Capitolo 3: Eleonor Rosewood

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Jade's pov, 7:53am

È mattina, domani inizio la scuola e ho l'ansia a mille.
Sono contenta da una parte, non è male farsi nuovi amici. Ma dall'altra, qui è tutto diverso. Non è come Madrid, non avrò "LA MIA MIGLIORE AMICA" accanto tutto il tempo, a tenermi la mano se qualcosa non va. Non avrò la mia professoressa di italiano, la mia preferita, che faceva sentire sempre tutti a loro agio.
Non avrò i miei vecchi compagni con cui facevamo marachelle invece di seguire la lezione (e poi ne risentivamo nei compiti in classe).
Sarà tutto differente, non so cosa aspettarmi.

Per ora meglio che mi concentri sullo studio, altrimenti mia mamma mi sbrana.
Mi metto immediatamente sulla mia scrivania, così posso avere il pomeriggio libero e posso recarmi subito alla spiaggia.
passo la mattinata sui libri e dopo ore di ripasso sono pronta.
Scendo per dare la notizia ai miei o, perlomeno, a mia madre, perché mio padre era andato a fare una rapida commissione per il suo nuovo lavoro.

Prendo velocemente una mela per pranzo ed esco rapidamente, in direzione spiaggia.
Durante il tragitto, osservo il piccolo paese per l'ennesima volta. Ha sempre quella scintilla di qualcosa di speciale, che non è ancora stato scoperto o capito da nessuno. Quell'atmosfera di inizio settembre che ricopre il volto di ogni singola persona, dipingendolo di varie emozioni ed espressioni. Ha qualcosa di magico, non si può spiegare.

Arrivata alla spiaggia, appoggio il telo che mi sono portata sulla sabbia candida, mi siedo e osservo il mare per qualche minuto, fino a che non tiro fuori il mio libro appena comprato prima di partire dalla mia borsa di tela soffice.

"Quell'amore nostro", un romanzo.
Racconta di questa ragazza dispersa nei suoi pensieri, che conosce un'altra ragazza e se ne innamora. Dopo mesi di relazione, la definisce il suo "salvavida" ovvero quella persona di cui non puoi fare a meno. Vi lega un legame speciale e senza di essa non resisteresti nemmeno un giorno. È come se aveste un filo rosso che vi tiene unite per sempre, anche se non volete. Una corda che non si può spezzare, nemmeno con l'odio. Una persona di cui ti fidi ciecamente, una persona che ami con tutto il tuo cuore anche se a volte vorresti solo odiarla. Una persona speciale che non si può dimenticare o sostituire. Resterà sempre quel pezzo di cuore legato al suo, sempre e per sempre.

Comincio a leggere e mi perdo tra le parole mischiate al rumore rilassante delle onde del mare, una sensazione meravigliosa.
Non mi accorgo però dell'orario, e appena torno anche per un minuto nel mondo reale mi accorgo che è davvero tardissimo. Devo preparare ancora tutto per domani, mi conviene sbrigarmi.

Rimetto tutto velocemente a posto, piego il telo e metto il segnalibro nel libro per ricordarmi dove sono arrivata.
Oramai era quasi buio, potevo scorciare il tramonto da dietro l'orizzonte, era uno spettacolo meraviglioso.
Sbadata come sono, guardando il tramonto perdo la concentrazione e faccio cadere la borsa, da dove fuoriesce il libro che si apre facendo cadere il segnalibro.
C'era un filo di vento, una fresca brezza, ma era abbastanza da far volare il segnalibro.
Accorgendomene inizio ad inseguirlo, quando vedo delle mani acchiapparlo velocemente.
Alzo lo sguardo e vedo una ragazza.

Una ragazza dei capelli liscissimi castano chiaro, che le scendevano delicatamente verso le spalle arrivando anche oltre il petto.
Delle lentiggini che le ricoprivano il naso e parte delle guance.
Delle ciglia lunghe ma non truccate, che alzando lo sguardo facevano vedere due meravigliosi occhi verdi, i più verdi che io abbia mai visto.

??: "oh, ecco l'ho preso. tieni"
mi ha detto con voce acuta ma non troppo, con fare dolce. Subito dopo, mi sorride.

J: "uhm, g..grazie mille"
??: "figurati"

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