ogni mia singola giornata è sprecata a pensare, e rivivere attimi della mia vita che non vorrei mai più vedere.
ho costanti flashback durante il giorno, ma il momento peggiore è la notte.
nel buio vedo splendere il sorriso.
quel sorriso maligno, che mi fa rabbrividire.
appena chiudo gli occhi, rabbrividisco.
le carte.
la mia anima è in ballo.
un sorriso.
mi tende la mano.
la stanza si illumina, il verde della sua magia, va in contrasto con il rosso dei suoi vestiti, ed appena stringiamo la mano..
buio.mi sveglio, respiro affannato, un rigolo di sudore mi scende per il viso.
dolore alla testa, vedo la stanza girare intorno a me.
la tachicardia non dà segni di cessare.
non mi sento quasi reale, come se il mondo intorno a me fosse completamente estraneo.
guardo la mia camera, so di essere all'hotel, ma ogni singolo Mobile o oggetto non mi sembra reale, non mi sembra mio.
guardo le mie mani.
non mi riconosco più.
non mi sembra di essere vivo.
respiro sempre più affannosamente, ho sempre più paura.
guardo dritto di fronte a me, e vedo il sorriso che mi tormenta ogni giorno.
indietreggio, spaventato.
so che non è davvero qui.
ma io lo vedo.
indietreggio sempre di più.
il mio cuore non sembra voler stare nel petto, lo sento rimbombare nella mia gola.
prendo la bottiglia vuota affianco al mio comodino, e la lancia contro il muro davanti al mio letto. si rompe, facendo un rumore assordante.
faccio un respiro profondo, e quasi ricomincio a capire quel che sta succedendo.
la testa mi fa più male di prima, mi viene quasi da vomitare, l'odore di alcol nella mia camera sembra quasi soffocarmi.
mi siedo sul letto.
piano piano, sento il cuore tornarmi nel petto, e battere ad una velocità quasi normale.
sento un ultimo rigo freddo di sudore solcarmi la schiena.
faccio un grande respiro, e finalmente trovo la forza per alzarmi dal letto.
le gambe mi tremano, quasi mi sento cadere.
mi appoggio al comodino, ed un'emicrania più forte di prima mi colpisce.
mentre mi stavo riprendendo, sento la porta della mia camera aprirsi leggermente.
vedo una figura alta, ed il sangue mi si ghiaccia nelle vene.
spalanco gli occhi, mi si blocca l'aria in gola.
guardo la bottiglia rotta per terra, guardo la porta ed entra..
Angel dust. lui è affianco a camera mia, devo aver fatto rumore rompendo la bottiglia.
appena vedo che è solo il mio amico, ricomincio a respirare quasi tranquillamente, e cerco di non sembrare troppo in ansia, anche se sentivo il cuore in gola.
il mio amico guarda in camera mia, e vede la bottiglia per terra, ed il muro sporco.<<husk.. perché fai così tanto rumore sono le cinque. ho bisogno di dormire lo sai che..>>
si ferma e mi guarda.
odio essere un gatto.
non posso controllare il mio corpo, che mostra sempre ogni sua singola emozione, il contrario di ciò che vorrei.
ho le orecchie basse e la coda fra le gambe, mentre cerco di sforzare il più possibile una faccia rilassata.<<husk è tutto apposto?>>
<<sì Angel, torna a dormire, è presto>>
<<husk sei sicuro? ti conosco e non mi sembra tu sia propriamente bene. oramai ho perso il sonno, e ti devo restituire il favore dopo quella volta al bar.>>
cazzo.
vorrei stare da solo ora.
odio mostrare emozioni, ed in questo momento ogni mia debolezza sta venendo a galla.
Angel entra e chiude la porta, per poi incrociare le braccia davanti a me.<<allora? cosa c'è che non va? sono il tuo migliore amico husk, sai che di me ti puoi fidare.>>
<<lo so Angel, ma davvero, sto bene, hai già i fatti tuoi a cui pensare, non devi metterti a frustrarti anche sui miei di problemi. stai già abbastanza male grazie a valentino, pensa a te stesso>>
<<penso già abbastanza a me stesso in una giornata, ogni tanto devo aiutare i miei amici, e dopo che mi hai aiutato al bar contro quelli che volevano drogarmi il drink, io ti devo un favore. sono passati mesi e non ho fatto nulla per contraccambiare la tua gentilezza>>