I - Baciami Ancora

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Contesto: Doc - Nelle tue mani ~
Post finale stagione 3 - episodio 3x16 - "Liberi"
Riferimenti e flashback in corsivo relativi alle puntate 1x04 - "Una cosa buona che fa male" e 1x06 - "Come eravamo"

Ispirazioni Musicali

Sai che (Marco Mengoni)
Baciami ancora (Jovanotti)

***


I

Baciami ancora

Di occhi stanchi e amori che restano


L’acqua del mare luccicava ai raggi caldi del sole di quella bella primavera che andava esaurendosi.
Agnese guardava l’orizzonte, lasciando che l’acqua di qualche onda più dispettosa delle altre schizzasse sui suoi piedi nudi.
Poco più in là, nel suo maglione blu, Andrea camminava senza fretta, un passo dopo l’altro, facendo tremare appena le travi di legno della passerella che si snodava dalla palafitta bianca e blu.
Mentre si avvicinava, la osservava di spalle.
I capelli biondi le cadevano sul vestito color mattone che le lasciava scoperte le ginocchia e il cui orlo si inzuppava un po' di più a ogni onda.
Una volta arrivato affianco a lei, si sedette lentamente sul bordo con le gambe incrociate.
Agnese si voltò lentamente verso di lui.
«Non le togli?» - gli chiese con un mezzo sorriso, facendo cenno alle scarpe.
«Ah» – disse guardando anche lui verso il basso, accorgendosi di averle ancora indosso – «Hai ragione» – e  con una smorfia si sfilò prima le scarpe e poi i calzini.
Lasciò i piedi sospesi in aria per qualche secondo cercando di evitare il più possibile il contatto con l’acqua fredda. Prudenza che non durò a lungo.
Presto, infatti, cedendo all'impazienza, li lasciò cadere noncurante, a penzoloni sull'acqua: azzardo con cui si aggiudicò un’inevitabile smorfia di fastidio al primo schizzo utile.
Agnese non riuscì a trattenere una risata.
Lo osservava divertita; sembrava un bambino.
Mattia faceva lo stesso quando lo forzavano a fare il bagno.
La stessa identica smorfia che si era disegnata in quel preciso istante sul volto di Andrea.
La mente di lei per un attimo sovrappose le due immagini.
Subito scosse la testa, come se quel semplice gesto potesse rafforzare il tentativo di scacciare quel ricordo, rivissuto tra sé e sé, il prima e il più lontano possibile.
Era un meccanismo di difesa che conosceva benissimo. Affinato nel tempo e laboriosamente messo in atto ogni volta, giusto un attimo prima che la tenerezza lasciasse spazio alla tristezza e alla malinconia.

Nel frattempo, Andrea si guardava in giro, occhi al cielo.
Un pensiero gli ballava fastidiosamente nella mente da un po'.
E, conoscendosi, sapeva benissimo che non sarebbe riuscito a trattenerlo a lungo.
Respirò profondamente un paio di volte, quasi a far sì che l’aria pulita e densa lo attraversasse completamente, facendogli prendere un po' di tempo.

«In questi giorni, pensando a questo posto, mi chiedevo: chissà se ci sono mai più venuto da solo?» - irruppe però poco dopo, spezzando dal nulla il silenzio.
I pensieri tersi di Agnese si infransero a quella domanda, facendola tornare di colpo al presente.
«Ovviamente io non me lo ricordo» - scrollò le spalle lui.
Lei lo fissava, senza parole.
«E tu invece?» - le pose la domanda Andrea, piegando leggermente la testa come se quel gesto complice potesse invogliarla a rispondere.
Agnese tentennò, prendendosi qualche istante in più per riflettere.
«No, io mai...» - disse con un filo di voce - «Ma ci ho pensato spesso» - concluse, tornando subito a guardare davanti a sè.
«Quindi tu te lo ricordi quanto tempo è passato dall’ultima volta che siamo venuti qui?»
«Troppo tempo» - disse guardandosi i piedi - «Più o meno da quando non ricordi, credo»
Lui annuì un po' deluso.
«Quello che so di sicuro è che l’ultima volta non ci sei venuto con me» - aggiunse Agnese dopo, un po' a fatica.
«Perché lo dici?» - si mostrò dubbioso.
«Perché è l’ultimo ricordo che ho di questo posto» - ribattè, con un accenno di malinconia nella voce.
Andrea la osservava curioso.
«Raccontamelo, ti prego» - le chiese forte di una cosa.
Del fatto che se lo erano promessi.
Niente bugie, non più.
In quei giorni avevano parlato tanto.
Andrea aveva fatto milioni di domande ad Agnese.
E lei, anche quando le era costato molto, aveva risposto.
Sempre e senza riserve.
E lo stesso aveva fatto lui.

Il Dicembre degli AranciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora