1: "bad flirting"

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[...]

«te lo giuro hanji, appena l'ho rivisto, mi son chiesto come diavolo facesse il me del passato ad avere una cotta per lui» mi gettai col pc sul divano, accingendomi a spettegolare in videochiamata col mio amico.

«io me lo chiedevo ogni giorno, sul serio, eri sceso proprio in basso con lui. avrei dovuto fermarti prima... se ne parlerà per la prossima volta che ti innamorerai HAHA».

«pensi davvero che ci sarà una prossima volta? io di uomini ed amore non ne voglio sapere più nulla, mi stanno facendo impazzire!»

jisung scoppiò a ridere incredulo: «certo felix, mica tra meno di un mese troverai già qualcun altro con cui scopare? nooo».

«shhh! coglione c'è mia madre in cucina, mi farai passare per una troia-».
mi girai a controllare se avesse sentito, e poi tornai al discorso sussurrando: «io faccio sesso solo con chi mi piace seriamente, non di certo col primo che passa».

«pff- ma se ti piace qualsiasi essere maschile?! questo equivale a farlo con chiunque», mi provocò.

sbuffai in risposta: «ahh, dio- quanto mi stai sul cazzo quando fai così».

in corrispondenza qualche secondo dopo, suonò il campanello.
«beh, sai, credo sia meglio che stacchi prima che mi venga voglia di farti fuori».

«mh, d'accordo...» alzò gli occhi al cielo, «cia-» neanche il tempo di farlo finire, che attaccai la chiamata ed andai ad aprire la porta.

ma non l'avessi mai fatto...

in un secondo tutte le certezze esposte a jisung svanirono.

alla sola vista di quel ragazzo, mi sentì un bugiardo per aver giurato che non mi sarei più innamorato.

lui mi sorrise gentilmente, attendendo che dicessi qualcosa, ma io mai come in quel momento mi ero sentito così eccitato.

«uhm- ciao, c-come posso aiutarti?» arrossì realizzando di aver balbettato.

e cazzo, della risposta non me ne fregò nulla,
le mie orecchie si rifiutarono di ascoltarlo.
ero così preso dalla sua figura, che nulla mi avrebbe distolto da questa.

quei ricci neri, che scendevano sul suo viso,
ed il loro colore scuro in perfetto accordo con gli occhiali e la maglietta aderente.

per non parlare dei suoi muscoli, forti e definiti, sembravano pronti a rompere la maglia che li conteneva.

in fondo pregai dio che il tessuto si rompesse,
e che potessi adocchiarne anche solo un po'.

fin quando non chiamò la mia attenzione ecco-

«hey? ci sei?» scosse una mano davanti ai miei occhi.

«oh- sì, perdonami, veramente. stavo pensando a tutt'altro-» ridacchiai nervosamente.

«hahaha, non fa nulla. sono qui per olivia, è tua sorella?»

«ah... sì, è mia sorella. a-adesso si sta asciugando i capelli, è in bagno, ma- ma dopo sarà tutta tua, haha», dissi con un sorriso impacciato, nascondendo quella delusione che tutto d'un tratto mi aveva travolto.

fortuna che lui in qualche modo la recepì,
e smentì tutto:
«tutta mia? oh- non fraintendermi, sono qui per fare un progetto di scuola con lei, hahah».

«oddio, scusa- avevo capito tutt'altro haha», la presi sul ridere e cacciai un sospiro di sollievo.

«comunque intanto accomodati, non c'è problema», provai a recuperare in extremis.
richiusi la porta alle sue spalle, e lo invitai a sedersi sul divano di fianco a me.

Dirty Secrets | changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora