-Han-

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POV READER 
Non riuscivo a prendere sonno. Continuavo a fissare l'ora che segnava l'una del mattino, Avevo Chris che si era appoggiato alla mia spalla mentre dormiva come un bambino, mi persi a coccolarlo, accarezzandogli i capelli, delineando ogni tanto i contorni del suo viso; mi sorse un sorriso nel vederlo tanto rilassato, sembrava così angelico rispetto a quella stessa mattina che al contrario era così tanto arrabbiato che avevo paura che rovesciasse il mondo, anche se dovevo mettere che vederlo arrabbiato aveva un non so che di eccitante.
Mi stufai ben presto di non riuscire a chiudere occhio e pensai che forse se avessi bevuto un qualcosa di caldo mi sarebbe venuto sonno immediatamente, ma restava il fatto che avessi la testa di Chris addosso e non volevo assolutamente svegliarlo per la seconda notte di fila. Cercai di spostarmi il più delicatamente possibile, mettendo il mega peluche di Felix al mio posto per non fargli percepire la mia mancanza e non farlo svegliare. Presi il telefono, mettendolo in tasca e camminando in punta di piedi per evitare di fare rumore. 
Uscii dalla stanza accostando la porta andando verso la cucina, preparandomi un tè caldo.

Mentre preparavo il tutto mi venne in mente una cosa: in Italia era pomeriggio, di conseguenza avrei potuto chiamare una persona in particolare, l'unica persona che effettivamente teneva a me. 
presi il telefono chiamando la suddetta persona "pronto?" sentii con una voce squillante e mi venne un sorriso spontaneo sulle labbra "ciao nonna!" "ciao amore! Come stai? Ho visto che ti sei trovata il fidanzato! Sembra un principe, come sono contenta, quando me lo porti qua? Dimmi che ha un bel appetito, lo sai che amo cucinare, ma a vederlo così magrolino non sembra..." mi trattenni dal ridere prendendo la tazza bollente e sedendomi sul banchetto in cucina "Non è il mio ragazzo. Sto bene, sono in Corea, Senti ho bisogno di una mano" "Peccato era proprio bello quel ragazzo... ad ogni modo, dimmi tutto" rispose allegramente "mi serve un po' di roba dall'italia, mi faresti uno scatolone  di cibo da spedire qui? come avevi fatto quando ero a Tokyo e quando ero in America" dissi sussurrando "te lo faccio subito! Come va il lavoro?" chiese "bene, mi trovo bene, sono contenta di aver trovato di nuovo il coraggio di tornare" "mh... mi ricordo la prima volta e mi ricordo quel ragazzo che ti rendeva tanto contenta, sii forte, se quell'essere osa dirti qualcosa è la volta buona che gliene canto quattro a quel disgraziato di tuo padre!" mi misi a ridere, tappandomi la bocca per non far rumore "ok, ok, ho capito, aspetto il pacco e ora vado, qui è l'una di mattina e tutti dormono" "oh cielo, hai ragione c'è il fuso orario, buona notte"  disse amorevolmente "buona notte nonnina, ti voglio bene" "anche io, tantissimo e vedi di portarmi un uomo quando torni!" "nonna!" la rimproverai "anche una donna se proprio vuoi, non mi scandalizzo mica, ciao!" disse ridacchiando e riagganciando. Quella donna mi avrebbe fatto impazzire da un momento all'altro. 

"cosa fai sveglia?" Alzai lo sguardo verso l'entrata della cucina vedendo Han con una felpa e il cappuccio alzato, gli occhiali e dei pantaloni della tuta grigia, cosa che metteva a dura prova la mia co contrazione, sembrava ancora pimpante, come se avesse appena finito un film e stesse prendendo il rifornimento di snack "non ho sonno, tu piuttosto? Sembravi stanco dopo aver ricevuto una schiacciante sconfitta" dissi sussurrando e facendolo ridere, facendo il minor rumore possibile; Prese uno snack sedendosi davanti a me "mi sono messo a guardare un film, ma non volevo dare fastidio a Minho che ha continuato a prendermi in giro per la mia sconfitta per una buona mezz'ora" trattenni le risate, immaginando già tutte le frecciatine che poteva avergli tirato "con chi eri al telefono? stavi parlando con la tua mamma?" chiese curioso "no, la mia nonna, mia madre è venuta a mancare molti anni fa" risposi con un sorriso amaro "mi dispiace..." "no no va tutto bene tranquillo" dissi sorridendo per poterlo rassicurare. "a proposito della tua sconfitta..." "sii clemente per favore, già mi uccidi in sala prove" disse appoggiandosi sul tavolo, avvicinandosi a me "oh andiamo! Sono sempre clemente" lo guardai in faccia, ci furono qualche secondo di silenzio prima che scoppiassimo entrambi a ridere "shhhhh! dai che ci sentono, shhhhh!" dissi cercando di farlo smettere "Han non ridere" "non riesco" disse tra le risatine sommesse. 

I'll be your Prince (Stray Kids x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora