just to ruin my life

24 2 7
                                    

bill's pov

dopo il bacio nessuno dei due parló, scendemmo dalla macchina mano a mano e ci dirigemmo verso la folla.

non ero ancora pronto per affrontare l'argomento delle mie crisi con mio fratello, georg e gustav, quindi ci andammo verso di loro in silenzio.

venni squadrato dato che avevo la mano in quella di tn ma capirono non era il caso di obbiettare.

jess era amica di tutti e 3 sin dalle medie.

l'avevo sempre guardata con gli occhi a cuore, ma era troppo presa da mio fratello, di me non se n'era mai accorta.

**

il funerale era già iniziato da un pezzo, vedevo tn piangere a singhiozzi e tutta la famiglia fare lo stesso.

non avevo mai conosciuto sua mamma ma doveva essere stata un persona davvero fantastica.

mentre mi guardavo intorno scrutai 2 uomini vestiti di nero che si dirigevano verso di noi con aria minacciosa. ma non mi preoccupai più di tanto.

notai che anche le altre persone vicino a me si guardarono confuse cercando di capire chi fossero.

uno di loro si avvicinò a jessica, che era in prima fila vicino alla bara, io invece in ultima, quasi nascosto dai miei amici.

l'uomo le si posizionó davanti e lei non gli diede il tempo di parlare.

<voi sareste?> chiese lei con ancora gli occhi rossi e le guance rigate di lacrime.

<non importa chi siamo> disse il ragazzo con fare arrogante.

sembrava avere circa 25 anni, era calvo e aveva gli occhi color cielo.

<cosa volete?> chiese un'altra donna in seconda fila.

<stiamo cercando un ragazzo.>

<chiamato?> chiese lei.

<bill kaukitz. abbiamo monitorato i suoi movimenti e sembra essere proprio qui ora>

i suoi occhi intercettarono i miei.

mentre indietreggiavo lui si faceva largo tra la folla.

quando mi ritrovai con le spalle incollate al cancello e mi ebbe a pochi metri di distanza tiró fuori una pistola.

nel cimitero si sentivano sussurri e sussurri, gente che urlava e scappava da una parte all'altra.

<sei un soggetto pericoloso, non ti muovere o sarò costretto a spararti>

dietro l'uomo vedevo arrivare altri agenti.

il suo compagno prendeva in disparte tn, i miei amici e mio fratello.

<lasciatelo in pace. lui non ha fatto miente!! non è la lersona che cercate!>

sbraitó georg cercando di liberarsi dalle forti braccia di un altra guardia.

<non sembrerebbe essere così>

l'uomo che mi puntava la pistola contro mi chiese di alzare le mani.

rimaneva cauto nonostante non fosse uns situazione tranquilla.

<bill kaulitz, cantante dei Tokio Hotel, è stato avvistato il 27/02/2005 a Mademburgo, vicino il parco, con una sacca in mano, il contenuto della sacca si muoveva ed è stato considerato sospetto.

l'avvenuto è stato denunciato da un anonimo, che abbiamo portato per testimoniare>

<c..cosa? perché lo accusate di questo? non è vero!> disse gustav

<giusto bill?> chiese sempre georg sicuro della risposta che avrei dato

<beh ecco...> dissi.

tutti i parenti di tn mi guardavano con orrore e disprezzo.

<bill, tu non hai fatto niente di tutto questo, vero?>

non risposi.

mi sentivo uno schifo. un pezzo di merda.

una voce interruppe il silenzio

<si, è vero>

mi era familiare, l'avevo già sentita molte volte, ma non riuscivo a vedere a chi apparteneva.

<sequestro di persona> disse la voce.

e lì tutto mi fu chiaro.

mio padre era tornato solo per rovinarmi la vita, di nuovo.

legati da un filo rosso ~ (bill's kaulitz pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora