Impossible// Charles Leclerc & Max Verstappen ✔️

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Durante questi giorni di pausa, é come se il tempo fosse rallentato. Mi svegliavo, colazione, allenamento, dormita. Era tutto un ciclo continuo che cambiava solo quando la sera c'era qualche evento.

Rimanevo sveglio fino a tarda notte, e una cosa che mi preoccupò e non poco, erano certi video che uscivano online.
Sulla depressione.

Scorrevo su instagram, su tiktok, ma perché mi usciva sempre quel tema io non lo sapevo. E come uno stupido cliccavo su link per dei test.

Ti senti vuoto? Si.
Hai difficoltà a concentrarti? Si.
Hai difficoltà nel dormire o insonnia? Si.
Hai mai avuto pensieri suicidi? No.
Hai perso interesse nelle cose che prima ti suscitavano piacere? Si.

Mi ritrovavo in ogni singola domanda di quegli stupidi test, e la cosa iniziò a preoccuparmi. Forse.. avrei dovuto vedere uno psicologo?

Non ne avevo ancora parlato con nessuno, e forse, forse, non ne avrei mai parlato con nessuno.

~
Erano gli ultimi giorni di pausa, ed era stata organizzata una festa privata qui a Monaco. Mi ero già sentito con gli altri piloti e ci sarebbero stati Lando, Lewis e Daniel. Almeno non sarei stato solo.

Lando mi aveva anche "gentilmente" avvisato che molto probabilmente ci sarebbe stato anche Max.

E allora stasera non dovevo toccare alcool.

-Mate are you ready- mi chiese Lando dal salotto, dato che era venuto a casa mia perché eravamo stati ai simulatori.

-Yes, coming- dissi arrivando dal ragazzo, che mi squadrò da sopra a sotto.

-So elegant, mate. You don't look gay- disse ridendo, e io lo guardai male.

-I'm bi, stupid- gli dissi prendendo le chiavi dell'auto, stasera avrei optato per la mia bella Ferrari 812 Competizione.

Scendemmo di casa e entrammo in macchina, sfrecciando per le strade non molto affollate di Monaco.

La festa si sarebbe tenuta in una grande villa appena fuori la città, in periferia. Arrivati lasciai le chiavi dell'auto al parcheggiatore e affiancai Lando.

-Here we are- dissi sistemandomi la giacca e guardandomi i capelli dal telefono.

-Are you making yourself look good for someone?- mi domandò Lando sorridendo, e io alzai le spalle .

Ci incamminammo insieme verso l'entrata, è un bodyguard ci chiese i nomi, che dicemmo, e ci fece subito entrare, dopo averci chiesto addirittura una foto.

-Wow- dissi entrando nella villa, era davvero bella. Era arredata nei minimi dettagli, moderna, come piace a me.

-That's so cool- disse Lando emozionato, come un bambino. Diciamo che vederlo così emozionato solo per una casa mi aveva fatto sorridere. Non sorridere, alzare un angolo della bocca, ecco.

Dopo poco incontrammo anche Lewis e Daniel che erano a parlare con delle altre persone, che quando arrivammo si dileguarono.

-Have you seen what a villa this is- disse Lando a Lewis e Daniel, che annuirono guardandosi intorno.

-For real, the person who owns it it's like richer than Lewis- disse Daniel indicando l'inglese accanto a lui che intanto rideva.

Io ascoltavo le loro conversazioni, guardandomi qualche volta intorno. Cercavo di non farlo, ma si, lo stavo cercando.

Avevo questa strana voglia di vederlo, nonostante sapessi che non gli avrei parlato, ma dovevo incontrare quegli occhi azzurri per ricominciare a respirare.

Mentre mi guardavo intorno però, non vidi i suoi occhi azzurri, ma vidi lei. Proprio lei. Colei con cui quella notte ha fatto la peggior cosa che potesse fare, colei che nonostante tutto l'ha convinto a rimanere. Kelly.