-accetti o no?-

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POV READER
"Stai bene?" Chiese avvicinandosi, probabilmente avevo uno sguardo perso e le nocche bianche per quanto mi stessi stringendo le mani, senza rendermene conto avevo piantato le unghie nel palmo delle mani; quasi per istinto mi arretrai, pensai che non fosse il massimo per l'altra persona, feci fatica ad alzare lo sguardo, ma mi imposi di farlo, Hyunjin era truccato con dei piccoli brillantini sugli occhi, era quasi rilassante vedere tutte le sfumature di colore, così tanto chiare che dovetti concentrarmi per vederle bene. "Certo, sto benissimo, solo, mi sembra assurdo averti davanti" dissi indossando un sorriso di cortesia e tornando ad essere la ragazza esuberante che si vede quasi sempre in TV, accampando la prima scusa che mi era capitata a tiro per giustificare il mio comportamento; il ragazzo si mise a ridere, aveva una risata acuta e contagiosa, sembrava un bimbo, nonostante i vent'anni ormai sorpassati "scusa, ad ogni modo, oltre che per la sfilata sono venuto fin qui per farti una proposta" "ci conosciamo a mala pena, non fare proposte avventate" dissi facendolo un po' imbarazzante. Improvvisamente tutto sembrava avere senso, mi sembrava abbastanza strano che un componente di un gruppo come il suo, facesse un viaggio così lungo e stressante solo per una sfilata, probabilmente avrebbe avuto l'aereo di ritorno la mattina dopo. Sentii un rumore di bicchieri e ringraziai qualsiasi tipo di divinità per avermi fatto passare accanto il cameriere, presi subito due bicchieri, porgendone uno al corvino davanti a me "ma guarda un po', avanti dimmi" dissi sospirando e aspettando che parlasse. Hyunjin guardò il bicchiere per qualche secondo prima di prenderlo "é così strano avermi davanti? La signora Versace non ti ha parlato di niente? Sapevo che eravate amiche" trattenni le risate, iniziando a rispondere alle varie domande "intanto per me che sono una tua fan? Si. É strano ritrovarti davanti a me e poi..."  Quelle parole mi bruciarono la gola, fu come una pugnalata ammettere che adoravo quel gruppo e anche tutti gli altri, per anni mi ero costretta a smettere di cedere a quello che mi piaceva davvero, era sempre una ragnatela di sotterfugi e di menzogne, evitai di pensarci proseguendo a rispondere "la signora Versace, come la chiami tu, ha voluto farmi un bel effetto sorpresa". Sorrise quasi compiaciuto all'idea che lo conoscessi "Conosci me o gli stray Kids?" "Potrei farti la stessa domanda ma specchiata, conosci me o i miei lavori? Sei venuto fin qui per vedere la sfilata di Donatella o per farmi questa proposta?" "Sei più furba di quanto pensassi" "me lo dicono in tanti" dissi ridendo e continuando a guardare il futuro modello negli occhi.

Il ragazzo si stava rigirando il bicchiere tra le mani con aria nervosa "sai Jisung, e Bangchan, hanno visto i tuoi lavori con dei nastri colle-" "si. Chi ve l'ha detto?" Chiesi tirandogli uno sguardo nettamente più severo, lo vidi deglutire a vuoto "la casa discografica dei BTS ci ha avvisato che l'ultimo concerto che hanno fatto c'eri tu a sistemare il tutto, ti avevano ingaggiata per curare ogni dettaglio" "i BTS... Solo loro?" "Gli Ateez non hanno voluto dire pressoché niente" annuii sentendomi sollevata, sorrisi al ricordo degli Ateez del periodo in cui rimasi in corea e poi delle tappe che dovetti fare con loro "sta sera ringrazierò Hongjoong per non aver detto nulla, a questo punto posso immaginare cosa vuoi chiedermi" il ragazzo si spostò una ciocca di capelli mettendosi perfettamente davanti a me, lo potevo vedere perfettamente negli occhi, del resto non cera tutta questa differenza tra di noi "voglio chiederti di venire con me in corea, lavorare per gli Stray Kids e farci migliorare, probabilmente Chan starà gia pattuendo un contratto o un accordo da proporti" nel mentre che parlava avevo gia vuotato il bicchiere. Pensai attentamente alle parole di Donatella, avrei dovuto davvero cedere a tutti questi miei rimorsi e blocchi e mollare tutto. Andare in Corea mi ha sempre reso felice, quando lavoravo per i BTS, gli Ateez e ora avrei l'opportunità di lavorare anche con gli stray Kids.
Sentii la musica alzarsi e le luci affievolirsi, guardai l'ora "ah sta per iniziare la sfilata, andiamo a prendere posto? Risponderò dopo la sfilata se non ti scoccia, ho bisogno di pensarci" dissi sentendomi nettamente più vulnerabile "posso avere l'onore di accompagnarti? Mi farebbe piacere vedere la sfilata con te" aveva allungano una mano verso di me e continuava a guardarmi negli occhi come se il contatto visivo fosse il suo forte "te lo dicono mai che sembri un principe?" "Non immagini quanto" presi la sua mano andando verso i nostri posti. Accavallai le gambe,  posando il bicchiere accanto alla mia sedia, stando ben attenta a non urlarlo. Il ragazzo si mise accanto a me stringendosi nella giacca "ci sono più fotografi del normale o sbaglio?" "Siamo seduti vicini, preghiamo che domani tutte le testate giornalistiche non dicano che siamo fidanzati o peggio" il ragazzo sorride abbassando lo sguardo, aveva un sorrisetto quasi divertito "sarebbe un male?" Gli lanciai un'occhiatina divertita "dipende".

La sfilata durò più a lungo di quanto potessi immaginare e ogni tanto io e il ragazzo ci facevamo sfuggire dei commenti o delle considerazioni sugli abiti, sperando che i fotografi mancassero tutti i momenti in cui ci avvicinavamo per parlare.
Per tutta la  sfilata non feci altro che pensare alla proposta, avrei tanto voluto accettare, avrei voluto farlo con tutta me stessa, pensai che non ci fosse ragione per non farlo, mi ero rovinata e sabotata talmente tante volte che avevo perso il conto. Sta volta avrei fatto quello che volevo, pensai anche allo sforzo che aveva fatto Hyunjin, dalla Corea fino a qui, presentandosi persino alla sfilata, il tutto per potermi incontrare di persona. "Stai pensando così tanto che potrei sentire i tuoi pensieri" disse avvicinandosi al mio orecchio "non é una proposta molto facile quella che mi hai fatto"
"é cosi complesso?"
"Per me? Si. Non immagini quanto" stavo continuando a torturarmi le mani per il nervosismo, fino a quando non possò una delle sue sulle mie. le mani del corvino erano così calde e morbide che mi fecero calmare seduta stante
"Segui quello che ti dice l'istinto, accetterò qualsiasi risposta, purché tu smetta di torturarti in questo modo" mi rispose spostandosi da me e tenendo la mano sulle mie. Poco dopo ci furono i ringraziamenti e un enorme applauso per il finale della sfilata, quel rumore di applausi mi aveva risvegliata dalle mie riflessioni. Finalmente le luci si alzarono, provocandomi un fastidio agli occhi non indifferente "oh cielo!" Mi lamnetai coprendomi il viso, facendo scattare il ragazzo accanto a me "non me l'aspettavo così tanta luce" dissi sorridendo, continuando a parlare in coreano per tutta la sera. Appena i miei occhi si furono ripresi feci un sospiro. Vidi la stilista che da sopra il palco mi stava guardando accennando un sorriso, sia a me che a Hyunjin prontamente al mio fianco.
"Hyunjin possiamo parlare fuori?" Chiesi, il ragazzo parve un po' perplesso per la domanda "certo" disse alzandosi e aiutandomi con il vestito, scortandomi verso la parte retrostante della villa per avere un momento di solitudine in cui avremmo potuto parlare senza avere quei fastidiosi avvoltoi (i fotografi) tra i piedi. Aveva preso un giaccone lungo per stare al caldo, io al contrario suo avevo un pellicciotto come copri spalle. "Ci hai pensato?" Chiese "si ci ho pensato attentamente, effettivamente é un po' imbarazzante la situazione, ho visto i vostri ultimi video, ascolto le vostre canzoni e ho visto anche i concerti" il ragazzo spalancò gli occhi, quasi sorpreso "hai qualche domanda?" Chiesi vedendo la sua espressione confusa "sono sorpreso... Gli Ateez hanno detto che era complicato per te avere a che fare col mondo k-pop" "hanno perfettamente ragione. Questa é un'altra storia però. A che ora hai l'aereo di ritorno?" "Domani mattina a mezzogiorno" rispose il ragazzo un po' confuso "annullalo. Saluto Donatella e partiamo con un volo privato, non c'è tempo da perdere, il volo é lungo e ho tanto lavoro da fare con tutti voi." Dissi andando verso l'entrata "stai accettando allora" "eccome." Dissi ricevendo da lui un sorriso smagliante "ottima scelta" "siete voi che avete fatto un'ottima scelta." Risposi facendolo ridere sonoramente "andiamo principe azzurro, abbiamo un volo lungo in previsione" "come desideri principessa" lo guardai con un sopracciglio alzato, non mi abituerò mai alla sdolcinatezza asiatica.

POV HYUNJIN
Aspettai che entrasse, fermandomi un attimo fuori per prendere un po' di aria fresca e calmarmi. Non ero mai stato così tanto nervoso in vita mia.
Presi il telefono chiamando Chan, ci volle qualche minuto che rispondesse "pronto" "Felix?" Chiesi un po' confuso "Chan sta dormendo hai visto che ore sono?" Aveva una voce così pesante che mi vennero i brividi solo a sentirlo "Dovrebbero essere le cinque... Effettivamente é presto, volevo avvisarti che sto tornando in Corea" "adesso?!" Chiese sussurrando, nonostante il vocione che glielo impediva "si adesso, ha accettato e vuole partire subito... Non oso immaginare come sarò appena torno a casa" "oh andiamo principino dormirai in aereo e ora pensate a tornare, sai che sorpresa domani sera quando tornerete" "non vedo l'ora di vedere le facce degli altri, quella ragazza é fatta apposta per attirare l'attenzione" risposi con un sorrisetto mentre la seguivo con lo sguardo dalle enormi vetrate della villa "ah sì? É carina?" "Lo vedrai sta sera, ciao Felix" dissi riagganciando e tornando dentro, due viaggi in aereo in un giorno mi avrebbero ridotto come uno straccio, Chan mi deve un enorme favore o una scatola gigante ricolma di prodotti di bellezza a lui la scelta.

⚡STRAY KIDS⚡
Ciaoooo
Mi sono preso bene? Si un botto.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

A presto
ALIX 💜

I'll be your Prince (Stray Kids x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora