capitolo 42

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Al: devo parlarti

Io: chi ti dice che voglia ascoltarti e non ucciderti direttamente per quello che hai fatto!? Hai quasi ucciso mio padre e volevi uccidere anche me non mi fido di te chi mi dice che non  sei qua per uccidermi

Al: sono disarmato

Alza le braccia effettivamente non ha neanche il suo bastone

Io: ti ascolto ma alla prima mossa azzardata che fai ti ammazzo

Al: va bene

Io: puoi parlare

Al: ci ho pensato parecchio e ho capito di aver sbagliato non dovevo mettermi contro te e Lucifero e i gemelli nonvli Ho rapiti io è stato quell'uccellaccio

Io: stolas? E perché dovrei crederti?

Al: perché quando sono spariti io già non c'ero più e perché li avrei riportati se fossi stato io?

Non rispondo -effettivamente ha ragione-

Io: supponiamo che ti creda va avanti

Al: devi aiutarmi

Io: a fare cosa?

Al: ho pensato molto a quello che ha detto Lucifero e ho capito............ Di amarlo

Io: tu... Cosa? Com-

Al: okok so che non ho diritto di avvicinarmi di nuovo a tuo padre ma sta volta sono serio

Io: *sbuffo* ti darò una possibilità solo perché mio padre ci tiene a te e nel bene e nel male sei mio padre

Al: grazie cara

Io: sai cosa fare? Una specie di appuntamento?

Al: volevo consigli da te non sono un demone che fa queste cose solitamente

Io: una cena romantica? Sul tetto dell'hotel?

Al: si mi piace la tua idea

Io: ora vai entro le 19 sta sera faccio andare papà sul tetto

Al: grazie bimba

Io: non ti allargare alastor

Al: va bene grazie principessa

Sparisce apro la finestra vado a fare la doccia poi mi sistemo -adesso cosa mi invento con papà? -




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