Condannato Amoris

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Tanto anni fa quando l’uomo non giudicava la natura come una minaccia, passati anni qualcosa cambiò il destino dell’essere uomo cambiò radicalmente e gli animali cominciarono a diventare sempre più grossi. Adesso vi chiederete perché questo è accaduto la nostra storia comincia quando l’uomo cacciava gli animali, tutto iniziò da un semplice cacciatore di nome Giasone.
Era un uomo che viveva in una casetta di legno, la casetta era in mezzo alla foresta Bruiscila. Durante l'estate Giasone ospitava suo figlio Amoris era un ragazzo di 7 anni. Bambino qualche volta restava con la mamma in città e durante l’estate quando nonche scuola va da suo padre, Amoris non piaceva tanto stare con il papà dentro in casa c'erano animali impagliati e il bambino era spaventato. Un Giorno come gli altri Amoris era già sveglio e si messe metteva per terra a fare i compiti di scuola, padre invece preparava come ogni mattina la colazione per lui e suo figlio.
Ragazzino aveva i capelli neri e gli occhi verdi oscuro, mentre svolgeva i compiti udì un suono strano. Amoris guardo fuori dalla finestra e vede degli uccelli che volavano dallo spaventoso suono, Argan penso che forse quello strano suono era stato solo un fulmine, non aveva idea cosa era sul suono.
Argan senti il profumino buono che proveniva dal piano basso della casa, così il bambino si tolse il pigiama e si messe una felpa che gli stava grade e si messe dei pantaloncini, scese subito per le scale per fare colazione con suo papà.
Il padre mangio uova e pancetta, bambino prese il latte e biscotti, Argan si guardava intorno c'erano molti animali impagliati anche sopra il camino c'erano tutte le specie che conosceva il bambino, volpi, anatre, orsi, pesci, insetti, Bambino cominciò a mangiare la sua colazione.
Quel Giorno il padre portò suo figlio a pescare nel lago, era una splendida giornata.
Due uomini amichi di Giasone, Leo era un uomo magro invece Stefan era molto pigrone e chiesero a Giasone di partecipare a una battuta di caccia che sarebbe svolta il giorno dopo.
Dopo passato mezz’ora non riuscirono a pescare nessun pesce e ritornarono a casa, Giasone preparo tutte i suoi fucili per prepararsi per la gara di caccia. Amoris era in camera sua era pronto per andare a letto e risenti di nuovo quelsuono strano che aveva sentito durante la mattina, bambino era spaventato il suono era più forte e si nascose sotto a letto. 
La mattina seguente Giasone portò suo figlio Amoris alla gara di caccia, la gara consisteva a prendere un animale qualsiasi genere e chi che la più grande degli altri vince. Giasone andò con il figlio a cercare qualche animale, cercarono per il percorso della gara non trovarono niente. Giasone furioso della sua  sconfitta decise di uscire dal sentiero di gara.
Il figlio seguì il padre, Amoris era spaventato, il sentiero che avevano preso era pieno di pini alti, il cielo si fece più grigio come se volesse avvertirli di un pericolo immanente. Entrarono in una radura erbosa e Giasone si accorse che il tempo stava cambiando molto in fretta.
La radura erbosa era molto ampia Amoris era spaventato dagli strani tuoni che sentiva in lontananza, figlio disse ‹‹Papà torniamo indietro? ho paura!›› padre disse ‹‹No non ancora… guarda un cervo!›› I due videro un cervo in mezzo al bosco, era magnifico con le sue possenti corna.
Bambino sentiva una sensazione di avvertimento e disse ‹‹Papà non pararli a quell’povero cervo!›› padre disse ‹‹Tranquillo non soffrirà sarà una morte veloce!›› sparo al cervo e il figlio guardo l’animale a terra che sanguina. Giasone contento di aver trovato un animale per vincere la gara, all’improvviso Amoris disse ‹‹Papà il cervo!›› padre si girò di spalle e il cervo si mosse da terra e con eleganza si avvicinò a loro. Padre non era mai successo una cosa del genere, cervo cambio aspetto era ricoperto di piume e disse ‹‹avete profanato il sacro santuario e adesso ne pagherete.›› Giasone spaventato prese il figlio si allontanarono dell’trano mostro e il celo divento sempre più nero tuoni e fulmini iniziarono a spaccare il cielo e il cervo meta uccello divento un’anima con gradi ali prese il volo nell’celo.
Figlio era attratto dal bagliore dei fulmini, bambino non si muoveva anche se il padre provava a farlo scappare il corpo del ragazzo era paralizzato. Padre provò ripetutamente a salvare il figlio ma niente riusciva a farlo muovere. Cielo non cambiò e diventò sempre più peggiore e il vento cominciò a farsi più forte e tutta la foresta fu colpita da un tornado, tutti partecipati dalla gara di caccia si spaventarono nel trano, improvviso tempo che decisero di abbandonare la gara.
Tranne Leo e Stefan si accorsero che mancava un partecipante della gara e decisero di cercare Giasone e suo figlio. Il vento cominciò a farsi più forte e il figlio era ancora fermo immobile, padre disperato disse ‹‹Ti prego dai svegliati… Dai andiamocene via!›› lui rispose ma con una voce diversa disse ‹‹Pagare…›› padre disse ‹‹Cosa stai dicendo? Dai andiamocene.›› Amoris disse ‹‹Spirito della foresta e morto, la foresta non che più equilibrio.›› Giasone disse ‹‹Smettila di dire sciocchezze? Queste storie dei spiriti non sono mai esistite.›› Amoris si mosse avanzo, padre cercò di fermarlo il vento cominciò a diventare più forte e il padre si mise a terra per non essere spazzato via dal forte vento.
Giasone guardo il figlio avanzare e sentiva a pronunciare strani frasi e all’improvviso da terra sbucarono dei sassi e fecero un cerchio, figlio si messe al centro del cerchio e le nuvole cominciarono a scendere dal cielo.
Nuvole coprirono tutto il suolo che diventò nebbia, Giasone non riuscì a capire che stava succedendo ma fu una cosa veloce e tutto in un istante il vento cessò, trono tempo svanì nel nulla. Padre si alzò da terra e guardo le nuove erano grigie e Giasone si accorse che tutto attorno ritorno come era all’inizio tranquillo da lontano senti le voci dei suoi amici che lo stavano cercando. L’uomo era ancora tutto frastornato e si accorse di un’ombra nera e non capiva cos'era a era spaventosa metteva i brividi anche se non riusciva a capire cos'era, aveva gli occhi rossi e le pupille nere e tutto attorno a l’ombra strana i fiori e l’erba, alberi passarono al passaggio e svanì nel nulla.
Nell’erba che si muoveva Leo e Stefan riuscirono a trovare Giasone ma del figlio non si riuscì a trovare. passano tre mesi e la caccia fu serenamente vietata, ormai di animali ne erano rimasti in pochi. Giasone disperato della perdita dell’figlio, comincio voleva vendetta della perdita dell’figlio pensava che lo aveva preso lo strano mostro nero.
Passano i giorni e il bosco cominciò a mettere paura e gli abitanti che vivevano vicino alla foresta, tutti abitati decidono di abbandonare il paese. Una giornata di nebbia Giasone nella sua casetta stava facendo colazione, pensando al figlio se era morto ho ancora vivo.
Giasone pensieroso dove era finito suo figlio, qualcuno bussò alla porta Giasone non gradiva visite e tirò fuori il fucile da caccia e disse ‹‹Chi è che bussa? Non gradisco visite!›› era una voce di una ragazza adolescente disse ‹‹Sono io papà… Mery!›› Giasone apri la porta era sua figlia la maggiore che era da tanti anni che non la vedeva.
Mery era una ragazza con un'accetta e con dei pantaloni, aveva una valigia tutta bianca. Giasone si accorse della valigia disse ‹‹Cosa ti serve quella valigia?›› Mery disse ‹‹Mamma e saputo dell’incidente di mio fratello… quindi mia detto di venire qui da te.›› Giasone non capiva e disse ‹‹Perché sei venuta qui?›› Mery decisa disse ‹‹per trovare mio fratello! Ok e non me ne andrò fino che non lo troveremo.››  Giasone capì le intenzioni di sua figlia e insieme cominciarono a cercarlo per tutta la foresta. Padre e Mery non erano in buoni rapporti da quando la mamma si era separata da Giasone, figlia era venuta soltanto per ritrovare il fratello minore di 8 anni.
Passarono i giorni, Mery non riusciva a trovare il fratello ma quando andava nella foresta ogni volta si sentiva osservata. Durante le notti faceva degli incubi davvero spaventosi. Qualcosa cambiò una giornata di nebbia, Mery aveva una torcia non si vedeva niente con quella nebbia e si appoggiò a un sasso, penso che forse il fratello era proprio sparito. Mery aveva accanto a sé il cellulare e guardò le foto di suo fratello, senti un rumore e la ragazza mise via il cellulare e si guardò attorno con la torcia c'erano solo pini. Ragazza guardò bene in mezzo alla nebbia, non c'era nessuno, comincio a avere paura pensava che era animale selvatico e disse ‹‹Che nessuno? Ho mamma… paura, Amoris dove sei finito fratellino mio.›› per un momento il vento all’improvviso fece più freddo.
Nella nebbia uscì un’ombra alta più di un essere umano, ragazzina terrorizzata disse ‹‹Fratellino! sei tu?›› l’ombra misteriosa aveva una voce a quando agghiacciante e maschile che disse ‹‹No! Sono lo spirito di questa foresta.›› ragazza penso “allora le storie del nonno che chi ha raccontato di questa foresta sono vere, pensavo che era solo fantasia del nonno invece era per avvertirci del pericolo della foresta.” Ragazza capì che le storie del nonno raccontate dagli spiriti erano tutte vere le leggende anche quelle degli abitanti del villaggio.
L’ombra era ferma e aveva gli occhi rossi come il sangue facevano spaventare a gli occhi di Mery disse ‹‹Spirito della foresta… sai dove mio fratello Amoris?›› l’ombra si mosse e disse ‹‹Amoris! Hm non ha mai sentito questo nome… un umano come te? Vero!›› Mery cominciava a vedere qualcosa della strana ombra e con coraggio chiese ‹‹Si come me! Perché melo chiede?›› l’ombra si avvicinò più vicino e disse ‹‹Ormai non più un umano.›› lei sconvolta e spaventata dall’essere che era davanti disse ‹‹perché dice così?›› il mostro disse ‹‹perché tu fratello si e sacrificato, per la foresta per dara la vita a me.›› ragazza angosciata cadde a terra e disperata disse ‹‹No.. può essere! Tu menti.›› mostro disse ‹‹Io non mento mai… Ora vattene da questa foresta.›› La ragazza scappò dall’ mostro orribile e pianse tanto per la perdita ma dentro di lei sentiva che era così.
Mery si allontano dall’essere e lo guardo da lontano e vide che aveva una testa di un’scheletro di capra e le corna verso l’alto era vestito elegante con un’mantello nero, con guanti bianchi e un’competo di una giacca e pantaloni neri. L’essere non la guardo e si diresse nel cuore della foresta, la ragazza sentiva qualcosa che lo attirava dal mostro strano e lo insegui pensava che era una cattiva idea.
Nella Foresta più alta la ragazza seguì il mostro e si accorse di lei disse ‹‹Ti avevo detto di ritornare a casa tua! Mi hai capito..›› e interruppe la frase e la ragazza vide che era di nuovo in mobile e in un'escatto comincio a correre più veloce, ragazza sbalordita dalla sua velocità lo insegui.
Mostro in una radura di alberi alti un cervo femmina era stata presa da una trappola dei cacciatori, mostro la libero e guardo la verità e dalle sue mani uscì il fuoco fato che la guari in fretta. Ragazza guardò la magnifica cervo era stupenda e guardo il mostro e disse ‹‹Lo fanno tutti gli spiriti?›› Mostro era unpo' arrabbiato ma le rispose ‹‹Non tutti certi danno vita e certi la morte, tutte le foreste che un equilibrio.›› mostro si siede per terra e ragazza disse ‹‹Tu doni la vita?›› mostro la guardo triste disse ‹‹No.. Io il dono della morte, se mi tolgo i guanti ogni cosa che tocco morirà.›› La ragazza vide che era triste e lo lascio da solo.
Durante la notte Mery sogno uno dei suoi incubi ma era diverso suo fratello era stato preso dallo spirito della foresta, ritorno nella foresta per avere delle prove che suo fratello era ancora vivo, Giasone era stufo di cercare inutilmente e decise di catturare il mostro che aveva portato via suo figlio, cominciò a mettere le trappole per tutta la foresta senza dire di niente te alla figlia maggiorenne.
Nel profondo della foresta lo spirito era su una roccia pensieroso e la ragazza arrivò e guardando dall’alto disse ‹‹Dimmi la verità tu sai dove? Mio fratello.›› Lo spirito cambiò lo sguardo e scese dal masso con respiri agitati disse ‹‹So dove si trova! Ma sicura di volerlo sapere Mery.›› lei sconvolta disse ‹‹Come sai il mio nome? Amoris sei tu..›› Lo spirito resto in silenzio era imbarazzato e all’improvviso ci fu uno sparo e lo spirito era ferito all’addome e cadde in ginocchio.
Mery vide che era stato ferito da un colpo di sparo, era stato Giasone da lontano vide il mostro ferito e disse ‹‹Allontanati da quel mostro! Ho prenderà anche te… come e fatto tuo fratello.›› La ragazza copri lo spirito, Mery disse ‹‹No!? aspetta papà! Stai commettendo un errore.›› Giasone furioso si avvicinò alla figlia mirando a lei e il padre disse ‹‹Spostati! Devo eliminarlo quel mostro.›› Mery disse ‹‹Papà non farlo! Lui è..›› riuscì a spiegare che Amoris era lo spirito che aveva ferito.
Giasone mise da parte la figlia e si avvicinò di più allo spirito ferito, Amoris per un secondo aveva di nuovo ricordato chi era veramente e provo e fermare suo prede e lo spirito disse ‹‹Sono io tuo figlio! Fermati ti prego..›› Giasone miro allo spirito e il cacciatore disse ‹‹Non ti credo! Tu mia preso mio figlio lo rivoglio.›› spirito non disse niente e Giasone era pronto per colpirlo fino che non sapesse la verità.
Giasone era deciso e sparare Amoris, Mery provò a toglierli il fucile al padre e lascio per sbaglio Giasone prime il grilletto e uscì uno sparo che colpi Mery. Amoris prese la sorella e con furia lanciò un urlo al padre, Giasone riputamene l'impero contro ma non fece nessun effetto all'ingrosso mostro e portò via la sorella. Fermarono in mezzo alla foresta, Amoris ritornò come prima e con i guanti appoggio sua sorella ferita. Ragazzo provo a guarire me la magia della foresta non funzionava la sorella le disse ‹‹Tranquillo Amoris e lo un graffietto… perché non mi ha detto che eri diventato uno spirito?›› Amoris non sapeva tanto provo a spiegarlo disse ‹‹Non so come mai la mia mente si era dimenticata di chi ero prima… ma quando ti vista ho cominciato a ricordare.›› Mery vide da lontano il padre e indico Amoris si girò e i due si guardare lo spirito cambio forma stavvolta era più grosso e cambiò il suo aspetto.
Spirito voleva proteggere Mery vide che era ferito e che non sarebbe riuscito con quelle ferite, nell’istante Amoris la toccò di nuovo ma sta volta senza guanti e in un’istante la sorella cadde e terra.
Giasone vide che era morte sto fermo a mirare il mostro, Amoris ritorno bambino ma aveva un’mantello nero di pelliccia. Ragazzo dispiaciuto per l’errore commesso di aver tolto la vita la sorella di dimentico di nuovo tutto, ragazzo si girò davanti il padre e Amoris furioso si trasformò come prima in un grosso mostro e la mano divento una lunga lama e colpi riputa mete il padre.
Mostro non smetteva di colpire il povero Giasone stanco chiese pietà, l’uomo era insanguinato è lo spirito si fermò pensando alla proposta. Spirito era in deciso non sapeva se finirlo con un colpo, farlo vivere ancora per qualche anno. Mentre il corpo della ragazza uscì uno spirito era lei, Mery era un piccolo spirito che fluttuava vide il padre ferito e si avvicinò a Amoris. Mery convinse lo spirito di risparmialo fino alla sua vera morte e se ne andarono insieme, padre sconvolto aveva perso veramente che la figlia e Amoris.
Passò qualche anno e Giasone smise di dare all’ caccia a lo spirito e muri per una malattia, e più da quel momento non fu più lo stesso. Perché la foresta si ingrandì ogni giorno sempre di più e gli animali anche loro cominciarono a diventare più grandi dell’uomo. Dopo 40 anni la foresta era diventata in riconoscibile erano cambiate molte cose, un terribile scontro fra la comunità della foresta, Taraera un paese vicino alla foresta.
Gli spiriti della foresta cominciarono sottovalutare gli umani, infatti gli uomini desideravano solo governare la foresta e di eliminare anche tutte le creature. Infatti gli uomini presero l'unica fonte era un cervo, che di notte diventava "Spirito della notte", scelto dello spirito Amoris, cervo lascio la foresta, era una donna c'era il capo del villaggio. Prima volta uomini vedevano Amoris, lui disse "Voi uomini! Siete tutti uguali! La vostra e una mancanza di potere, pensate che tutto quello che non vi appartiene, deve essere solo vostro." Tutti gli abitanti non avevano mai visto un spirito così molto spaventoso.
Amoris disse un messaggio "entrambe le parti che sia uomini che dei, che non riescono a guardarsi con gli occhi, perché sono pieni di lontano di odio». Dopo capirono che riusciranno solo dopo aver capito l’uno l’importanza dell’altro. Gli abitanti capirono l’importanza della natura e capirono di lasciare in pace gli spiriti della foresta, Amoris resto l’unico a dirigere la foresta, sapeva che prima o poi doveva scegliere un nuovo spirito della foresta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 14 ⏰

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