☆ Karma ☆

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"so much more was said in the unsaid"

-Bridgett Devou
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<Eclipse> mi richiamò una voce femminile.

<Mh?>

Mi girai di scatto trovandomi faccia a faccia alla ragazza bruna che qualche ore prima mi aveva promesso un aiuto a visionare i fascicoli del primo caso da detective che mi avevano affidato.

<È finito il turno> mi ricordò la castana.

Io annuì, mi alzai dalla scomoda sedia della scrivania su cui ero stata tutto il giorno e mi stracchiai.

<Ci farai l'abitudine> mi rassicurò Selena con tono scherzoso.

<A cosa?> chiesi confusa.

<Alla sedia scomoda> ribadì Selena ridendo.

Mi sfuggì un sorriso prima di prendere la borsa con il telefono e la copia dei fascicoli che dovevamo visionare e mi recai fianco a fianco a Selena verso l'uscita della stazione di polizia.

Arrivate al mio piccolo e modesto appartamento, decidemmo di ordinare una pizza per cena e di metterci subito a visionare i fascicoli del tanto "impossibile" caso.

<È davvero strano> disse Selena dopo essersi tolta gli occhiali che precedentemente aveva indossato per leggere le informazioni sul caso.

<Si sa solo che si fa chiamare Karma> aggiunse guardandomi <Informazione ovvia dato che lascia la sua firma con il sangue delle vittime> finì di dire.

<E se-> cominciai dire bloccandomi.

<E se?>

<E se un detective o un poliziotto affidato al caso è un complice?> feci un ipotesi.

<Intendi dire che nasconde delle prove o omette dei particolari utili?> chiese la bruna.

In risposta annuii.

<Beh non c'è da escludere un'opzione del genere> affermò.

<Sei intelligente, Eclipse> cominciò a dire alzandosi dal divano mettendosi il cappotto e la sciarpa <Mi sorprende che ti abbiano fatta salire di grado così tardi>.

Già..

<È una fortuna averti con noi, Deadlock> detto questo si recò alla porta, si fermò sulla soglia girandosi verso di me per poi sorridere <Lascia perdere i detective che ti dicono cattiverie sul cognome> finì la frase con un cenno della mano e uscendo definitivamente dal mio appartamento.

Sorrisi alle sue parole, chiusi la porta e cominciai a mettere i cartoni della pizza nella carta e a sistemare i fascicoli.

Era tutto tranquillo, mi misi sul divano a guardare un film, quando stavo per addormentarmi un rumore proveniente dalla mia camera da letto mi fece aprire gli occhi.

La paura prese per un attimo il sopravvento facendomi bloccare, presi pistola e distintivo e mi recai verso l'origine del rumore.

La stanza era buia e la porta aperta, presi un respiro profondo prima di entrare in camera e accendere la luce.

Vidi una sagoma, d'istinto puntai la pistola sulla persona urlando la solita frase.

<POLIZIA DI MANCHESTER!> ero seria, avevo paura, ma non lo mostravo, non potevo mostrarlo <MANI IN ALTO>.

Appena pronunciai quelle parole una risata proveniente dalla figura echeggiò nella stanza.

Strinsi la presa sull'impugnatura della pistola.

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