Una chiamata inaspettata

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 Non avevo la minima idea di chi in quel momento avrebbe voluto chiamarmi e io di certo non avevo voglia di alzarmi dal mio letto ma non perché sono pigra ma a causa dei miei piedi doloranti, giuro non metterò mai più tacchi. Purtroppo la mia curiosità è peggio di quella di Pandora perciò mi alzo per andare a prendere il telefono ma vedo sullo schermo un numero non memorizzato, non avevo idea di chi potesse essere ma nonostante questo rispondo lo stesso aspettando che qualcuno parlasse finché.... «Afrodite ci sei?»era Persefone, che cosa voleva, perché mi ha chiamato invece di stare con suo marito,  mi trattengo nei miei pensieri finché non mi accorgo che lei era ancora in linea, così rispondo, «Ehi ciao come mai mi hai chiamato é un po' tardi dovresti riposarti», glielo detto sperando che riattacchi così da poter finalmente andare a dormire, ma lei continua...«Scusa, é solo che qui nell' oltretomba gli orari sono molti diversi, volevo chiederti semplicemente se era tutto ok». Non so se era più strano il fatto che mi avesse chiamato o se voleva sapere come stavo, tutto questo non mi suonava affatto, non ero per niente predisposta a continuare la nostra chiamata soprattutto perché non ne capivo il motivo, che cosa voleva da me la regina degli inferi?« Senti Persefone non so perché tu mi abbia chiamata quindi ti prego di andare al punto» .

«Visto che ci tieni così tanto allora va bene» esordì la figlia di Demetra.

«Ho notato che al mio matrimonio avevi un' atteggiamento diverso dal solito, non che fossi strana ma semplicemente non eri tu...». La sua voce era tremolante, la chiamata era veramente per sapere come stavo.«Senti io ci tengo a te quindi ti prego dimmi se qualcosa non va...» la dea riprese fiato e poi ricominciò a parlare.« Anche se non ci parliamo o vediamo spesso che ci credi o no io mi preoccupo per te e ti considero come una sorella».

Il mio respiro si bloccò per un'attimo, non potevo credere a quello che le mie orecchie avevano sentito, ero tentata di dirle cosa mi stava succedendo ma... avevo troppa paura che non avrebbe compreso il mio disagio, o peggio, che sarebbe andata a raccontarlo a tutti gli dei, anche se Persefone non era nota per avere quel tipo di carattere, ma comunque non mi fidavo perché si sa che il gossip é il passatempo preferito di tutti gli esseri senzienti che vivono sull'Olimpo.

La mia paura era così forte che si era creato un nodo nella gola, così stretto che facevo fatica a deglutire. Dopo un po' la chiamata con la Regina dell'inferno si concluse, prima di chiudere ci siamo accordate per incontrarci da lei, si era offerta di parlare della mia situazione, io accettai solamente per educazione ma forse sotto sotto non mi dispiaceva l'idea di poter parlare con qualcuno. L'unico problema era far si che Efesto non notasse la mia mancanza, ostacolo totalmente superabile con una tazza di te e un pizzico di oppio preso dai papaveri di Demetra.

Ero pronta a compiere qualsiasi sacrificio pur di scendere a l'inferno, sapevo che andava contro le regole che ci aveva dato Zeus, nessun essere divino poteva scendere negli inferi per qualsiasi motivo, apparte Hermes che lo fa di lavoro, per una volta avrei dovuto mettere da parte la mia controparte da dea ubbidiente e trasgredire le regole....

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 17 ⏰

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