa e da come ha sbattuto bruscamente la porta riesco a intuire che è nervoso.
Qualcosa gli deve essere andato storto....e quando è nervoso non è mai un buon segno.
Ormai essendo qua da tanto,riesco a capire che cosa passa nella testa di quel ragazzo da gli occhi color ghiaccio che mi tiene rinchiusa qua.
Jeff è tornato a casa,ed è nervoso,e io anche se non lo voglio ammettere nel profondo so giá quello che mi sarebbe accaduto nel resto della giornata.
-----spazio autrice-----
Questo é il capitolo 1 della mia storia:"my insanity"per il gioco best book ever di kyioto.
Spero che vi sia piaciuto,nei prossimi capitoli ci sarà pure jeff non vi preoccupate u.u
Ehh nulla ciauz a tutti ♥♥

my insanityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora