Sono le 18.36
mi corico sul letto
un forte senso di nausea mi attanaglia lo stomaco
decido di chiudere gli occhi e riposare
ma appena penso che Morfeo
mi stia accogliendo per un sonnellino
inizio a precipitare
ripetendomi fin qui tutto bene
ad ogni piano me lo ripeto più forte
conscio che il problema
non è la caduta ma l'atterraggio
ed appena sto per toccare il suolo
mi sveglio
traumatizzato
senza fiato
disorientato
stordito
sento un demone
ridermi in faccia
non lo sostengo per molto
odio che si prende gioco di me
provo a dormire di nuovo
ma l'incubo ricomincia.
STAI LEGGENDO
"Storie di una vita complicata"
PoésieRaccolta poetica di un autolesionista bastardo. PARTE 2*