Capitolo 1

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DAFNE

Sono in macchina con i miei fratelli e, come sempre, Jackson e James stanno litigando per quale canzone ascoltare, mentre io sono ancora mezza addormentata.

È da quando siamo partiti di casa che mi sto chiedendo come questi scimmioni possano avere così tante energie alle 7 di mattina, il primo giorno di scuola.

Ci siamo trasferiti qui a New York una settimana fa, quando nostro fratello maggiore Phil ci chiamò dicendoci che nostra nonna materna era morta ed aveva lasciato in eredità a Jackson e Scott la casa in cui viveva con il nonno.

Abbiamo colto la palla al balzo per "fuggire" dalla vita che avevamo in Spagna, cercando di allontanarci dal brutto giro in cui eravamo da oramai quasi un anno. I miei fratelli avevano cercato di nascondermi tutto ma alla fine l'ho scoperto e da lì sono diventati fin troppo protettivi nei miei confronti.

Il mio stato di trans viene risvegliato dalle urla dei miei due fratelli.

"E basta avete rotto il cazzo!" Si ammutoliscono subito, spegnendo la radio e girando la testa verso il finestrino, facendo piombare un silenzio tombale, spezzato poco dopo da Scott

"Siamo arrivati ragazzi scendete"

Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso la scuola.
Dopo aver preso il numero dell' armadietto e la tabella con l'orario delle lezioni andiamo a posare i nostri libri.

"Ragazzi io vado dall' altra parte, il mio armadietto è lontano dai vostri"

"Va bene principessa ci vediamo a pranzo perché prima abbiamo le selezioni di basket" parla Jackson per tutti e tre.

"Ok a dopo"

Mi giro verso il mio armadietto, notando subito un piccolo inconveniente: un ragazzo e una ragazza si stanno mangiando la faccia, davanti al mio armadietto.

"Sentite piuttosto che fare atti osceni in pubblico, perché non vi prendete una camera?"

Il ragazzo si gira verso di me con una faccia incazzata.

"E invece perché tu non ci lasci in pace?"

"Perché devo posare i miei libri e se tu te ne stai lì con" guardo un po' schifata la ragazza al suo fianco "questa" la indico con un cenno della testa "io non posso farlo"

La ragazza in questione si gira verso il ragazzo e con una voce, che probabilmente ha emesse degli ultrasuoni, dice:

"Senti o la mandi via o vado via io, anche perché non penso che te la faresti con..." mi guarda dall'alto in basso per poi continuare "questa qui"

Il ragazzo le risponde subito

"Tranquilla Katrine, non corro il rischio di stare con una del genere"

Detto questo sta per andarsene ma io non so stare zitta e quindi sgancio la bomba rivolgendomi a Katrine

"Un'ultima cosa, io starei attenta, stamani mattina lui si stava baciando con un altra e sono quasi sicura che la stessa mano con cui ti stava toccando il culo, stamani mattina fosse sotto la gonna della ragazza"

Vero?

No

Divertente?

Ovviamente

Katrine si gira verso il ragazzo, gli molla uno schiaffo dritto in faccia e poi se ne va sculettando.

"Me la pagherai ragazzina" e dopo questa minaccia se ne va anche lui.

Sbuffando, poso i libri e mi dirigo verso l'aula della mia prima ora: disegno artistico.

Una volta entrata nella classe mi catapulto all'ultimo banco. Poco dopo entra una ragazza e si mette nel posto di fianco al mio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 30 ⏰

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