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eri uno di quei ragazzi dai semplici orecchini in acciaio, di quelli che si prendono il foglio rosa da piccoli e per questo si sentono già forti e liberi. il mondo ti girava attorno e faceva venire la nausea. Volevi smettere di fumare, hai usato me come scusa e hai spento le cicche sulla mia lingua. Ma il vizio è duro a morire e non si fermerà solo perché la testa è stata mozzata. ti sto dando il tuo spazio to ho chiuso in una bolla dove ti mancherà il fiato ed io ti aspetterò fino all'alba con ancora il trucco sulle ciglia che andrà a irritare il mio viso. Rompiamo il vetro a testate, facciamo quelle scappate adolescenziali e poi davanti agli altri non ci salutiamo nemmeno, era bello così, dove "io" non esistevano. Che poi anche sotto la pioggia noi ci vedevamo. non ci guardavamo negli occhi, non ci tenevamo per mano.
ti ho distinto perché porti le new balance e quell'aria di chi è sempre solo e non lo ammette di chi ha tutti i soldi del mondo ma non compra niente ch'è capace di camuffarsi in mezzo alla gente ma che con me non forzava nessun sorriso che tornava a casa sfinito perché c'eravamo aperti tanto da diventare uno. Abbiamo lo stesso dentista cazzo, ero tentata di chiedergli una foto di un tuo sorriso perché io non ne ho neanche una che non sia mossa ma avrei avuto solo altro di ché pensare di te. Forse eri tutto deforme come me forse ti mancavano occhi, orecchie, braccia e regole un bambino nato con una pistola in mano è cresciuto sensibile ma non ti fidi non ti fidi
hai paura e non ti fidi ed io non so cosa fare per dirti che è tutto okay che non ce la fai più ed è okay
che non hai bisogno di traslocare che vuoi lasciarti tutto alle spalle ed è normale ma perché lasciare indietro anche me che sono così uguale a te così uguale a te così uguale che mi manchi e mi manco anche io. che ti manco e ti manchi. Mi hai solo fraintesa quella volta che ho preso il treno
una volta mi hai detto che ti ricordavo il vento e che avevo il profumo del mio pensiero non lo ammetterai ma sai che è vero ed io non scorderò mai questo mi hai detto che sono vera che sono sincera Ma all'inizio il mio viso lo hai visto di cera io non ho mai saputo che dirti, io non ho mai sputo come dirti
le lacrime su quell' asfalto sono per te, in mezzo alle mie buffalo, ma io ai tempi avevo anche le vans rotte. essere d'intralcio all'esate i dolori! I torpori! Le maledizioni! Al mediterraneo rivolgerò il mio lamento come ulisse in balia delle onde e del vento. Che per mesi non ti sei fatto vedere e per mesi non ti sei fatto trovare. perché l'orgoglio lo fumi la mattina assieme al caffè, e so che su quella sigaretta c'era scritto il mio nome sopra, lo so perché mi conosco. ti ho visto correre e ora non ti vedrò mai più, addio cuore. posso solo pensarti silenziosamente.