Strange encounter

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erano le 7:42 di mattina a Mademburgo.
un giorno uguale a tutti gli altri.

jessica era nella sua camera a prepararsi per andare a scuola.

<che palle la scuola, ma perché si deve andare per forza, non potevo starmene a casa a non fare un cazzo tutto il tempo?>

ormai tutte le mattina era la stessa cantilena, e marina era obbligata a starne dietro.

<no jess, la scuola è importante, tralstro quest'anno hai dei nuovi compagni di classe o sbaglio>

jessica annuisce.

<beh ora vai, io resto a casa con la mamma, lo sai che non sta bene di questo periodo>

marina aveva 18 anni mentre jess solo 16.

<buona giornata cuo>

<ciao amore mio>

camminò per il corridoio, spalancò la porta e se la chiuse alle spalle.

era una giornata calda, infatti era maggio e jess si era vestita un po' così a caso.

prese l'autobus e come sempre si sedette accanto a Talysia, la sua migliore amica.

<oi dolcezza come va la vita?>

<potrebbe andare meglio> rispose jess fredda.

<daii, sono sicura che Mademburgo sia pieno di ragazzi pronti a scriverti, lascia perdere quei falliti >

a talysia bastava uno sguardo per capire quella ragazza che sopportava ormai da 7 anni, e in quel caso, stava pensando a Ant, il suo ex.

<tipo il ratsa, lo vedi come ti guarda a scuola>

<e chi sarebbe adesso?>

<tom, come non lo sai? il fratello dell'emo>

<oh sisi, ho capito adesso>

jess prende una gomma da masticare dallo zaino e se la infila rumorosamente in bocca.

<comunque no, preferisco il suo amico Georg>

ovviamente si mise a ridere perché Georg era il ragazzo di Taly, e sapeva che si ingelosiva se parlava di lui

<sto scherzando ovviamente, lo sai che non ti farei mai una cosa del genere>

<meglio così>

<comunque ora andiamo, la prima ora è sempre la più pesante>

**

passati dieci minuti in corridoio finalmente si decisero a entrare in classe.

<signorine Miller e Carlan vi sembra questo l'orario di arrivare a scuola?!>

sbraita infuriata la Rossi, prof di italiano.

<si prof, certo, ma come sa noi abitiamo in culo al mondo quindi è difficile arrivare in orario>

disse jess e taly la accompagnó con una risata seguita da tutta la classe.

<filate subito in corridoio!! vi sembra questo il modo di rispondere?>

non ci pensarono due volte.

<almeno non ci scassiamo in classe>

uscirono dall'aula e si misero sedute a gambe incrociate in corridoio.

come sempre, ad ogni prima ora tom, tom kaulitz per intenderci,  usciva dal corridoio per andare in bagno.

stranamente quel giorno non uscì del tutto dall'aula ma sbirció soltanto chissà cosa.

al posto suo videro uscire Bill,  che era il fratello gemello di tom.

era leggermente più carino del primo, si truccava gli occhi di nero, era moro e aveva uno stile particolare che per indossare ci voleva coraggio.

jess guardò Taly e aprendo la bocca non riuscì a dire nessuna parola.

infatti,  si zittí quando notò che al posto di andare verso il bagno, a sinistra,  svoltó a destra verso di loro.

si mise a mezzo correre, era difficile da capire dato che era tutto vestito di nero.

il corvino si catapultó su jess, le lanciò un bigliettino e si allontanò frettoloso per rientrare in classe.

lei e Talysia non aprirono bocca. si guardarono solo shocckate senza dire niente.

dopo pochi secondi una fragorosa risata scoppiò tra loro due.

c'era intesa e si erano già capite.

voleva conservare il bigliettino in tasca per poi andare a buttarlo ma venne attirata dall'enorme scritta che aveva sopra :"leggimi".

lo conservò nella mano e si promise di leggerlo a fine giornata,tanto chissà cosa voleva l'emo.

legati da un filo rosso ~ (bill's kaulitz pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora