Eyes everywhere...

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È notte fonda e sei andata a dormire dimenticandoti completamente di cosa ti avevano detto Sally e Julie riguardo al chiudere le tende.

Non sapevi il perché di questo consiglio. 

Forse animali notturni? O per via semplicemente dell'aria che passava attraverso le finestre?

Ti tornò in mente la conversazione avuta con le due ragazze la sera stessa quando dopo poco tempo avevi iniziato a sentirti osservata.

Y/n pov's

''Che sta succedendo?'' Pensai tra me e me continuando a sentirmi osservata, quando mi tornò in mente la chiaccherata sulle tende.

Mi alzai in piedi ancora con gli occhi semi chiusi e vidi la mia Milù sedere tremante sul letto; la accarezzai e mi fece cenno con il musino di guardarmi intorno.

Feci come avevo interpretato da quel suo movimento e vidi che tutta la casa era stracolma di occhi.

Occhi di qualsiasi tipo di grandezza misura o spessore che fuoriuscivano dalle pareti.

Che cosa stava succedendo? Prima di farmi prendere da un attacco di panico raccolsi quella poca lucidità che mi rimaneva e la utilizzai per prendere la mia gattina e uscire di casa più in fretta possibile.

Nella corsa fuori casa dimenticai che ero scalza e tirando un calcio alla porta, ormai anche quella ricoperta di occhi, un liquido nero si attorcigliò intorno alla mia caviglia senza darmi il tempo di capire cosa fosse; dopo pochi secondi più della metà del mio corpo era ricoperto da questo liquido che mi impediva di muovermi e quando ormai quella melma aveva raggiunto la mia faccia avevo capito che non c'era più nulla da fare, così mi abbandonai a quello che era il mio destino con le ultime lacrime che mi rigavano il volto.

? pov's

Stavo facendo la mia solita passeggiata notturna, che era più un ''check'' a dirla tutta, dopo l'episodio dello scorso anno, o meglio da quando lui non si presentò più, sono sempre rimasto allerta per evitare che sperimentasse i suoi macabri giochetti su qualcuno del quartiere. E poi perché lo faceva? Cosa ci trovava di tanto divertente a fare del male alle persone?

E mentre questi pensieri mi attraversavano la mente trovai una casa che sembrava essere della nuova attrice che si era trasferita da poco nel quartiere in uno stato a dir poco agghiacciante.

Trovai un gatto che miagolava con insistenza rivolto verso l'uscio della casa dal quale fuoriusciva ...un braccio-?

Mi precipitai davanti la porta per iniziare a tirarlo con tutta la forza che avevo nel corpo e piano piano il corpo di quella che sembrava essere la nuova vicina iniziò a uscire fuori da quella poltiglia nera e colma di occhi.

Tirai fuori per intero il corpo ormai privo di sensi e  caricandomelo sulle spalle lo portai verso casa sperando di non dover chiamare l'assistenza dal set per trovare una nuova co-protagonista.

Y/n pov's

Mi svegliai su un divano di camoscio con una coperta a motivi floreali che vi era appoggiata sopra, mi guardai un po' attorno notando i colori vivaci del posto e la quantità smisurata di meravigliose farfalle attaccate sui muri all'interno di quadretti grandi e piccoli che si alternavano. Mi alzai dal divano per capire dove mi trovassi e vidi un ragazzo non troppo alto avvicinarsi e sedersi sul divanetto difronte al mio. Aveva i capelli neri il naso giallognolo e la sua pelle aveva un colore grigiastro, indossava una camicia bianca con delle maniche a sbuffo e un papillon a forma di farfalla.

''Oh per fortuna ti sei svegliata! Grazie al cielo ti ho recuperato in tempo da quell'orribile- uh...melma?'' Disse il ragazzo con un tono non troppo preoccupato ma comunque sull'attenti.

''Ah...si ora ricordo, che diavolo era quella roba? E grazie per avermi salvato ma, scusa la domanda ma, tu chi sei?'' Eri ancora molto stordita ma, preferivi essere prudente e chiedere informazioni dopo l'accaduto di poche ore fa.

''Che maleducato, perdonami, sono Frank, Frank Franklin o semplicemente Frank se ti suona meglio, ti ho vista annegare in quella sostanza putrida e non mi sembrava per niente il caso lasciarti lì. Non trovi?'' Il suo tono suonò più elegante e rilassato di prima evidentemente ora era più a suo agio.

''Beh in ogni caso oltre a dirti benvenuta vorrei sapere anche il tuo nome se me lo concedi, solo per sapere che posso fidarmi di te. I nuovi arrivati non sono mai visti bene da...ecco lui.'' Sussurrò l'ultima parola, come se ci fosse qualcun altro in ascolto oltre a te, e poi chi era quel lui?

''Sì giusto io sono Y/n Clown, sono arrivata oggi qui e già me ne sono capitate delle belle...Ah! Quelle maledette tende! Sally e Julie mi avevano consigliato di chiuderle ma poi mi sono dimenticata.'' 

''Mh sì le tende, è importantissimo chiuderle di notte potrebbe succedere di nuovo quello che hai sperimentato stasera, quindi prima di andare a dormire ti consiglio di chiudere tutto se non vuoi che questo si ripeta e la prossima volta potrei non esserci io a salvarti, bensì lui ad aggredirti.'' 

Aggredirmi? Chi? Conoscevo a malapena 3 persone e una a cui non avevo ancora rivolto parola voleva aggredirmi?

''Perdonami se te lo chiedo ma, dato che non conosco nessuno, chi potrebbe aggredirmi?''

''Lui. Tutto quello che ti è successo stasera è opera sua, ha paura qualcuno gli rubi la scena, ha paura che qualcuno sia meglio di lui, ha paura che qualcuno diventi le nuova stella e lui venga buttato nella spirale per sempre, come è successo ad alcuni co-protagonisti prima di te sempre per mano sua e per i suoi complessi di inferiorità inutili.''

Stai cercando di capire la situazione quando qualcuno bussò alla porta così forte che sembrò che la volesse sfondare. Frank ti guardò e capì che saresti stata fonte di molti problemi ma, anche una probabile risorsa.

''Veloce alza il tappeto! Sotto c'è una botola entra e non muoverti finché non batterò tre colpi sempre nello stesso punto, chiaro?''

Feci segno di sì con la testa eseguendo le sue indicazioni alla lettera, e una volta nella botola l'unica cosa ad avere un suono erano i miei respiri e i passi di Frank nella stanza.

Si sentì il cigolio della porta ormai spalancata e tutto quello che potevi sentire era una conversazione ovattata tra Frank e un altra voce maschile. Dopo poco tre colpi ben distinti sempre nello stesso punto; via libera?

Uscii dalla botola e mi trovai davanti un ragazzo dai capelli di un blu reale e gli occhi vuoti difronte. Non avevo ancora messo insieme i pezzi per via dell'orario e delle ore di sonno mancate probabilmente. Quest'ultimo mi si avvicino ulteriormente guardandomi negli occhi con i suoi completamente spenti e vacanti che mi provocavano un senso di vertigini e un sorriso che cingeva al malizioso, allungò la mano per stringermela e disse.

''Oh...Welcome Home''


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1101 words!

Ecco come promesso la seconda parte di questa storia su Welcome Home, perdonate gli errori grammaticali e i personaggi immaginateli umanizzati, spero vi piaccia ! 

Stay safe - Sal <3 👁 🦋🏡

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