Did I Upset You, Daddy? || LS - TRANSLATION

Did I upset you, daddy?

N/a: vi ricordo che questa storia non é mia, ma appartiene all'autrice CuckooTroke su ao3, che mi ha dato il permesso di tradurla e postarla qui su Wattpad.

Sarà un'altra piccola storia, prima che arrivino quelle lunghe ere geologiche. Lunghe, ma belle, ve lo posso assicurare!

           Grazie per essere sempre qui,
                     buona lettura 🌸

Ma-"

Louis toglie velocemente la sigaretta fuori dalla sua bocca, e afferra la mascella di Harry con la mano libera. "Un'altra sola parola e non saranno solo le tue mani ad essere legate, ma anche le gambe. Poi, avrai anche un bavaglio. Hai capito?"

Al solo sentire quelle parole diventa completamente malleabile, ma in qualche modo riesce ad annuire. É sicuro che scoppierà a causa dell'eccitazione che si sta accumulando dentro di lui.

Ama quando Louis diventa... così.

"Bene" mormora Louis, e passa una sola volta il pollice sul mento di Harry. Poi, gli rivolge un sorriso - anche se é quel tipo di sorriso che non significa mai nulla di buono - e riporta la sigaretta tra le sue labbra. Ne prende un tiro, ed Harry rimane ipnotizzato dal modo in cui le sue guance si incavano, e i suoi zigomi diventano ancora più evidenti.

Quegli zigomi non smettono mai di stupirlo. Ogni volta che li nota, si sente l'uomo più fortunato del mondo intero.

Louis é semplicemente illegalmente bello.

Il fumo gli colpisce la pelle quando lui lo sputa fuori, e quello é uno di quei momenti in cui Louis ha il potere di farlo rabbrividire completamente.

Lasciando la sigaretta appesa tra le proprie labbra, finisce di legargli le mani ai paletti del letto. "É troppo stretto?"

Scuote la testa.

"Bene."

Louis scende dal letto e si siede, invece, sulla poltrona posta all'angolo della camera da letto. Butta la cenere della sigaretta nel posacenere che giace sul bracciolo, e si sistema più comodamente. Le mani rimangono pericolosamente vicine allo stomaco. "A parte il tuo colore, non voglio sentire nemmeno una parola" lo avverte. "Hai capito?"

Harry annuisce di nuovo, arricciando i piedi contro il materasso.

"É un peccato, davvero" aggiunge poi, prendendo un'altro tiro dalla sua sigaretta. "Non vedevo l'ora di farmi succhiare il cazzo."

Harry tira le restrizioni, consapevole sia sempre meglio che emettere alcun rumore.

Puoi ancora averlo, vorrebbe dirgli, ma sa che ogni parola renderebbe solo le sue possibilità di ottenere il cazzo di Louis in bocca ancora più bassa di quanto già non sia.

Le parole sono ancora li, sulla punta della lingua, ma crede che anche se avesse provato a lasciarle uscire, sarebbero venute fuori come nient'altro se non un lungo lamento.

Louis sorride, mentre la sua mano scivola dallo stomaco al cavallo, e si da una stretta attraverso i pantaloni. "Oh! Lo ameresti, non é vero? Peccato tu abbia iniziato a comportarti male."

Gli occhi di Harry si allargano alle parole che escono fuori dalla bocca dell'altro, e affonda i denti sul labbro inferiore per non emettere alcun suono. Non pensava lo avrebbe fatto davvero. Non gli nega mai il suo cazzo, alla fine si arrende sempre.