1.bitchy hag!

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Tra le tue braccia
chiudo gli occhi
e ho la sensazione
che il tempo
si fermi.
Francesco Piscitelli.

<<svegliati immediatamente, la sveglia suona da ore!>>

Fu così che mi svegliati il 13 agosto 2023, il giorno che partì per Londra, con Cameron Diaz che irruppe in camera mia, aprendo le tende, per svegliarmi.
No, scherzo.
Non Cameron Diaz.
Priscilla bianchi, mia madre.

Io e papà scherzavamo sempre sulla somiglianza di mamma con Cameron Diaz ai tempi d'oro.

<<no dai mamma chiudi le tende ora mi alzo>> dissi con la voce impastata dal sonno, e il viso spalmato nel cuscino.

<<no che non ti alzi, lo so già>> disse levandomi il piumone di hello kitty di dosso.

<<befana bisbetica>> sussurrai nel cuscino.

<<che cosa hai detto su tua nonna?>>

<<niente mamma, non ho detto niente>> dico mentre mi alzo e per andare in bagno.
Mia madre rassegnata, sospira e va via.

Sono felicissima di partire per Londra, infatti stanotte a stento ho chiuso occhio.
ormai i miei viaggi erano monotoni e noiosi, ma solo al pensiero di Londra, per un motivo che mi è sconosciuto, mi viene la pelle d'oca.

Una volta pronta scendo di sotto assieme alla valigia e allo zaino.

<<hey Naira ti ho preparato la colazione>> Dice mia mamma indicando i pancakes e una ciotola di macedonia.

<<grazie mamma, ma sinceramente sono un pò in ansia per il viaggio non sono in vena di mangiare, andrò da Starbucks dopo il check-in>>

Mia madre si avvicina, e mi posa un bacio sulla fronte in segno di affetto.

<<va bene amore, promettimi che non ti limiterai solo ad un caffè nero>>

Percepisco un pò di preoccupazione nelle sue parole.

Anche se era passato già qualche mese da quando mi hanno dimessa dal reparto di Psichiatria dell'Ospedale di Santa Maria di Siena.
Ho sempre finto di essere guarita, non lo sono.
Ed in un certo senso ne vado fiera.

<<no, mamma tranquilla>> le sorrido cercando di confortarla.

<<va bene, allora papà è in macchina, raggiugilo sennò fate tardi>> mi abbraccia, ed io vado via.

Il viaggio per l'aeroporto è abbastanza noioso,
Papà ha fatto mettere a zio Alfonso in radio strane canzoni indiane, non capisco cosa ci trovi in esse, ma non gli dico niente, mi limito a scambiare occhiate divertite a zio.

Arrivati all'aeroporto scendo dalla macchina, e prendo i miei bagagli.

A qualche metro da me c'è Alice con delle rose bianche in mano, appena la noto lasciò andare la valigia e lo zaino, e le corro contro, avvolgendola in uno degli abbracci per cui sono famosa.

<<cazzo Lala parto per una settimana niente di che>>
Le rido nell'incavo del collo, che la porta a fare lo stesso.
Alice è alta 1.75cm
Io invece sono alta 1.58.
Sono bassa okay e quindi?
Non è colpa mia.

<<lo so ma mi volevo sentire presente nel tuo viaggio>>
Dice leggermente malinconica, cosa che mi fa commuovere.

Dopo altre chiacchiere per salutarci come si deve, mi avvio
All'entrata dell'aereoporto.

Dopo mezz'oretta ci ritroviamo di fronte a Starbucks

<<vuoi qualcosa?>> dice papà calorosamente.

<<no grazie, ho già mangiato a casa>>
Lui annuisce, e si siede sulla poltrona accanto alla mia.

<<sei emozionata per questo viaggio?>>

Mi viene da piangere, non perché non fossi felice, perché avevo mentito di nuovo.
Mentire mi risultava straziante, ma la mia mente aveva sempre la meglio su di me.

<<altroché>> dissi con un sorriso per non far preoccupare papà.

Passò un pò di tempo prima dell'imbarco, il cui io e papà abbiamo riempito in modi diversi.

Io mezz'ora l'ho passata a scrivere, mentre l'altra ora e mezza l'ho passata a leggere.

Mentre papà ha impiegato tutte e due le ore a leggere "nella notte" di Concita De Gregorio.

Saliti in aereo abbiamo aspettato circa 17 minuti prima che l'aereo decollasse.

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Ciao!
È la prima volta che scrivo una storia su wattpad.
Spero molto che la storia di Naira vi appassioni come sta appassionando me.
E se ho fatto qualche errore vi prego di correggermi.
Con ciò, vi auguro un buon proseguimento.
Grazie per essere arrivati fin qui.

Al prossimo capitolo❤

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ossimori-buio nella luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora