L'incessante rumore della pioggia che cadeva sull'asfalto ricordava i miei mille pensieri che tormentavano la mia testa, la pioggia si confondeva con il sapore salato, dolciastro delle mie lacrime, che trovavano sfogo in quei momenti, non amavo mostrare le mie lacrime, non perchè lo reputavo debolezza ma bensì era più facile non dare spiegazione. Sono sempre stata una persona di poche parole, colei che parla tanto ma in realtà non sta dicendo niente, forse è questo che sta distruggendo l'interno della mia anima, capisco che anche essa sta soffrendo che per lei è più difficile non poter parlare dei mostri che ci tormentano, ma non riesco a farci niente, vorrei portarla alla salvezza ma sono cosi abituata a tutto ciò, che per me è diventata una dipendenza, non riesco a farne almeno, ho iniziato a pensare che è meglio stare sola che stare con qualcuno e dargli un'arma per distruggerti.
Per gli altri il dolore non è altro che sofferenza, per me, invece, non è altro che vita, e il rumore della pioggia non faceva altro che ricordarmelo, io nella pioggia cessavo di esistere, il mio cuore schiacciato dal dolore della pioggia, le mie lacrime mischiate alla gocce che cadevano, l'oscurità di essa si prendeva tutto di me, ed io non ero più io, io chi ero? Chi ero in quel silenzio rumoroso ? Chi ero se non il niente rispetto alla pioggia ?
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Naufragando tra i miei pensieri
RandomEssere in continua lotta con se stessi, non porta nulla di buono, se non ritrovarsi ingabbiati nei proprio pensieri, nella propria testa