Il sicario - Ashley

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"certo che per fare solo il turno di giorno sei piuttosto stanca"

la sentivo borbottare già di prima mattina,era maddy con le braccia incrociate e i capelli rossi appoggiati sulla spalla,mi stava squadrando con gli occhi già dal mio primo passo dentro al negozio,aveva ragione a rimproverarmi,come biasimarla,avevo le occhiaie e la pelle poco curata,sembrava fossi appena uscita da un bidone della spazzatura,ero stanca avevo dormito solo 4 ore,e non avevo messo nulla sotto i denti con le poche forze che mi erano rimaste avevo deciso di andare a lavoro,Maddy pensava che la notte prima fossi andata in discoteca o comunque da qualche parte a spassarmela,anzi preferivo pensasse che a 20 anni io andassi ancora in discoteca,la notte prima ero a fare ben peggio,il sicario, lavoro in una panetteria ma la paga è troppo bassa, non era il primo piccolo lavoro che facevo,tutti gli altri lavori erano per avvicinarmi alle mie prede,ho iniziato il lavoro da sicario hai miei 16 anni,quando mio fratello Michael fu arrestato per crimini che non aveva causato,gli avevano assegnato 30 anni di prigione,ma se avessi pagato la cauzione avrei potuto riavere mio fratello tra le mie braccia,i soldi per farlo uscire erano troppi anche per le persone a cui avevo strappato gli organi interni.

quella mattina non mi erano arrivate mail su nuove persone da eliminare, così mi presi una quasi giornata libera,Thomas aveva sfornato il pane,e Maddy aveva già finito di decorare i cupcakes,non avevo molto da fare oltre a subirmi i rimproveri di Maddy e le teorie mentali di Thomas sulla luna e come "controlla" il nostro sonno,

"mi stai ascoltando al meno?ei,terra chiama ashley!"

la voce di Maddy mi aiuto a non addormentarmi sulla sedia,ero più stanca degli altri giorni,anzi distrutta,ero rimasta tutta la notte a cercare di non farmi notare a un galà mentre trasportavo una mano nella mia borsa,

"che ne dici di tornare a casa e dormire? ti racconterò un'altro giorno del mio appuntamento con Jordan"

disse Thomas accennandomi un sorrisino divertito

"beh,se sei tu a chiederlo,allora va bene"

risposi per poi tirare un lungo sbadiglio,Maddy sospirò facendomi cennò che le andava bene se tornassi a casa, con tutta la stanchezza nel corpo li salutai con tanto di gratitudine per poi dirigermi verso casa,appena arrivata e buttata sul letto come un salmone appena appoggiato sulla padella,in mio telefono inizio a vibrarmi nella tasca,sapevo esattamente cosa fosse ma non volevo accettarlo,prendo il telefono alzo di poco lo sguardo,cercando di accettare che fosse la notifica che avrei voluto evitare,avevo una missione,definita la più complicata che avrei avuto, questa volta non avrei ucciso nessuno,dovevo recuperare delle informazioni importanti per far falire una delle aziende più forti e importanti del paese, quelle informazioni dovevano aiutare per far crollare quell'azienda e i soldi di quella missione mi sarebbero bastati per liberare mio fratello,leggere quella mail mi fece passare la stanchezza, finalmente avrei rivisto Michael?,non lo sapevo ma ero eccitata all'idea,dovevo presentarmi come Ashley quella volta,nessun nome falso o altro,per avere tutte le informazioni ci avrei messo tempo,mi avevano trovato un alloggio all'hotel Empire per osservare meglio il bersaglio,sarebbe successo sta sera avevo già il vestito pronto e una macchina sarebbe venuta a prendermi alle 17:30,mi alzo dal mio letto e mi addentro nel bagno per sistemarmi e mettere i trucchi in borsa,tirai fuori la valigia d'emergenza da sotto al letto,saluto il mio appartamento per poi voltargli le sparle per uscire di corsa dal palazzo,un taxi mi stava aspettando di sotto,appena salita il mio volto si rivolse verso il finestrino rimasi a guardare fuori fino all'arrivo davanti all'Empire hotel,stringevo la mia unica valigia,mentre guardavo altre persone entrare e uscire con montagne di valigie e vestiti impeccabili,eccomi di nuovo a mischiarmi con persone a cui non appartengo,che continuerano a giudarmi a ogni cosa senza neanche conoscermi,eccomi di nuovo a dover essere con loro,metto questi pensieri da parte e inizio a imischiarmi nella folla, tante gente che assaltava senza farmi passare,cercavo di spingermi fin dentro l'hotel ma la marea di persone lo rendeva impossibile,dopo qualche spintone di la e di qua e qualche parola poco decorosa, finalmente ero riuscita ad oltrepassare quella montagna di persone,covinta mentre mi incammino per fare in check in,un petto possente e atletico intralcia il mio passaggio facendoci sbatterr l'uno contro l'altra,

"stai attento a dove metti i piedi,cretino."

non mi importa se avevo l'uomo più ricco di Manhattan davanti o chi sa chi,non erano comunque nessuno per Intralciare la mia strada di punto in bianco

"cosa? non ti stavo ascoltando,in realtà non ti avevo neanche vista,ma non ha importanza"

non ha importanza?chi era l'essere che si era permesso di rivolgersi a me in quel modo poco dignitoso,alzo lo sguardo per controbattere ma mi rendo conto che è il mio bersaglio anzi il figlio del mio bersaglio, Theodore Bartolomeo Williams, l'ereditario di una delle agenzie più importanti di New York,era come il copia incolla di Chuck Bass però senza una Blair Waldorf,quindi in poche parole un donnaiolo e sempre alla ricerca dell'attenzione del papà.

"almeno potreste preoccuparvi per me,no?"

"per caso ho dimenticato di pagarti una fi queste notti?sei qui per essere pagata per caso?"

il mio viso si fece disgustato non riuscivo a capire come potesse pensare che io fossi una delle sue escort che era tornata a riprendersi quello che le spettava,ero nervosa e pensierosa allo stesso tempo,dovevo affrontare un tipo come lui?per quanto tempo?non potevo saperlo ma dovevo farlo, facevo tutto questo solo per mio fratello,sarei andata a letto con questo perverso verme purché mio fratello possa tornare da me.

"non sono qui per lei si figuri, semplicemente mi aspettavo delle scuse o cose così,ma non importa vado a fare il mio check in e nona disturberò più"

mi guardò alzando un sopraciglio e seguendomi con lo sguardo mentre mi dirigevo verso il bancone fel check in per poi voltare le spalle e sparire tra la folla,ero sopravvissuto al perverso vermea era solo il primo round, non sapevo quanto avrei combattuto ancora,ma dovevo essere pronta a tutto per affrontare il copia incolla di chuck bass,sapevo che non sarebbe stato facile,appena arrivata nella mia stanza tolgo le scarpe alla velocità dells luce e mi lancio sul letto per sperare di recuperare abbastanza sonno per sta sera,mi sarei dovuta aspettare di tutto,la serata migliore della mia vita o la peggiore.

A taste of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora