8.

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Quella notte era stata passata in bianco da tutte due, dovevano condividere la stanza degli ospiti, nello stesso letto, ma Simo si rifiutó e dormì sul divano.
Ormai erano le 9:00 di mattina e Riccardo andó in salotto appena sveglio, vedendo Simone guardare il cellulare, pallido, e con grandissime occhiaie, si avvicinó a lui e disse con voce assonata <<Simo, tutto
ok?>> con aria preoccupata; a questo giro Simone sapeva che non poteva rispingere Riccardo un'altra volta, anche per c'era sempre stato per lui, così disse che non stava bene e inizió a spiegare cos'era successo in camerino quella sera prima che Riccardo gli interompesse e cos'era accaduto ieri sera, Riccardo all'inizio era tanto, tanto confuso, ma poi rimase sopreso, non si aspettava che veramente loro due si potessero baciare, era sul punto di dire qualcosa ma quando vide Simone piangere e lo avvolse fra le sue braccia dicendo <<Simone, tu hai passato la tua intera vita pensando di essere etero, e poi dal nulla provi qualcosa che non hai mai provato prima per Dadda, è spaventoso, ma Simó, secondo me è l'amore, è spaventoso a volte, ma Simone, se lui non ti ha respinto significa che anche per lui è spaventoso, ma non ha paura di stare con te e di respingerti come fece con le altre ragazze, perchè non ci parli?>> disse con aria dolce e amorevole.
Simone lo guardó e disse <<i-io non posso, ho paura, io non so cosa fare, cosa dire Riccardo, è tutto cosí strano CAZZO>> disse Simone urlando; Riccardo capì dalle sue espressioni e dal suo tono quanto fosse spaventanto e preoccupato, così gli disse <<Facciamo così, faccio lo stesso discorso con lui, e vediamo cosa mi dice, va bene Simo?>> disse guardandolo e sorridendogli.
<<Lo faresti?>> Disse Simone staccandosi dall'abbraccio, con voce preoccupata ma con gli occhi lucenti dalla felicità;
<<si che lo farei Simo>> disse Riccardo alzandosi, e facendogli l'occhiolino si diresse verso la camera di Dadda, entrando lo trovó che si stava cambiando e disse <<Se simone ti avesse visto così, ti sarebbe saltato addosso>> rise, Dadda si spaventó, non lo aveva sentito minimamente entrare, nemmeno uno scricchiolio e disse <<Mi hai fatto saltare in aria>> poi pensó a cosa disse e continuó dicendo <<che ti ha detto
Simone?>> con aria fredda si giró verso Riccardo guardandolo e penetrandolo con lo sguardo, Riccardo si avvicinó a Dadda facendolo sedere sul letto e dicendo <<Cosa succede tra te e Simone, amico, parlane con me, sai che di me ti puoi fidare>> disse abbracciandolo, e Dadda crolló, prese la sua sigaretta e fumó mentre con un braccio stringeva Riccardo e delle lacrime calde cadevano dal suo volto e poi inizió a parlare dicendo <<Non lo so, vorrei saperlo anche io, ci siamo baciati, abbiamo limonato e poi mi ha detto "no vattene, ho bisogno di pensare" RICCARDO COSA DOVREI FARE>> disse alzandosi di colpo aprendo la finestra per far entrare aria in stanza, gli mancava il respiro, l'aria, era come se stesse morendo, la sensazione era quella, come se stesse dando gli ultimi colpi di respiro e stava facendo un urlo silenzioso per chiedere aiuto, ma nessuno lo poteva sentire, era una sfera di vetro, in cui non capiva niente, se qualcuno avesse detto qualcosa di sbagliato in quel momento la sfera si sarebbe disrutta, cadendo a terra e distruggendolo, Riccardo disse <<Diciamo che ho fatto lo stesso discorso a Simone:
Dadda, tu hai passato la tua intera vita pensando di essere etero, e poi dal nulla provi qualcosa che non hai mai provato prima per Simone, e lo posso vedere da come lo guardi, so che puó essere spaventoso, ma Daniel, secondo me è amore quello che provi, è spaventoso a volte, ma Dadda, tu non lo hai respinto, significa che sei pronto ad affrontare le tue paura per stare con lui, magari lui non è ancora pronto, perchè ha paura che tu potresti mai un giorno, prenderlo e buttarlo via, come diciamo, Elena ha fatto con te.. MA tu non sei Elena, e lui non deve essere te in quella situazione, perchè sai come ci si sente a stare male, quindi ora vai, fai uscire quelle fottutissime palle che hai e vacci a parlare, CAZZO VAI>> disse urlando in modo da incoraggiarlo, Dadda fece un ultimo tiro di sigaretta elettronica per poi girarsi verso Riccardo, sorridendogli, ringraziandolo e dirigendosi verso Simone.
Quando andó in sala, lo trovó guardare a terra con le mani sulla testa, sembrava pensasse, così si sedette vicino a lui dicendo <<Simo, dobbiamo parlare>> Simone lo guardó con sguardo sopreso, Dadda dall'espressione facciale sembrava incazzato ma poi pensó, "eyes don't lie", poi lo guardó in modo dolce aspettando che Dadda iniziasse a parlare.

ℋ𝑜 𝒷𝒾𝓈𝑜𝑔𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝓉𝑒//𝒻𝒶𝓃𝒻𝒾𝒸//𝒶𝓌𝑒𝒹 𝓍 𝒹𝒶𝒹𝒹𝒶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora