11~Il mare e il cielo

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Il giovane Ricci si trovava nella sala comune seduto sulla sedia a gambe divaricate vicino al tavolo di legno , Beppe lo aveva lasciato nella sala comune raccomandandosi un milione di volte con lui di non fare niente casini prima di andare via. Non sapeva perché ma l'idea che da un momento all'altro sarebbe arrivata Eden lo entusiasmava , per lui andava bene anche solamente guardarla mentre leggeva uno stupido libro di cui non sapeva nemmeno il nome e nemmeno di cosa parlasse. Aveva imparato a memoria però i tratti del suo viso delicati , i suoi occhi verdi , le sue ciglia lunghe , e quelle labbra piccole che lo facevano impazzire ogni volta che si muovevano quando leggeva. Gli piaceva particolarmente quando corrucciava le sopracciglia perché concentrata a leggere una frase importante.

Quando alzò lo sguardo la vide arrivare in tutta la sua bellezza , indossava un pantalone a zampa e sopra aveva un cappotto color cammello che gli arrivava fino alle ginocchia. Era fine anche nel modo in cui si vestiva , non era come tutte le ragazze nell'IPM volgari e poco di buone che avrebbero fatto di tutto per ricevere almeno un suo bacio o andare a letto con lui. Eden era diversa , era pura e questo lo attirava maggiormente rispetto alle altre ragazze.
La sua camminata leggera e fine le faceva svolazzare i capelli chiari sulle spalle , sembrava una farfalla quando camminava perché era proprio leggere e fine come una farfalla.

<<Buongiorno Ciro>> aveva detto con il suo tono di voce dolce poggiando il libro di letteratura sul tavolo di legno , si sedette vicino a Ciro sentendo lo sguardo del ragazzo addosso e per questo che si sentì un po' in soggezione.

<<Buongiorno ciùciù, questa volta mi hai fatto aspettare tu>> aveva detto il giovane Ricci guardandola con un piccolo sorriso sulle labbra , Eden scosse la testa e rise.

<<Sono dovuta andare dalla direttrice , ogni volta che vengo qui devo firmare per la mia presenza>>
<<Te pozz fa na domand?>> le aveva chiesto il moro diventando all'improvviso serio , Eden si girò verso di lui e annuì guardandolo con quei suoi occhi limpidi.

<<Pecché tu vien rind a stu cess e post? Una ragazza per bene non dovrebbe stare qui dentro>> aveva detto il giovane Ricci guardandosi in giro per assicurarsi che nessuno la stesse guardando , oggi avrebbero fatto il corso tutti i detenuti nella sala comune.

<<Prima cosa perché mi piace l'idea di aiutare il prossimo , vorrei dare una mia mano qui dentro e secondo perché mi daranno i crediti scolastici>> aveva detto Eden sorpresa da quella domanda , non si sarebbe mai immaginata che Ciro gli avrebbe fatto una domanda del genere.

<<E tu? Come fai invece?>> gli aveva domandato Eden guardandolo con un'espressione seria ma anche curiosa , il ragazzo quando sentì quella domanda la guardò con uno sguardo confuso non capendo cosa volesse dire.

<<Che vuoi dire nenné?>>
<<Come fai a restare chiuso in una cella per giorno interi senza uscire?>>
<<Ti abitui pccré , infatti però in un giorno mi fumo due pacchetti di sigarette. Pecché po nun teng nient a fa>>

Il mio infinito sei tu//Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora