Giorgia atterrò a Roma, da sola in aereo per la seconda volta in tutta la sua vita, di ritorno dall'esperienza più bella della sua vita.
Il suo anno da exchange student fu travolgente, incasinato, emozionante e divertente, ma tutte queste emozioni si trasformarono in tristezza e nostalgia al momento del ritorno.
Quell'anno la cambiò: partì per 'un anno di terapia' ma il suo ex lo chiamava 'fuggire dai problemi'.
Coincideva con il suo quarto anno di superiori, scientifico tradizionale, che le dava l'opportunità di fare questa esperienza in America, in Florida.
Partì dopo la fine della terza superiore, quando i problemi erano più grandi di lei e una ragazza di appena 16 anni non sa come gestirli, perciò colse subito l'occasione di passare un anno lontana da casa, lasciando qui a Villanova una marea di questioni irrisolte.
Esatto, sedici anni e non diciassette perché da piccola i suoi genitori decisero di mandarla un anno prima a scuola.
Nacque nell'aprile del 2006, in linea di massima l'anno di differenza con i suoi compagni di classe non le pesò, anche se a volte percepiva proprio di essere più piccola: di atteggiamenti, di carattere e di modi di fare.Nonostante questo però è sempre stata contenta di andare a scuola un anno prima del 'normale', la divertiva la reazione delle persone nello scoprire che non aveva ancora compiuto la loro età in quanto la sua esagerata altezza la faceva sembrare più grande.
''almeno puoi essere bocciata'' ironizzava sempre suo fratello. Quest'idea era vista come uno scandalo per lei: qui comincia a uscire fuori la sfumatura secchione della protagonista.
Essere bocciata? ma quando mai, rimaneva male per un 7, fatta eccezione per matematica e fisica certo.Lei passava giornate intere sui libri, anche se per la quantità di studio, sarebbe necessario la metà del tempo che impiega lei, ma il suo metodo di studio è quello.
Per questo fu molto presa in giro da suo fratello che alla sua età studiava sì, ma il giusto per una media del 6,5 con il suo tipico menefreghismo; ma menefreghista non era la parola adatta a Giorgia e alla sua persona.
Comunque quest'anno all'estero le presentava davanti la possibilità di essere bocciata, se non fosse riuscita a recuperare tutte le materie entro settembre. Decise che al suo ritorno avrebbe studiato tutta l'estate, magari non uscire più tanto spesso con il suo gruppo avrebbe ridotto anche gli incontri con il suo ex.
Giorgia in Florida cambiò totalmente il suo carattere: diventò l'anima di tutti i gruppi e di tutte le feste, la più simpatica, piena di amiche e ragazzi che le vanno dietro.
In primis lei notò questo cambiamento: non era mai sola e ne era contenta.
Soffrì molto la solitudine fra la terza media e la prima superiore, fu devastante per lei e il trauma le rimase, facendola convivere con un sentimento di insoddisfazione personale e con una ricerca costante di amici.A dir la verità questo la fece diventare un'ottima amica, attenta ai problemi di chi la circonda e sempre interessata nei confronti dei suoi amici; simpatica e buffa, ma anche molto lunatica e con un'infinità di difetti propri del suo carattere che con il tempo cercava di sistemare.
I ragazzi non le interessano: gli amici venivano, vengono e sarebbero sempre stati al primo posto.
In Florida otteneva ragazzi con uno sguardo, aveva chi voleva. Anche se volle mai nessuno seriamente: ne baciava uno e il giorno dopo se lo scordava, andava a letto con uno e la settimana dopo con un altro.
Si rendeva conto di questo? Chi era diventata? Le piaceva davvero tutto della sua nuova persona?
No, non le piaceva, ma era un modo per colmare il vuoto e la noia che precedentemente aveva provato. Spesso queste cose non puoi, non vuoi o non riesci a controllarle.
Comunque il treno impiegava un po' più di 3 ore per arrivare a Firenze, dove sarebbe venuto suo fratello a prenderla. Così scrisse alla sua migliore amica Giulia, un semplice messaggio:
ci vediamo alle 18 nel solito bar?
Un anno era passato, Giorgia era cambiata e probabilmente anche Giulia. Ma aveva un urgente bisogno della sua migliore amica.
Non solo di vederla, aveva bisogno di sapere come sta, cosa ha fatto, se le vuole bene come prima e se ancora ci sarà sempre per lei.Il suo gruppo a Villanova pensava fosse il solito, ma senza la sua migliore amica, Giulia, se ne sarebbe andata via anche una parte di Giorgia, ferita in modo irrimediabile.
Ma questo, almeno per il momento, non succederà: ricevette dopo trenta secondi una sua videochiamata, si mise le cuffie e trascinò il pulsante verde sullo schermo del suo telefono.
Giulia saltava dalla felicità, mentre a Giorgia si gonfiarono gli occhi diventando lucidi, ma non poteva far scorrere le lacrime in quanto il suo mascara sarebbe colato con esse.
<< non vedo l'ora di vederti, ma per ora niente spoiler, perché stasera dormirai da me e avremo TANTO tempo per parlare>>
Decise Giorgia senza nemmeno il bisogno di chiederlo all'amica.Giorgia vive con i suoi genitori e Pietro che, almeno a ciò che era rimasta Giorgia, non voleva prendersi una casa sua perché lascerebbe sola la mamma.
Considerando che comunque lui parte spesso con il resto del gruppo per Milano, mentre la mamma va spesso dal padre che lavora a Roma da due annetti circa: già sono pochi i momenti in cui si vedono. La casa quindi è spesso vuota.Giorgia è scesa velocemente dal treno, non vedeva l'ora di rivedere Pietro.
Ricordava alla perfezione ogni dettaglio di quella stazione, perciò si catapultò nel sottopassaggio per raggiungere la macchina del fratello.Invece lo trovò nella sala principale con lo sguardo rivolto al pannello degli arrivi.
Gli corse incontro e lo abbracciò con quella gioia che provi dopo aver ottenuto qualcosa di tanto desiderato, era infatti quello che provava Giorgia: desiderava da tanto il calore delle braccia dell'unico uomo della sua vita: suo fratello.
<<è questo l'effetto che fa la Florida? sei diventata più bella di quanto ricordassi>> disse Pietro con la voce soffocata dalla maglia della sorella, tenendola ancora stretta in un abbraccio.
È vero è cambiata molto fisicamente, è snellita, ha definito il fisico, si è abbronzata, non ha più le meches bionde residue di quella tinta viola, ora i suoi capelli sono completamente nero pece, i suoi occhi sembrano più verdi di prima e il sole le ha fatto venire un accenno di lentiggini sul volto.
Si staccarono dall'abbraccio, Giorgia gli diede due, tre, quattro baci sulla guancia e poi rise vedendo che gli eran diventati gli occhi lucidi.
<<come sei carino quando piangi>>
<<non sto piangendo, mi hai solo stretto troppo>> rivelò guardandola con occhi innamorati.Così si allontanarono dalla stazione andando verso la macchina, direzione villanova.
spazio autrice 🌻
questo capitolo era necessario per porre le basi di una storia che sarà meno noiosa di ciò che può sembrare, giuro.
Vi ho raccontato il personaggio di Giorgia così da descrivervi tutto lo storyline che si articolerà nei prossimi capitoli, piu lunghi di questo.
Nel prossimo entra in gioco il bunker, anche quello sarà da narrazione, ma comincerete a sapere di più sulla trama.
Abbiate pazienza il bello deve arrivare, tengo molto alla storia e cercherò di curarla nei minimi dettagli, datemi una possibilità non ve ne pentirete 😉
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pianeta uno, due o tre? || caph
Teen FictionPerciò anche lei era come sua sorella e così la trattava: le dava i consigli quando ne aveva bisogno, veniva a vedere le sue partite la domenica, la aiutava con i compiti e la riaccompagnava a casa quando uscivano insieme dallo stesso posto. Ma dop...