Agorafobia e Ailurofobia

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e informativo, se soffri di una qualsiasi condizione trattata in questo libro, affidati al parere medico. Consigli e precisioni sono bene accetti, per ulteriori dubbi vedi la parte finale del primo capitolo.

Copertina: Théophile-Alexandre Steinlen, Tournée du Chat Noir, 1896

AGORAFOBIA

Dal greco αγορά,piazza, etimologicamente "paura della piazza".

Il termine agorafobia fu coniato in tedesco nel 1871 dal pionieristico psicologo tedesco Karl  Westphal. 

Descrizione e sintomi

L'agorafobia è una condizione in cui gli individui diventano ansiosi in ambienti non familiari o in cui percepiscono di avere poco controllo. I fattori scatenanti di questa ansia possono includere spazi ampi, folle (ansia sociale) o viaggi (anche brevi distanze). L'agorafobia è spesso, ma non sempre, aggravata dalla paura dell'imbarazzo sociale, poiché una persona che soffre di agorafobia teme l'inizio di un attacco di panico e di apparire sconvolta in pubblico. La maggior parte delle volte evitano queste aree e rimangono nel comfort di uno spazio conosciuto e controllabile, di solito la loro casa. 

Alcuni soggetti potrebbero avere meno paura in compagnia di qualcuno o qualcosa.

 I pazienti con agorafobia possono sperimentare improvvisi attacchi di panico quando viaggiano in luoghi dove temono di essere fuori controllo, dove sarebbe difficile ottenere aiuto o potrebbero sentirsi in imbarazzo. Durante un attacco di panico, l'adrenalina viene rilasciata in grandi quantità, innescando la naturale risposta di lotta o fuga del corpo . Un attacco di panico in genere ha un esordio improvviso, raggiunge la massima intensità entro 10-15 minuti e raramente dura più di 30 minuti.  I sintomi di un attacco di panico  come già detto in questo manuale comprendono palpitazioni, battito cardiaco accelerato, sudorazione, tremori, nausea, vomito, vertigini, senso di oppressione alla gola e mancanza di respiro. Molti pazienti riferiscono la paura di morire e la paura di perdere il controllo delle emozioni.

Cause

La condizione è spesso presente nelle famiglie e eventi stressanti o traumatici come la morte di un genitore o l'aggressione possono essere un fattore scatenante.

L'uso cronico di tranquillanti e sonniferi come le benzodiazepine è stato collegato all'insorgenza dell'agorafobia.  In 10 pazienti che avevano sviluppato agorafobia durante la dipendenza da benzodiazepine , i sintomi si sono attenuati entro il primo anno di astinenza assistita.  Allo stesso modo, i disturbi legati all'uso di alcol sono associati al panico con o senza agorafobia; questa associazione potrebbe essere dovuta agli effetti a lungo termine del consumo di alcol che causano una distorsione nella chimica del cervello.

Casi famosi

Molte persone famose hanno sofferto o soffrono di questa fobia:

Woody Allen, regista americano.

Alessandro Manzoni, scrittore, ha scritto i promessi sposi.

Macaulay Culkin, protagonista del famoso film "Mamma ho perso l'aereo", a causa dei paparazzi che lo seguivano.

Forse ne soffriva Emily Dickinson, nota scrittrice statunitense.

Condizioni simili o che appaiono insieme  a questa:

Acrofobia, claustrofobia, misofobia, pantofobia.

Schizofrenia, disturbi ossessivi, disturbi depressivi o di ansia.


AILUROFOBIA (O ELUROFOBIA)

Dal greco  αἴλουρος, gatto e fobia, paura.

Descrizione e sintomi

Gli ailurofobici possono provare panico e paura quando pensano ai gatti, immaginano un incontro con un gatto, stabiliscono inavvertitamente un contatto fisico con un gatto o vedono rappresentazioni di gatti nei media. La paura può anche impedire all'ailurofobo di svolgere determinate attività, come visitare le case degli amici, per paura di incontrare un gatto.  Potrebbero provare ansia e paura estreme quando sentono miagolii, sibili o altri suoni che l'ailurofobo associa ai gatti.  

Infatti i gatti neri, vengono in casi gravi, ostracizzati o uccisi.

I sintomi sono quelli (in casi gravi) di un attacco di panico, comunque uno stato di ansia, che fa evitare in tutti modi la presenza di questi animali.

Altri soggetti, potrebbero  "odiare" il pelo di questo animale, in casi gravi, questa cosa si protrae in una fobia verso le pellicce o qualsiasi oggetto che al tatto, somigli al gatto.


Cause

In alcuni casi, ci potrebbero essere esperienze traumatiche vissute da bambini riguardanti gatti cattivi o violenze riguardanti i gatti.

Alcuni soggetti potrebbero avere anche una repulsione in particolare verso i gatti neri, causata dalla superstizione antica, ovvero che erano streghe sottoforma di animali.

Condizioni simili o che possono apparire insieme a questa:

Zoofobia, dorafobia.






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