𝒫𝓇ℴ𝓁ℴ𝑔ℴ

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 TW: ci sono cose che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno come la morte leggete con cautela, non posso pagarvi lo psicologo.

                                                                                           Lilith

Stavo finendo il mio caffè, rigorosamente amaro perché avere dello zucchero in casa era come avere acqua nel deserto, e i biscotti al cioccolato quando mamma entrò in cucina.

-Cosa fai ancora in pigiama muoviti che dobbiamo partire!-

-Mamma per l'amor del cielo sono le sette e noi non partiremo prima delle dieci quindi rilassati -

-Hai detto bene sono già le sette e dobbiamo ancora finire le valigie, caricare tutto in macchina e passare a salutare la nonna-

Se c'è una cosa che mia mamma non sopporta è partire in ritardo anche quando non c'è nessun orario d'arrivo, mi aveva svegliato alle sei e mezza per finire le valigie e caricarle in macchina e mi ci è voluto più di un quarto d'ora a convincerla a fare almeno la colazione, siamo arrivate al patto che dovevo fare colazione entro un quarto d'ora o non avremmo finito le valigie in tempo

Finito il caffè ho lavato la tazza e l'ho sistemata nel mobile insieme alle altre, dovevo ancora finire le valigie e farmi la doccia quindi salii al piano di sopra e misi gli ultimi vestiti nella valigia insieme ai trucchi che avevo usato la sera prima per andare a cena e i miei stivaletti di pelle neri. Mi buttai sulla valigia nel tentativo di chiuderla e dopo un'infinità di tentativi ci riuscii. Andai in bagno, tolsi il pigiama, mi fiondai sotto la doccia e mi sono accorsi  che erano già l'otto e mezza, feci una doccia lampo e mi vestii con i capelli ancora grondanti d'acqua poi presi un asciugamano e li strizzai così da non prendermi una broncopolmonite per il freddo, mi vestii con una maglietta bianca, dei pantaloni della tuta neri e sopra un maglioncino di lana color pesca. Tornai al piano di sotto con la valigia da caricare in macchina e notai mio fratello ancora in pigiama che faceva colazione.

-Non hai intenzione di farti una doccia tu?-

-Certo, finisco colazione e vado a lavarmi. Perché?-

-Perché sono le nove e tra un po' la mamma viene a prenderti per i capelli se non ti sbrighi- Lo avvisai.

-Sei identica a lei in questo momento-

Non ero in vena di discutere già di prima mattina visto che davanti a noi c'era un viaggio lungo più di sei ore, quindi lasciai perdere.

Uscii ad aiutare papà con le valigie e gli scatoloni.

-Serve una mano papà?-

-Si tesoro potresti portarmi quegli scatoloni appena fuori la porta?-

-Certo-

Presi gli scatoloni e mi accorsi che erano davvero pesantissimi ma mi ricordai di avere dei genitori che erano degli accumulatori seriali di oggetti, infatti non mi sorpresi quando, il giorno prima, scesa in cucina trovai una scatola piena di giocattoli di quando io e Luke eravamo piccoli, ci volle una battaglia per convincere i miei genitori a lasciare qui almeno i ciucci e i sonagli per neonati con su una quantità di polvere infinita.

Portai a papà gli scatoloni e alcune valigie che la mamma aveva portato fuori e rientrai in casa per controllare di non aver dimenticato nulla, stranamente Luke era già vestito e lavato dopo soli venti minuti.

-Te l'ho detto che mamma di ci avrebbe portato di peso sotto la doccia- gli dissi, ridacchiando

-Allora da adulta vai a fare la veggente ti riesce piuttosto bene- 

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15 ⏰

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