molto spesso penso a come la vita possa giocarci i peggiori scherzi. penso a come delle azioni possano portare ad un mare di conseguenze infinito, e soprattutto come anche le persone che pensi siano degne di fiducia, possano voltarti le spalle.
non penso che la mia vita sia mai stata serena. faccio parte di una famiglia di mafiosi, da piccolo non ero coinvolto nei diversi crimini che svolgeva la mia famiglia, ma dopo aver compiuto diciott'anni i miei si convinsero che era il momento per farmi entrare in questo mondo. volevo rifiutarmi, ma non penso si farebbero scrupoli e ucciderebbero anche me pur di non far trapelare il loro segreto.
ogni giorno sento un peso sulle spalle, anzi, centinaia di pesi, centinaia di persone morte per colpa mia e dei miei familiari. sono due anni che ho le mani sporche di sangue, un sangue che oramai ha fatto macchia, non si leverà mai più. ricordo le urla di ogni singola mia uccisione, e queste urla mi tormentano, le sento riecheggiare nella mia testa tutto il giorno. mi sento impazzire.
oggi però è uno dei miei pochi giorni liberi. posso finalmente rilassarmi e cercare di staccare la testa da tutta questa merda. penso che andrò con cherry, la mia migliore amica. lei sa sempre come "consolarmi", ovvero ha sempre qualche pastiglia da darmi.
odio doverlo ammettere a me stesso ma sono tossicodipendente, non mi piace questa cosa, ma ogni volta che assumo una di quelle pastiglie le urla scompaiono, i sensi di colpa si annullano e mi sento.. bene. è l'unico momento in cui sto bene. però per la droga ci vanno i soldi. c'era questo signore, avrà avuto dieci-quindici anni Più di me, al tempo mi prestava da fumare , ma alla fine si è rivelato un bastardo. un giorno, appena avevo compiuto diciotto anni, mi chiese di ridargli ogni singolo centesimo di tutto ciò che mi aveva prestato. ero completamente nella merda. anche se i miei potevano tranquillamente ucciderlo, se avessero scoperto che mi ero fatto di tutta quella roba avrebbero ucciso me. quindi ho dovuto fare un accordo. lui mi voleva per registrare dei filmati per adulti. insomma, faccio il pornoattore e dò a lui il 70% dei miei guadagni. ma a volte non basta e quindi lui diventa violento. dice che sono il suo preferito e che mi ama, ma poi ha degli enormi scatti d'ira dove mi riempie di botte fino a farmi star male. ma sono legato a lui finché non avrò risanato il debito.
odio dover far parte di quei film. odio essere toccato in quel modo, odio come mi guardano i vecchi arrapati che conoscono i miei film, ma soprattutto odio il genere di video che sono costretto a registrare. sono violenti. proprio come il mio capo.
<<Anthony che cazzo hai, prendi sta pasticca o no?!>>
<<cherry cazzo, mi hai spaventato! certo che la prendo dammi qua!>>
e la butto giù. non so se per lo stress o per l'alcol bevuto poco prima, questa volta la pillola non fece un bell'effetto. tutto ciò che vedeva erano tutte le persone che aveva ucciso, tutte le persone con cui aveva fatto sesso e tutti che gli rinfacciavano quanto la sua vita facesse schifo. sentiva le urla, stava per mettersi a piangere, si sentiva nel panico, non riusciva a respirare. cercava cherry, ma lei era già strafatta e stava benissimo. nessuno lo avrebbe salvato. sentì un tocco leggero sulla spalla. in quel momento mi misi a piangere, stavo urlando ma in quel posto la musica era così alta che nessuno se ne sarebbe accorto.
in quel momento vide un gruppo di adulti, avranno avuto sui quarant'anni, che lo stavano portando ad un tavolo. non sentiva cosa gli stavano dicendo, ma aveva paura. dopo un po' però cominciò a capire poco. quasi nulla, ma quel poco che sentiva era agghiacciante.
<<sappiamo dei video che fai puttanella, che ne dici di offrirci uno dei tuoi.. servizietti? paghiamo bene..>>
non potevo dire di no ai soldi. il capo mi avrebbe ucciso. quindi annui con la testa, ma avevo una profonda paura. uno dei cinque, forse sei signori, mi aveva portato un drink. l'ho bevuto e da lì non ricordo nulla. mi sono svegliato circa tre ore dopo, completamente rincoglionito e quasi Nudo in una delle camere di quel club. dei soldi non vi era traccia.