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dieci anni fa

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dieci anni fa

Lanciai il portafoglio su quel tavolino marcio su cui si erano ormai create macchie di ogni tipo.

arricciai il naso.
in quella stanza si era creato un tanfo di fumo e muffa.

Jay esultò posando sul tavolino la lattina di birra mentre si allungava per prendere il portafoglio.

"alta borghesia?" mi chiese euforico.
feci spallucce impassibile e mi avvicinai al mini frigo in cui avevamo le birre.

mi incurvai per aprire l'anta e prendere una lattina.
quel mini frigo era così vecchio che dovevo sbattere forte l'anta per chiuderlo.

prima o poi sarebbe caduto a pezzi.

"altissima borghesia" sentì commentare Novy.
quando mi voltai capì perché.

nel suo portafoglio c'erano diverse banconote da cento, alcune da cinquanta.
ma ciò che aveva attirato l'attenzione di Jay era la carta di credito.

"questi fottuti ricchi, vanno in giro con i portafogli in bella vista" affermò disprezzante Jay.

non mi piaceva giocare con le persone con il solo obiettivo di rubare il loro portafoglio.

ma era quello che dovevo fare per vivere,
per portare avanti la mia famiglia.

Novy seduto svogliatamente sul divano rovinato, si piegò in avanti e appoggiò i gomiti sulle ginocchia divaricate mentre i ciuffi biondi gli cadevano sulla fronte.

"guarda qui che angioletto" lo sentì commentare.
fra le dita teneva la carta identità della proprietaria del portafoglio.

Jay, curioso scattò impiedi "non è un vecchio ricco con la puzza sotto il naso?" domandò sorpreso mentre si avvicinava a Novy per guardare la ragazza.

Novy ghignò "non mi sembra proprio un vecchio, Jay" rispose divertito prima di allungare la mano verso di me.

presi la carta di identità insieme alla tessera di riconoscimento e me le misi in tasca

"che fai?" domandò Jay.
"potete tenervi i soldi e la carta di credito, ma non penso ti serva la sua carta d'identità" asserì scocciato.
"e che ne sai? se volevo farmi una-" non gli demmo modo nemmeno di terminare la frase.

Novy lo colpì dietro la nuca con uno schiaffo possente e io roteai gli occhi.
"sei povero no brutto, vatti a cercare una ragazza se sei così tanto in astinenza" ribadì prima di aprire la lattina e uscire fuori.

respirai un po' d'aria pulita e socchiusi gli occhi cercando di godermi un po' di tranquillità.

sospirai quando sentì urlare Jay da dentro la casa.
"è l'una!"
accesi il telefono e guardai l'ora.
"vado io" li informai senza rientrare.

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