Capitolo 2°

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DEMET

Anche se sono ormai cinque anni che il nuovo cuore batte dentro di me, ancora però non riesco ad ascoltarlo così bene... cioè parlo dell sua emotività, delle sue emozioni che faccio ancora fatica a sentire miei... ricordo quando tornata a casa dal instabul ospital, Ygit si è preso fin da subito cura di me, senza farmi mai mancare niente, gli devo davvero molto anche se ci siano ritrovato tardi in realtà e come se non fossimo mai stati separati... Ygit per chi non lo conosce può sembrare un po possessivo ma in realtà la sua e solo paura... certo xi sono volte in cui litighiamo perché pensa che sia ancora troppo fragile, ma la verità è che io sto benissimo anche il mio cardiologo lo ha detto e impressionante come il cuore nuovo sia subito diventato un tutt'uno con me, non sempre succede per questo dicono che io sia l'eccezione alla regola.
Mentre con la mente viaggio nel tempo mi rendo conto di aver dimenticato di essere in macchina con Can e la piccola Ydilz...

CAN
Sento ancora la rabbia farmi ribollire il sangue, avevo iscritto Ydilz a questo istituto sotto consiglio di mio fratello Osman che a sua volta tempo prima ci aveva iscritto suo figlio, mi aveva detto che e uno dei migliori a instabul, ma forse una volta adesso non lo è più. Osservo la mia principessa che seduta sul sediolino sta leggendo un libro lei ama leggere e sopratutto inventeare storie su questo a presto da Sanem nel tempo libero amava scrivere che fossero le sue emozioni ho favole inventate per la nostra piccola e sono sicuro sarebbe felice di vedere che la nostra piccola a ereditato questo da lei... penso mentre distolgo lo sguardo per poi voltarlo verso Demet che noto stia viaggiando tra i suoi pensieri, mi perdo anch'io per un attimo però ad osservarla, ha dei lineamenti delicati, e quelle due fossette quando sorride identiche a Sanem assurdo vero... per non parlare degli occhi color gianduia così simili a suoi... ok Can ora basta mi dico mentalmente cercando di non paragonare Demet a Sanem, così faccio un colpetto di tosse per far atterare Demet dal suo viaggio...

Can<< Demet dovresti dirmi perfavore dove abiti se no non so dove riacompagnarti...
Demet<< si scusami hai ragione, allora io abito alla seconda strada che porta al Bosforo vicino alla scuola di danza Albatros
Can<< conosco quella strada allora andiamo...
Demet<< Can solo un favore lasciami al angolo del quartiere se mi vedono le pettegole di quartiere lo diranno a mio fratello e lo mi ripira di domande...
Can<< e tuo fratello non tuo padre
Sanem<< ma per me in un certo senso un po lo è stato come un padre intendo gli devo molto... gli dico mentre dopo mezz'oretta arriviamo al angolo del mio quartiere..
Can<< eccoci qui...
Demet<< Grazie davvero per tutto... gli dico slaciando la cintura di sicurezza...
Can<< Grazie a te Demet davvero... mi dice intrecciando nostri sguardi ma a interompere questa strana magia e la piccola Ydilz

Ydilz<< papà ma quella è la mia scuola di danza ??
Can<< si amore
Ydilz<< spero solo le bambine che saranno in classe con me non siano cattive come le mie compagne di scuola...

Sentire quelle parole mi riporta indietro nel tempo a quando anch'io ho vissuto la stessa esperienza della piccola Ydilz e mi si stringeva il cuore pensando che le cose non sia poi così cambiate purtroppo..

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