«where are you, neil?»
Tiro un calcio al comodino frustrata mentre le lacrime scendono copiose sulle mie guance rosse e piene.
Non posso crederci, non puó essere vero! No, lui non mi ha lasciato da sola in questo mondo che odio e che mi odia. No, cazzo! Adesso vado alla fermata dell'autobus, lo perdo, percorro tutta la città di corsa e mi presento a casa sua, lui sarà in giardino a ridere per i miei capelli disordinati, non sará steso su una strada grigia e fredda senza vita.
I suoi occhi saranno aperti e azzurri come sempre, non chiusi e spenti, le sue labbra saranno piegate in un sorriso, non appoggiate l'una sull'altra senza lasciare spazio alle parole e alla sua risata, i suoi capelli saranno tirati in un ciuffo alto, non sparsi e pieni di sassi e le sue guance saranno rosse e gonfie, non pallide e vuote. Lui c'è, è ancora qui con me e fra un paio d'ore saremo al parco a mangiare un gelato e a rincorrere piccioni mentre prendiamo in giro le coppiette. Ora lui è vivo e sta ridendo come suo solito, ora lui non è steso in una stanza bianca come la sua pelle. Lui é qui, perchè mi vuole bene e sa che senza di lui non riuscirei a continuare!
Alla porta mia madre e mio padre continuano a bussare violentemente e a gridarmi di uscire ma non li ascolto: in risporta urlo un «vaffanculo» e raccolgo tutte le cose che sono cadute dal cassetto che ho colpito precedentemente. Tra le mie mani capita un diario marrone, vecchio e consumato pieno di disegni che mi aveva regalato proprio lui, diceva di averlo trovato al parco tutto vuoto e che in quel momento mi aveva pensato:
«tutte le volte che non ci saró e avrai bisogno di me scrivi, scrivi a me quello che pensi anche se attraverso una penna e un foglio sarà un modo per parlarmi di quello che senti»
Lo faró Niall, ti scriveró, ti scriveró sempre e tutto. Tu sei il mio migliore amico ed io ho bisogno di te, sempre.
Ma prima una domanda:
«dove sei, Neil?»Cover di @aliss19
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letters to neil ||n.h
FanfictionIncominciai a scrivergli perchè mi mancava abbracciarlo, essere coccolata, mi mancavano i suoi consigli e le sue mille paranoie. Mi mancava tutto di lui, forse, semplicemente, mi mancava lui -il nome è scritto apposta così-