Pov's Massimiliano
Sto camminando da un'ora per le strade di Oxford Circus, Sophia la mia ragazza, è entrata in un negozio d'abbigliamento dalla quale sono dovuto uscire, con lei non riesco a stare bene ho costantemente l'ansia e attacchi di panico, non riesco a stare con lei, mi fa mancare l'aria e non è per niente una bella sensazione.
È una persona finta a livelli estremi, artefatta, fa qualsiasi cosa pur di apparire, detesto le persone così credevo di riuscire a dimenticare mia moglie con lei ma non è stato così, lei mi fa sentire ancora di più la sua mancanza, mi manca la sua bocca, il profumo dei suoi capelli, il sapore della sua pelle candida, le sue mani su di me, mi manca tutto di lei, è l'aria che respiro, per me era tutto e l'ho persa come un cretino, avrei dovuto tenerla stretta a me invece la mia gelosia e il mio lavoro erano più importanti, l'ho persa e merito tutto questo dolore perché è lo stesso dolore che ha sentito lei quando ci siamo lasciati.
Sono talmente assoluto nei miei pensieri che non mi accorgo che mi stanno chiamando a gran voce, anzi direi che mi stanno leggermente gridando contro.
<<Massimiliano mi ascolti?>> mi sgrida Sophia, mia moglie non è mai stata così acida neanche quando litigavamo, eravamo talmente innamorati che trovavamo subito un modo per fare pace, era tutto diverso, in ogni cosa facessimo c'era sempre un pizzico di magia, mi mancano realmente da morire questi momenti.
<<La smetti di aggredirmi?>> la fulmino con lo sguardo.
<<Tu a cosa stavi pensando?, sei sempre con la testa tra le nuvole>> Dio quanto è ficcanaso certe volte vorrei amazzarla, è così odiosa.
<<Massimiliano>> sento una voce alle mie spalle e sbianco di colpo, Cazzo io questa voce la conosco fin troppo bene, mi volto e la guardo, deglutisco rumorosamente beccandomi di conseguenza un'occhiataccia da parte di Sophia.
<<Maria, che ci fai qui?>>è possibile che questa donna sia così maledettamente meravigliosa? Dio è proprio la donna della mia vita, certe volte darei la testa contro il muro per averla persa.
Ha un filo di mascara, un pizzico di blush leggermente rosato sulle guance e sul naso, un rossetto nude sulle labbra carnose che amo da impazzire e la matita nera fa fa contorno ai suoi splendidi occhi castani, ha dei leggerissimi boccoli che le contornano il viso e un vestito aderente e scollato suldécolleté nero che le ho regalato io che mi lascia poco spazio all'immaginazione.
<<Sono venuta a trovare i miei, ormai vivono qui a da qualche mese a causa del lavoro di mio padre>> Bene, quindi se uscirò dal mio Hotel mi imbatterò in lei per le strade di Londra? Tempismo perfetto direi, proprio ora che sono fidanzato.
<<Amore eccomi, scusa ma c'era la fila alla cassa>> un ragazzo moro e occhi verdi un po' più alto di me stringe mia moglie da dietro e le bacia il collo.
Ok mi sta salendo il sangue al cervello, la vena sul collo inizia a pulsare, sono troppo geloso, sono proprio senza speranze, dovrei esserci io al suo posto, ma sono troppo stupido e menefreghista.
<<Amore non me lo presenti?>> chiede il ragazzo alla bruna.
<<Lui è Massimiliano Caiazzo, è un mio amico e anche un grande attore>> mi si gela il sangue nelle vene e la fulmino con lo sguardo, ma sul serio? sono tutto fuorché un suo amico, sono suo marito non un amico qualsiasi.
<<Già, tu sei?>> dico in modo freddo e distaccato, anche se non voglio sto al suo stupido gioco.
<<Io Sono Harry>> risponde il ragazzo visibilmente imbarazzato
<<Vi chiedo scusa, ma io e la mia ragazza dobbiamo andare, purtroppo abbiamo delle cose da fare>> mento spudoratamente ma preferisco scappare con Sophia più tosto che stare qui a guardare mia moglie con un altro.
<<Non me la presenti Massimiliano? sei proprio maleducato lo sai>> bastarda, so che lo fà soltanto per sfidarmi.
<<Certo, lei è Sophia, Sophia lei è Maria Esposito una mia collega>> vedo che sgrana gli occhi e mi sento abbastanza soddisfatto, lei ha detto di essere mia amica, ma io voglio smontare questa farsa, tutta questa situazione è al quanto ridicola e non la reggo più, sarò anche un attore ma con lei non riesco a fingere.
<<Molto piacere>> Sophia stringe la mano ad entrambi e noto che Maria la fulmina con lo sguardo, è gelosa e la cosa non può fare altro che farmi impazzire.
<<Amore andiamo?>> Stringo Sophia da un fianco e la porto verso di me.
<<Massimiliano prima che tu vada, i miei genitori invitano te e la tua fidanzata a cena questo natale>> Cosa? ma natale è domani.
<<Ci saremo molto volentieri>> Sophia risponde prima che posso farlo io, pazzesco.
Faccio per Salutare Maria e Harry, lei si avvicina al mio orecchio destro e sussurra qualcosa.
<<Non credevo ti piacessero le biondine>> mi stuzzica lei, e mi allontano
<<Ci vediamo domani>> mi congedo e insieme alla mia ragazza torno in Hotel.
L'indomani io e Sophia ci avviamo verso la casa dei signori Esposito, la villetta è abbastanza carina con l'esterno bianco e dei mattoncini rossi ai lati, nel giardino vi sono delle aiuole di rose Rosse, le preferite di Mary, è inutile qualsiasi cosa mi ricorda lei, busso alla porta di quella casa e ad aprirmi la porta è proprio lei, la ragione delle mie notti insonne.
<<Hey, Buonasera benvenuti>> la bruna si sposta da un lato e ci lascia entrare in casa.
Noto che ha stirato i capelli e li ha raccolti in una coda alta, ha soltanto un filo di mascara, un po' di blush sulle guance e un rossetto rosso intenso come il vestito che indossa, tra l'altro è molto scollato sulla schiena, noto che su di essa ha tatuo il numero 17, sorrido ripensando al giorno del nostro matrimonio, è stato il giorno più bello della mia vita, ma ormai è soltanto un bellissimo ricordo lontano.
Saluto i genitori e il fidanzato di Maria, ho portato alla signora Imma i suoi dolci preferiti, sono dei biscotti farciti con delle mandorle, a parer mio fin troppo dolci, a Maria ho portato una Rosa rossa, sorride al mio pensiero, Sophia mi ha chiesto diverse volte il perché di questo mio gesto verso la mia collega, mia cara come te lo spiego che mia moglie ama le Rose.
<<Non sapevo ti piacessero le rose>> Harry si avvicina a noi e la stringe a se, cosa che mi da altamente fastidio.
Più tardi iniziamo a cenare tutti insieme, non smetto di guardarla, è una dea, ok ero consapevole di aver perso la testa per questa donna già da diverso tempo, ma ora sono proprio andato.
<<Perchè mi guardi?>> mi chiede lei e mi sorride.
<<Perchè sei bellissima stasera, in realtà lo sei sempre>> le dico, è la verità è perfetta, i suoi genitori si lanciano un'occhiata furtiva e come se non bastasse il suo stupido fidanzato prendere parola.
<<Adesso basta, ho già tollerato che tu abbiaportato una rosa alla mia ragazza, ora le fai anche i complimenti, per di più anche davanti alla tua ragazza, ma non ti vergogni?>> scoppio a ridere, in realtà è quasi una risata isterica, ma chi diavolo si crede di essere questo stupido presuntuoso.
<<Per tua informazione, Maria è mia moglie, e tu non sei assolutamente nessuno>> resta gelato dalle mie parole.
<<Ma tranquillo ora è tutto finito >> dopo aver detto ciò vedo Maria con gli occhi lucidi e corre in camera dei suoi, mi alzo dal tavolo e la raggiungo, busso alla porta e dopo averla pregata diverse volte mi lascia entrare, è seduta sul letto ed è in lacrime, è incredibile il fatto che sia maledettamente bella anche con il mascara colato, e io sono un emerito stronzo.
<<Mary perdonami ti prego, non volevo ferirti, ma credevo di fare la cosa giusta dato che sei felicemente fidanzata a quanto vedo>> mi avvicino a lei e mi siedo sul letto.
<<La verità è che mi manchi da morire Massi, e darei la mia vita pur di passare una sola notte con te>> mi avvicino e la bacio con foga, mi era letteralmente mancata da morire.
<<Io invece voglio passare il resto della mia vita con te, e se potessi ti porterei anche su una stella>> la guardo e lei sorride.
<<Tu mi porti su una stella ogni volta che facciamo l'amore>> alle sue parole non resisto più e finiamo per fare l'amore cercando però di stare attenti a non farci scoprire.
Angolo Autrice:
Nuova One Shot, spero vi piaccia
-vi voglio bene
