She needs love, smells out a man
She's gotta see Pours my beer, licks my ear
Brings out the devil in me Hell ain't a bad place to be
(AC/DC, Hell Ain't a Bad Place to Be)
La fortuna va e la fortuna viene. Questo è sicuro. E poi, lo dice anche la canzone, anche se non ricordo mai quale. La fortuna viene e la fortuna va. Così, proprio quando mi ero convinto di aver sfondato, col mio secondo libro che andava da dio e la casa nuova finalmente finita, lei mi aveva lasciato!
- Tu l'hai messo in culo al tuo amico e io l'ho messo in culo a te!
Ok! Aldilà delle sfumature della frase, che io avrei lievemente portato su un tono meno aggressivo e di certo meno volgare, non ritenevo di averglielo "messo in culo"! Ok, avevo un attimo scherzato con Maria e, ok, c'ero anche uscito assieme, ma di certo non ci avevo combinato niente. E poi: ti pare che metto su una tresca con una che ha il cervello che sembra il mio vecchio videoregistratore? Solo che invece di avanzamento veloce, riavvolgimento, stop e play, lei aveva vesti, svesti, spettegola e gongolati. Infine, se vogliamo essere fiscali, se avessi voluto portarmela a letto, e non l'ho fatto, avrei anche potuto farlo: che diritti poteva rivendicare il mio carissimo Maurizio, detto Ghiro, su una che non lo cagava neanche di striscio, se non quando interessata a qualcosa che lui aveva o poteva darle? Nessuno, esatto! Comunque lei, Ilaria, la mia ex, in culo me l'aveva messo eccome, e proprio con il mio amico, che scoprii non dormire per niente, nonostante il nomignolo. E anche questo è sicuro! Ma prima o poi l'avrei beccato e allora...
Comunque, a quel punto mi trovavo in una casa spersa in mezzo ai boschi di una valle montana, o alla nebbia come dicevano i miei non-più-tanto-amici, una casa per cui avevo speso tutti gli incassi del mio primo libro, solo e in preda alla gengivite più fastidiosa che avessi mai avuto. Oddio! Non è che avessi ricordi di aver mai avuto gengiviti. Sì, un po' di sangue che spuntava qua e là quando mi lavavo i denti, ma se ti lavi con una certa intensità è inevitabile, e hanno un bel dire quelli dell'Associazione Medici Dentisti: io le massaggiavo bene le gengive, ma il sangue usciva lo stesso, se non peggio. Sto divagando, ma come fare a non pensarci? Insomma: faceva male! E poi i canini e gli incisivi (non quelli davanti in mezzo: quelli di fianco) restavano parecchio scoperti, tanto si era ritirata la gengiva in quei punti. Ok, ok! La pianto...
La casa mi sembrava enorme e più disperatamente vuota di quanto avrei mai potuto immaginare. Non avevo voluto nessuno con me: doveva essere il nostro nido d'amore ma forse mi ero solo illuso. In fondo non aveva mai detto di amarmi e nemmeno... forse mi ero immaginato tutto. Forse avevo corso troppo e a quel punto avevo tutto il tempo per rifletterci su! Non avevo voluto nessuno proprio per quello. Ma anche il fatto di non avere più amici penso mi abbia influenzato parecchio. Ma allora perché rammaricarsi? Avevo avuto i miei problemi, le mie battaglie e nessuno, nessuno aveva preso le mie parti. Meglio solo! Ecco perché ero lì. Quindi, di nuovo, perché rammaricarsi?
Avevo tutto ciò che volevo senza uscire da lì. In fondo, anche Lucas ha ordito le trame di Guerre Stellari rinchiuso nella sua fattoria per anni e anni. Io non sarei stato da meno e avrei costruito un nuovo universo fatto di carta, inchiostro e immaginazione. Per il resto non mi serviva niente: bastava un colpo di telefono e la spesa arrivava, un paio di lampeggi led del router e il lavoro era consegnato all'editore, una pressione sul tasto del mouse e il cinema entrava in casa mia. Perché uscire quindi? Che c'era fuori che lì non potevo avere? Le donne? Ne avevo avute abbastanza! Troppi guai, troppa fatica. Dovevo immergermi nel mio lavoro e non pensare ad altro.
Ora: ogni mondo ha un inizio e anche io avrei dovuto avere un lunedì da cui cominciare. Presi a elaborare una lista delle cose da fare ogni giorno: dal pulire al lavare, dal cucinare al fare la spesa (virtuale magari, ma sempre spesa era), dal definire i tempi di pausa-lavoro a... e poi dovevo coordinare e programmare i miei incontri con l'editore e... vabbe'! Uno alla volta e avrei fatto tutto. Senza l'aiuto di nessuno. Senza sentire la mancanza di nessuno. Anche, e soprattutto, questo era decisamente sicuro!
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Hell Ain't A Bad Place To be
Historia Cortacosa può succedere se durante durante la più grande pandemia dei tempi moderni uno scrittore si è ritirato in solitudine per finire il suo romanzo, isolandosi da qualsiasi mezzo di comunicazione?