Vi fu solo silenzio in quelle circostanze.Watson non poteva far altro che attendere con il cuore stretto in petto.Il suo collega non era con lui dell'alloggio:Poc'anzi egli era uscito per una commissione che, detto fra noi, a Watson pareva più una missione suicida che una normale commissione, anche se per Sherlock ques't ultima non era altro che vita
quotidiana.Spessissimo, anzi a ogni piè sposinto, il detective tendeva a uscire per motivi completamente sospettosi, utilizzava scuse che Watson parevano impossibili da decifrare se fossero veritiere oppure nient'altro che finzione come al solito.Ma quella giornata gli pareva strana, Holmes era uscito prima del solito e questa volta non aveva neanche avvisato della sua uscita, erano oramai le 9 di sera esatte e di Sherlock neanche una minima traccia.L'attesa si faceva sempre più straziante, ma Watson non poteva far altro che attendere come al suo solito.Quando una serie di passi si fecero più vicini e più acuti;Sherlock, quasi sempre tornava a casa molto tardi per trattenersi in una discussione con Lestrade o altre persone, era abituato, quindi, a camminare su punta di piedi per terrore di svegliare Watson mentre dormiva, ci teneva molto alla sua salute mentale, anche se non pareva molto salubre anzi l'esatto contrario.
Quando Watson sentì la porta spalancarsi si alzò di scatto dalla poltrona di seta e si girò verso di lui con sguardo furioso ma allo stesso tempo in colpa.Un brivido gelido ma veloce gli salì lungo la schiena, ciò che stava osservando lo rimase con fiato mozzato dallo sgomento:Sherlock aveva un profondo taglio sul viso e sulle braccia, pareva essere stato attaccato da una belva feroce, I suoi vestiti sporchi di fango e sangue, che ovviamente si mischiavano tra di loro;quindi era arduo distinguere quali dei due era sangue e quale fango.
Sherlock perse I sensi e si accasciò al suolo causando un forte tonfo, e ovviamente Watson si preoccupò a morte, infatti perse un battito da quello che aveva percepito.John corse verso di lui afferrando il braccio, mettendoselo dietro all collo facendo da leva, in tal modo da tenere sherlock saldo a sé nel mentre che lo portava con fatica in camera da letto per permettergli di rilassarsi, ma anche di concedere a Watson di compiere una vera e propria medicazione ora che Sherlock era completamente senza sensi, di solito sherlock non permetteva le medicazioni perché diceva che erano superflue su di lui.Watson fece in modo di farlo stendere completamente sul letto, anche se sporcando incredibilemnte di sangue quest'ultimo, Jhon riuscì a medicarlo e a cucire tutte le sue grandi lacerazioni presente lungo le braccia e volto.
Il Biondo rimase lì, rigido come un sasso, anche se a ogni singolo lamenti che Sherlock faceva sottovoce egli sobbalzava osservandolo costantemente.Il corpo di Sherlock era steso come un cadavere dell'epoca vittoriana,steso con una mano sul petto ed una accanto al volto,col il viso completamente pallido e dolente ad ogni singolo respiro.
John non riusciva a chiudere occhio,passarono diverse ore ed il sonno non faceva altro che aumentare ad ogni minuto che passava ma per lui era un impresa dormire,ma alla fine si addormentò sulla sedia con la mano che reggeva quella del detective.La mattina seguente,esattamente alle 7 del mattino in punta Sherlock si rianimò,sedendosi sul letto in maniera rigida e dolorante nel mentre che la presa sulla mano di jhon si fece più forte.Watson si svegliò di colpo e osservò Sherlock con occhi spalancati e preoccupati 《 Che dio vi benedica,state bene?Vi sentire meglio? 》chiese poi alzandosi dalla sedia e afferrare il volto di Sherlock, prendendolo per il mento.Quando le mani di John toccarono il vi di Sherlock,egli,potè sentire un brivido fatto salirgli lungo la spina dorsale,ma rimase serio e preciso,poi con tono deciso diede una risposta onestà 《Stò bene,a quanto pare ieri non sono stato abbastanza prudente ed ho forse rischiato...ma vi avverto che la cosa non avverrà mai più.Ve lo posso promett...》.Fu subito zittito dalla voce rimproverativa di Watson 《Assolutamente no!Per ora voi rimarrete qui nel vostro maledettissimo palazzo mentale,col vazzo che vi lascio uscire in queste condizioni catastrofiche!》 sentendo queste parole Sherlock si zittì di colpo e si guardò i grandi tagli sulle braccia 《Mi hanno aggredito》 《Chi?》 《Gli alleati di Moriarty》.
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Travel - Jhonlock
Roman d'amourTW: JHONLOCK BOYXBOY VIOLENZA SMUT (NOT MY ART) Trama: Sherlock Holmes tornò dall'appartamento completamente ferito e dolorante,la preoccupazione da parte di Watson nei confronti di Holmes si fecero sempre più fitti,chi sa cosa sarà successo