animae dimidium meae

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Al rientro dalle vacanze di Carnevale, i docenti del Liceo Leonardo Da Vinci avevano permesso agli studenti di mettere nell'androne principale, una scatola  per i bigliettini anonimi da distribuire al destinatario il giorno di San Valentino.
Erano ormai passati diversi mesi da quando Mimmo aveva cambiato drasticamente la sua vita, costretto purtroppo ad abbandonare l'unica persona che gli era stata più vicino in quel periodo: Simone.
Quest'ultimo non se la passava poi così bene dopo aver dovuto mettere da parte per l'ennesima volta il suo amore per qualcuno.
Non era più il solito vispo e allegro ragazzo dagli occhi color nocciola: sorrideva ancor più raramente di prima, preferiva rimanere a casa da solo e a scuola aveva la testa tra le nuvole, perso in chissà quali pensieri.
Invece, Manuel,  nell'ultimo periodo era così impegnato e felice di aver trovato l'amore di Nina e di Lilli che non faceva più caso alle persone che gli stavano intorno.
Nonostante la convivenza di lui e Simone a villa Balestra, era come se nessuno si accorgesse più dell'altro, era cambiato tutto in così poco tempo che entrambi nel cuor loro si sentivano ancora un po' storditi.


14 febbraio 2024

Erano le 7:30 e Simone si trovava già fuori casa pronto a salire sulla sua moto per dirigersi a scuola.
Dopo poco intravide con la coda dell'occhio sull'uscio della porta Manuel che baciava Nina mentre portava sulle spalle Lilli.

Nina non aveva ottenuto del tutto l'affidamento della figlia perché i servizi sociali e i genitori affidatari avevano deciso di tenere la bambina finché la ragazza polacca non si fosse diplomata e le avevano concesso ogni due settimane di farle portare Lilli a casa e di prendersene cura.

Simone di sfuggita si avvicinò a Manuel con la voce tutta tremolante:

«Oh s-senti, v-uoi uno s-strappo

«Finalmente te sei messo a riparlarme un po', eh?»

L'altro non volle rispondere per evitare di litigare, era già tanto che riuscisse a stare in piedi.

«Vabbò Simò comunque me dispiace ma oggi proprio no, a scola ce vado assieme a Nina e poi prima dovemo accompagnà Lilli all'asilo, scusame. Famo un'altra volta, dai su»
Simone accennò appena un pollice in sù, si voltò, salì sulla moto e si diresse verso scuola.

...

Tutti i ragazzi si trovavano in classe e stavano affrontando un dibattito dopo aver visionato un film  durante l'assemblea d'istituto quando gli era stato riferito che i docenti avevano accettato di mettere in corridoio una scatola per San Valentino; e se volevano potevano scrivere una lettera anonima alla loro cotta.

Allora, quasi tutti i ragazzi, presero un foglietto dallo zaino e iniziarono a scrivervi qualcosa.

Il giovane Balestra aveva la testa sul banco e si guardava attorno. Il suo sguardo si era fermato su Manuel che non stava scrivendo nulla e si limitava a guardare con occhi innamorati Nina.

Era stanco di vederli stare appiccicati come delle cozze, era stanco di sentirsi morto dentro, di non riuscire a reagire alla vita; e così decise di mandare un bigliettino in anonimo a Ferro.
...

Durante il termine dell'ultima ora, i rappresentanti d'istituto, consegnarono le varie lettere d'amore ai destinatari e Manuel rimase sorpreso quando gli fu recapitata una lettera con su scritto "aprimi a casa".

Inizialmente aveva sospettato che il mittente fosse Nina, ma era impossibile in quanto l'avesse guardata per tutto il tempo.

Allora, pieno di domande uscì da scuola, accompagnò Nina al parco dove si trovava la baby sitter con Lilli e tornò di corsa a Villa Balestra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 14 ⏰

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