Sette

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"Tutto questo non ha il minimo senso...."

Questa fu l'unica cosa che disse, Katsuki, prima di rialzarsi dal bagno ed andare in camera a preparare le valigie....

Era stanco....

Era talmente tanto stanco che avrebbe voluto dormire per un mese intero in una stanza dove nulla, né odori né pensieri, potessero toccarlo...

La sua intera esistenza era stata condizionata dal suo genere....

Si era vero...aveva accettato di essere un'omega....aveva accettato la sua natura....aveva accettato di dover allenarsi il doppio degli altri e di sottoporsi a milioni di visite mediche per tenere tutto sotto controllo....

Aveva accettato di dover rimanere a casa almeno per cinque giorni una volta ogni tre mesi....

Aveva accettato di dover attutire, l'odore degli altri, usando creme e spray vari...

Aveva accettato, persino, di spezzare il suo in modo che nessuno, alpha o no, riuscisse a sfruttarlo contro di lui.....

Aveva accettato tutto....per ventitré anni....

Ed ora?

Ora si ritrovava gravido....circondato da incubi...vittima di una violenza ed in più, come se non fosse abbastanza, quel feto gli causava già innumerevoli casini....

Ecco perché, il suo cervello, si rifiutò anche solo di analizzare la cosa.... non ne poteva più di dover analizzare tutto....

Senti la presenza di Izuku, dietro di sé, ma continuò imperterrito a preparare la sua roba....

Conosceva il suo amico....conosceva, meglio di sé stesso, quell'alpha che ora era in silenzio ma che sicuramente stava facendo milioni di ipotesi su di lui e sul feto....

Fu per questo che quando Izuku fece un passo avanti, per chiedergli semplicemente come stava, lui reagì girandosi e guardandolo fermamente

K:" chiama l'ospedale....questa... q-questa 'cosa' ....deve finire il prima possibile...."

Ed Izuku non fece domande.... perché non c'è n'era bisogno....

Anche lui conosceva Katsuki e sapeva , grazie all'odore ed ai suoi gesti, che in quel momento era meglio lasciarlo stare....

Si limitò quindi a rilasciare, lievemente, il suo odore ed a sedersi sul letto componendo quel maledetto numero....

Non voleva farlo....

Izuku, in cuor suo, voleva solo sapere...capire... comprendere cos'era realmente successo a Katsuki e perché si fosse svegliato urlando...perché stesse andando a vivere con lui...

Voleva capire il motivo per cui, nonostante il suo orgoglio, avesse chiesto il suo aiuto...

Ma si era ripromesso di accettare ogni sua decisione e così fece....

La telefonata fu un vero incubo....

Per dieci minuti aspettarono, anche solo, di prendere la linea...

Poi fu la volta di venir sballottolati, da un'operatore all'altro e da un reparto all'altro, finché finalmente non riuscirono a parlare con ginecologia...

Ma il loro incubo, o almeno quello di Izuku, stava appena iniziando....

Mise il cellulare in vivavoce e rispose alle prime domande tranquillamente...

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