● Capitolo tre ●

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Quando sussurrò quel "tesoro" avrò perso circa dieci battiti.

Gli sorrisi, ma stavo per piangere. Suonò il cellulare di Rachele, era sua madre, aveva appena avuto un incidente stradale e così scappò subito. Rimasi sola. Eravamo solo io e lui a circa due metri di distanza. Aspettai una sua parola per avvicinarmi.

"Sapevo saresti venuta tesò, anche se per poco avevo perso le speranze. Dai viè qua che so stanco." - disse con un sorrisone a trentasei denti. Non persi un secondo e corsi verso di lui, aprì le braccia e mi fiondai sul suo petto, mi prese in braccio e mi fece sedere sulle sue gambe. Non avevo mai provato una sensazione così bella, mi sentivo in paradiso. Poi prese il mio cd e scrisse sul libretto " Alla più bella, Mattia Briga" e disegnò due cuoricini.

"N'to sei bella. Ma ti va se andiamo a magiare un boccone? Prima però passiamo da me che so troppo sudato. - disse con una normalità disarmante, io stavo scoppiando di gioia.

"E me lo chiedi pure?" - risposi cercando di mantenere la calma. Lui scoppiò a ridere. Prese alcune sue cose e andammo verso la sua macchina. Mi sembrava tutto così surreale. Se qualcuno due giorni fa mi avesse detto che sarei salita in macchina con Mattia Briga per andare a casa sua e poi a cenare insieme, gli avrei riso in faccia.

Saliti in macchina, gli ridevo come una bambina.

"Sofi dai dimmi qualcosa su di te" - disse sorridendo, era felice.

"Ti dico tutto quello che vuoi, ma prima devo fare una cosa" - mi guardò incuriosito. Presi la mia copia di Never Again e andai alla quinta traccia, nessuna è più bella di te. Un sorriso si formò sul suo volto guardando con la coda dell'occhio i miei movimenti.

"Ecco, adesso puoi chiedermi tutto" - gli dissi soddisfatta.

"Parlami un po' di te, in generale, voglio sapere chi è questa ragazza meragliosa." - disse sottolineando 'meravigliosa'.

"Uhm, okay. Ho 22 anni, vivo da sola, la ragazza che hai visto ieri e che oggi è scappata, è la mia migliore amica. Lavoro alla sede di RTL e a dirla tutta sono follemente innamorata di te e non riesco a realizzare di essere in macchina con Mattia Briga". - arrossì tantissimo, ma era dal 16 novembre 2014 che volevo urlarglielo in faccia. Ci fermammo ad un semaforo, mi guarda dritto negli occhi e canta:

"E detto tra noi
Vivresti anche tutta una vita per me
Non ho mai visto nessuna più bella di te
Scusa se insisto
Nessuna è più bella di te
Nessuna è più bella di te"

Se prima ero rossa, adesso ero diventata viola. Lo guardai esterrefatta, mi sentivo le gambe cedere. Prese la mia mano e me l'accarezzò per tutto il tragitto. Il mio cuore batteva sempre più forte.

Arrivati a casa sua, apre la porta e allargando le braccia esclama 'benvenuta nella mia umile dimora!', direi che era tutt'altro che umile. Mi portò in camera sua, prese un cambio e mi disse che stava andando a fare una doccia, prima di andare mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. Ero nella sua camera. Era belissima. Tappezzata di disegni delle fan, cartelloni, premi, i suoi cd, poster suoi e della honiro. Per una fan quello era il paradiso. Nel suo comodino c'erano dei fogli che uscivano da un cassetto, la curiosità era tanta, troppa. Così aprì quel cassetto e cominciai a guardare quei fogli. Erano tutte le sue canzoni. C'era anche la data, molte erano di tanti anni fa. Presi un foglio dove c'erano tante frasi sparse, non era una canzone. Erano frasi delle SUE canzoni, alcune erano "Briga prima che muori tirami fuori dai guai", "Se guardi infondo abbiamo le stesse molecole", "Stravolgimi il domani, portami in alto come gli aereoplani", "Storie distratte da veleni infetti", "Fanculo io non voglio tutto questo, io voglio solo te e poi butto il resto". Ero meravigliata, erano le mie frasi preferite delle sue canzoni. Mi chiedevo a chi fossero dedicate tutte queste frasi, o in generale le sue parole. Mattia era un poeta. Una di quelle persone che non si incontrano facilmente e facilmente non ti fanno entrare nel loro mondo. Io lo amavo, avrei dato tutto per lui, letteralmente tutto. Pensavo che la persona a cui fossero dedicate le sue parole, o a cui lui si era ispirato, doveva essere la persona più fortunata del mondo. Qualsiasi persona a contatto con lui era la più fortunata del mondo.

Ero sul suo letto ancora a leggere tutti quei fogli, quando, lui uscì dal bagno, mi vide sfogliare i suoi fogli e il suo viso era il ritratto della felicità.



Heeeeeylà! Scusate per il ritardo, grazie mille alle quasi 100 persone che leggono la mia storia, spero vi piaccia questo nuovo capitolo. Ho messo come intestazione il nuovo video di 'Esistendo', visualizziamo e portiamo il nostro campione di sogni in alto come gli aereoplani. A presto!

xx

Portami in alto come gli aereoplani. -BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora