Frammenti

70 14 17
                                    

Le foto che hanno dato il via alla storia e che sono presenti al suo interno, sono state da me scelte tra tutte quelle messe a disposizione dalla CasadelleCivette
Buona lettura.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Mercoledì 

In una gelida mattina di gennaio, Zoe lottò per far partire la sua vecchia auto. Nuvole di condensa accompagnarono le sue imprecazioni a voce alta mentre decideva di proseguire a piedi; il ticchettio dei suoi stivali riecheggiava sul marciapiede, rompendo il silenzio ovattato creato dalla nevicata. Arrivò in ritardo in ufficio e, per la legge di Murphy, riuscì a rovesciare sul suo stesso cappotto il caffè fumante appena ritirato dalla macchina automatica all’ingresso.

Mentre cercava di rimediare al disastro con della carta presa dal distributore accanto, Mark, il suo capo, nonché suo fidanzato, spalancò la porta del proprio ufficio come una furia e, con un sorriso degno di uno spot, si precipitò verso la sua postazione. 

«Ce l'ho! Abbiamo il servizio dell'anno, Zoe! E tu sei la prescelta. Ora, non mi chiedere per quale motivo proprio noi, ma pare che il nostro lasciapassare per la gloria eterna sia rimasto folgorato dalle tue ultime foto apparse sul Natural World.» Mark parlò in maniera frenetica, ricordandosi a malapena di recuperare ossigeno durante il suo discorso, giusto il tempo di darle un bacio.
Zoe lo osservò, con un misto di divertimento e curiosità.

«Non ho capito di cosa stai parlando Mark,» continuò a pulire il cappotto con impegno, «ma il tuo entusiasmo è contagioso. Ora, per favore, riavvolgi il nastro e ricomincia.»
Mark si sedette sul bordo della scrivania di fronte, dipingendosi un sorriso sornione sul volto. Fece una pausa strategica e, come un teatrante, pronunciò con voce impostata: «Yūgen Kurayami».

Zoe non riuscì a credere a ciò che aveva appena sentito. Per un istante pensò che Mark la stesse prendendo in giro. Tuttavia, una seconda occhiata le fece capire con sicurezza che non stava mentendo.
«Intendi quel Kurayami?» Deglutì in maniera rumorosa, segno di essere agitata.
«No, intendo il giardiniere di mia nonna!» sorrise ironico, poi addolcì il tono. D’altronde, pensò che l’incredulità della sua amata fosse più che normale.

«Sì, Zoe, intendo quel Kurayami. Non chiedermi perché ora e non chiedermi perché noi. Non porti domande, amore, festeggia! Kurayami ha scelto te per apparire. Questo servizio ti, anzi ci porterà alla gloria eterna! Tra poco ti fornirò ogni dettaglio, per adesso, attendi.» Mark si chiuse nel suo ufficio, sbattendo la porta per la foga; il calendario appeso al muro si inclinò appena verso destra.

Zoe tornò alla sua postazione, ancora incredula. La sua scrivania era un microcosmo di caos. I fogli sparsi, ricoperti di appunti, si ergevano in piccole montagne. Le penne giacevano come zattere alla deriva in un mare di graffette colorate. Un laptop, aperto, aspettava la password di identificazione. Inserì la chiave di accesso digitando sulla tastiera, e fissò il monitor in attesa. Non appena il sistema caricò ogni icona al suo posto, Zoe si perse nei suoi pensieri. Quel lavoro era la cosa più incredibile che le potesse capitare nella vita.

Attendeva dettagli su quella commissione con lo stesso spirito con cui un bambino attendeva di poter aprire i regali la mattina di Natale.
Mark riapparve con lo stesso identico entusiasmo con cui era sparito poco prima.

«Allora, riceverai un messaggio personale sulla tua email. Kurayami ti darà ogni dettaglio per l'incontro. A me non è dato sapere, ma ciò non mi stupisce, vista la sua reticenza al mostrarsi. Ho fatto presente che sei senza auto,» la guardò mettendola a fuoco, «non fare quella faccia, secondo te quella vecchia carretta può ancora tirare avanti? Non capisco perché non vuoi usare la mia.»
Zoe si ritrovò a ridere mentre Mark scompariva ancora una volta dalla sua vista.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 18 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

FrammentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora