Personaggi principali: Gideon Prewett, Fabian Prewett, Alisia Prewett, Lucretia Black
Personaggi secondari: Dorian Prewett, Caterina Prewett, Muriel Prewett, Arnaldus Prewett (il padre dei gemelli e Molly) & Molly Prewett.
Coppie: Nessuna (solo accenni Sirius/Alisia)
Genere: Introspettivo, Malinconico
Note: Missing MomentsGideon Prewett - Fiori morti, desideri del passato
23 dicembre 1954
La morte.
Gideon ne aveva un ricordo vago.
Non possedeva un odore preciso. Forse, a tentare di descriverlo, era simile al profumo acre dei fiori secchi nel vaso posto sul comodino accanto al letto della mamma; nessuno aveva dato loro acqua, lasciandoli ad appassire col proseguire dei giorni, e avevano col tempo emanato un odore nauseante che gli si era insinuato nelle narici con la stessa prepotenza con la quale erano stati abbandonati al proprio destino.
Come sua madre, erano morti soli.
Il suono di respiri pesanti; un vasto giardino circondato da folti alberi e un panorama di neve e nuvole grigie a dipingere un martedì di dicembre che avrebbe dovuto portare a godersi momenti di festa, ma che era diventato il preludio di un addio dato troppo presto.
Gideon sedeva con Fabian sui gradini del portico di Valiant's Lodge, la residenza dello zio Ignatius. Ben stretto nel suo mantello di lana, batteva i piedi sul nevischio che si era accumulato di fronte all'ultimo gradino su cui si era rannicchiato, in attesa di trovare il coraggio di rientrare in casa.
Fabian se ne stava invece immobile, gli occhi nocciola fissi su un punto distante, e tirava su col naso coprendolo di sovente col tessuto caldo della sciarpa che teneva legata al collo. Le sue mani guantate sistemavano di tanto in tanto il mantello per evitare al freddo pungente del pomeriggio di insinuarvisi sotto.
Erano fuori da un'ora, ormai, e nessun adulto si era fatto vivo. Erano tutti impegnati a piangere o a tenere a bada Molly, che a soli quattro anni si era ritrovata confusa in una situazione del tutto inaspettata, con una sola certezza in mente: non avrebbe più rivisto la mamma.
Con un tenue tremore, Gideon sfregò le mani sulle gambe. Pensò, arrivati a quel punto, che starsene fuori non avesse senso. Aveva fame, voleva stare vicino al camino e, cosa più importante, non voleva assistere all'arrivo della bara che conteneva il corpo di sua madre.
«Dovremmo rientrare» disse Fabian, come intercettando il suo pensiero. «Ho fame.»
«Sei voluto rimanere fuori tu» gli fece notare Gideon, infreddolito. «Per cosa? Per prenderci un malanno? Insomma... dentro, fuori, cosa vuoi che cambi?» continuò, mettendosi in piedi.
Aveva le gambe indolenzite. Forse gli si erano persino ghiacciati i piedi malgrado gli scarponi che aveva indosso.
Fabian lo imitò, ma con l'aria di chi odiò doverlo fare. «Non mi piace l'odore che c'è dentro» cercò di giustificarsi, perché era vero che non c'era un buon profumo.
Era acre, come di fiori morti.
Gideon si diresse alla porta e l'aprì un po' a fatica, pensando che era vecchia abbastanza da avere l'età di suo nonno, se non proprio del bisnonno - non ne aveva una chiara idea, sapeva solo che era vecchia ed enorme e che lo zio Ignatius l'aveva ristrutturata dopo anni di sacrifici.
L'interno era caldo e accogliente, colorato d'arancio scuro e marrone; due divani ampi erano rivolti in direzione nell'enorme caminetto accesso, le cui fiamme ravvivano le pareti con le loro ombre tremanti. Su uno di essi sedeva la zia Lucretia.
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Looking too closely [Raccolta - I Unravel Myself]
FanfictionQuesta raccolta è collegata alla mia long-fic 'Looking too closely'. Le storie qui contenute approfondiranno personaggi principali e secondari, esplorando storie solo accennate o scene di cui il pov, in origine, era altrui; la raccolta potrebbe anch...