Crimson Rivers | traduzione ita

- capitolo 3: addestramento: giorno 1 -

⚠️I CREDITI VANNO A BIZARRESTARS, IO HO SOLO TRADOTTO QUESTA STORIA⚠️

rieccomi dopo tanto, finalmente torno a tradurre regolarmente questa storia struggente! godetevi il capitolo<3

TW:
- riferimenti a bambini che muoiono nell’arena (solo menzionati), riferimento ad abuso di sostanze e processo di disintossicazione; brevissimo riferimento a suicidio a seguito di abuso di sostanze; vago riferimento a torture (no dettagli); omicidio (forzato nell’arena); riferimento a maltrattamento di inservienti; breve menzione di qualcuno che viene oggettificato .

  - capitolo 3: addestramento: giorno 1 -

“Ora, ricordate” gli sta dicendo Sirius mentre li accompagna al centro di addestramento: “i prossimi tre giorni sono molto importanti. Non solo farete vedere agli altri di cosa siete capaci, ma osserverete anche di cosa sono capaci loro. Anche se non ascoltate mai quello che vi dico, ascoltate bene questo”, si ferma e girandosi per guardarli in faccia con uno sguardo stranamente solenne continua “Regulus, stai lontano dai pugnali.”

“COME?” esclama a bocca aperta. Sinceramente, si sente immediatamente tradito, insomma, non è giusto, specie dopo che ha anche detto che lo avrebbero preso di mira. “Questo è…”

“Ascoltami bene idiota” Sirius lo interrompe bruscamente: “Non hai capito. Ci saranno parecchi occhi puntati su di te  e mi aspetto che tu faccia lo stesso con gli altri. Il problema è che tu sei il mio fratellino, vieni da una famiglia di vincitori. Questo ti rende una minaccia e non puoi far sì che capiscano che lo sei davvero, intesi? Se pensano che tu sia un problema cercheranno di toglierti di mezzo per primo”

“Un momento, sei bravo coi coltelli?” chiede James guardandolo, un sopracciglio alzato.

Regulus serra le labbra e distoglie lo sguardo, cosa che fa sospirare Sirius. Sì, è bravo con i pugnali. Sirius si è assicurato che lo diventasse e anche dopo che Sirius ha smesso di far pratica con lui, lui ha continuato per conto suo.

All’inizio, da bambini, era in parte solo un gioco. Erano soliti saltare la scuola per scappare fuori dal distretto e giocare a combattere usando dei legnetti come fossero nell’arena,  prima ancora di andarci, prima che la percepissero come qualcosa da temere, quando i loro nomi erano ancora molto lontani dall’essere inclusi nell’ampolla della mietitura. Crescendo poi l’approccio era cambiato, diventando un tacito addestramento nel caso in cui fosse toccato a loro, il che almeno si era rivelato utile, alla fine.

Sirius creava dei pugnali per lui usando le pietre. Ci lavorava per mesi per creare la lama e l’impugnatura. A volte riusciva a trovare pezzi di vetro o metallo e a crearne altri. Una volta tornato dall’arena aveva smesso di farlo, così Regulus aveva dovuto imparare da solo. E c’era riuscito, anche se mai ai livelli di Sirius.

Comunque sì, li sapeva maneggiare. Molto bene in realtà. E il fatto che Sirius gli stia chiedendo di fingersi debole è irritante, va contro ogni suo singolo istinto, ma lo farà comunque. Perché è Sirius a chiederlo.

“E tu, James” Sirius sposta l'attenzione sull’ 'amico “nemmeno tu ti metterai in mostra”

“E con cosa saresti bravo tu esattamente?”

James ridacchia “C’è una lunga lista di cose…”

“Sto ascoltando" risponde con tono asciutto.

“Beh, sono molto bravo con le mani” inizia a elencare James mordendosi il labbro superiore “Parecchio bravo in effetti”.

Sirius sospira di nuovo: “James è forte, ma in pratica non ha nessun tipo di abilità particolare con nessun tipo di arma, un grave errore sia da parte di mia che di Effie, mi viene da dire. Quindi James, tu farai un po’ di pratica leggera con qualsiasi arma troverai lì dentro. Armi ad ampio raggio sono preferibili o qualsiasi cosa che sia intercambiabile, ma resteresti stupito per quanto in realtà nell’arena la maggior parte dei combattimenti sia corpo a corpo. La forza bruta può portarti lontano, ma questo non vuol dire che tu non possa essere ucciso. Quindi prova qualcosa, vedi con cosa ti senti più a tuo agio, ma non metterti in mostra. Se ti scoprissi bravo con la spada, allora la lasci cadere a terra un paio di volte, tanto da farti sembrare un imbecille, capito?”