🪶P R O L O G O

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Rieccoci, Dar(k)lings,
con qualcosa di assolutamente diverso, stavolta. Spero abbiate letto la descrizione fino alla fine...l'avete fatto? GOOD GIRLS 🤭
Allora non perdiamo tempo. Chiudete gli occhi e fate un respiro, perché l'aria è fredda, qui. Sa di foreste infinite e di inverno che volge al termine, di intrighi e di adrenalina, di mistero e di passioni feroci. Quando ho parlato per la prima volta di questa storia in un post su IG, non avevo la minima intenzione di pubblicarla su Wattpad, volevo tenerla tutta per me finché non fosse arrivato il momento giusto... MA.

Ma sto scrivendo il terzo volume di H.A.C.K.E.R, che come sapete, è top secret, e verso fine dicembre '23 ho sentito la necessità di fare una deviazione. Continuavo a pensare a questa storia con assiduità, volevo farla brillare alla luce del sole e non celarla nell'ombra di quelle che porto avanti per conto mio. Oltretutto, ora che ho dovuto sospendere lo spin-off di NICH per ragioni già trascritte nel suo ultimo aggiornamento, ho sentito il bisogno di esplodere. Perciò, spero mi concediate questa cosiddetta "deviazione", ma se vorrete accompagnarmi in questo viaggio, vi prometto da subito che ne varrà tutta la pena.

Perciò, abbassate le luci... si comincia.

Tutti i segreti hanno una data di scadenza

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Tutti i segreti hanno una data di scadenza.

Da quando ho riaperto gli occhi, non ho sentito altro che questa frase ripetuta come una cantilena dai miei aggressori.

Tutti i segreti hanno una data di scadenza. Questa consapevolezza è come un tatuaggio marchiato a fuoco sotto la mia pelle, lo sento bruciare mentre il ritmo affannato del mio respiro gareggia contro quello del mio cuore in fuga.

In fuga?, mi deride la mia stessa mente. Dovevi pensarci prima. Quando ancora ne avevi l'occasione.

Provo a deglutire e il sapore del sangue mi riempie la bocca e le narici. Mi si chiude la gola. Sono stanca e sudata, come se avessi corso per giorni. Il piano infatti era quello. Sono molto veloce. Ma loro, questo, lo sapevano.

La testa mi ciondola contro il petto e per un secondo perdo la lucidità. Poi il vinile – quel maledetto vinile – si inceppa e ripartono le inquietanti note elettroniche di quella filastrocca senz'anima...

«Whether she loves me or loves me not,
Sometimes it's hard to tell.
Yet I am longing to share the lot,
A beautiful Daisy Bell!»

«Tu non lo amavi.» la voce di uno dei miei aggressori sovrasta la melodia. È piatta, atona. Il preludio dell'inferno che sta per rovesciarmi addosso. E quella patetica canzoncina non è altro che la colonna sonora della mia fine. La mia messa da requiem.

«Pensavi che non l'avremmo capito...» una seconda voce, meno vellutata e più furiosa, mi colpisce alle spalle. Sbarro gli occhi, prima di sentire una morsa dolorosa intrappolarmi i capelli e il mio collo scatta all'indietro con tanta forza da scrocchiare. «...ad un certo punto?!» il suo ringhio mi scalda il lobo, la carezza di un artiglio contro il mio orecchio, mentre mi costringe ad ascoltare ogni singola parola.

Oh, so che lo faranno. Si assicureranno che non mi perda neanche un secondo del loro divertimento.

Deglutisco. Non riesco a vederli, si muovono nella stanza avvolta nel buio come predatori che hanno finalmente vinto la caccia. Ma non mi faccio illusioni.

È una cosa che ho imparato qui, negli ultimi giorni, sulla mia pelle: la caccia non finisce, finché la preda non muore.


È una cosa che ho imparato qui, negli ultimi giorni, sulla mia pelle: la caccia non finisce, finché la preda non muore

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