1 mese dall'incidente
Manuel è seduto sulla solita poltroncina di pelle marrone.
È familiare, quell'odore di cuoio un po' consumato che gli riempie le narici e gli dà qualcosa a cui pensare mentre aspetta che Paola entri nello studio.
"Eccoci qui," lo saluta lei, mettendosi a sedere mentre si munisce del suo prezioso blocchetto e di una penna.
"Come stai oggi, Manuel?"
"Sto bene, grazie. Lei?"
Paola sorride. Non si arrende mai quel ragazzo, all'idea che siano le sue di emozioni ad essere importanti, almeno finché si trovano in quella stanza.
"Sto bene anche io. Raccontami un po' com'è andata la settimana, ti va?"
Manuel ancora non capisce il motivo di questa routine che sembra assolutamente irrinunciabile a tutti meno che a lui.
Però se serve a far stare sua madre, il professore e i suoi amici più tranquilli, suppone che sia la cosa giusta.
E poi non è così terribile chiacchierare con Paola.
"A scuola tutto bene, prendo pure dei voti decenti, pensi 'n po'. Mi madre è sconvolta," sorride Manuel.
"E che hai fatto quando non eri a scuola?"
"Mah niente, er solito... chiacchiero co' Simone, se guardamo i film, niente de che."
"E non sei uscito con i tuoi amici? La scorsa volta mi hai detto che ti hanno invitato a qualche serata."
"No, non me annava. Preferisco passà 'n po' de tempo co' Simo, perché lui ancora non è in forma..."
Paola sorride dolcemente e sospira.
"E come sta Simone?"
"Ma in realtà sta bene. Cioè, è ancora un po' debole, ma ce po' pure sta dopo tutto quello ch'ha passato, no?"
Paola annuisce e si fa un appunto sul suo taccuino.
"Certo, ci vuole tempo per riprendersi dopo un trauma simile, e anche tanta pazienza. Cosa ne pensi tu?"
"De che?"
"Di quegli eventi che possono un po' stravolgerci la vita... non c'è niente di male nel trovare un modo per superarli, no?"
Manuel aggrotta la fronte.
Perché deve chiederlo proprio a lui?
"Seh, immagino che ognuno 'o faccia a modo proprio," dice, mettendosi inavvertitamente un po' sulla difensiva.
Ma che vogliono tutti, eh?
Certo che si è preso uno spavento enorme dopo quella notte, quando si è trovato Simone sotto casa privo di sensi e insanguinato.
L'ha investito con una violenza disarmante la paura di perderlo, il terrore di dover imparare a vivere senza di lui.
Però dopo la notte in ospedale Simone si è svegliato e, anche se ci sta mettendo un po', è sulla via della ripresa.
Quindi andrà tutto bene.
Manuel non riesce a lasciarlo solo per più di qualche minuto, ma chi può davvero biasimarlo per questo?
Vorrebbe vedere gli altri, al posto suo.
Qualcuno gliel'ha detto che dovrebbe provare a lasciare un po' di spazio a Simone, ma francamente non ne ha nessuna intenzione.
L'ha capito quant'è fortunato ad avere Simone accanto, e potrà pure risultare appiccicoso - paranoico, a tratti - ma a lui proprio non importa.
Almeno per ora vuole aggrapparsi saldamente alla presenza dell'altro, perché adesso gli è perfettamente chiaro che è una delle cose più importanti che la vita gli abbia donato.
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OS SIMUEL - just say you won't let go🖤
FanfictionÈ passato un mese dall'incidente, e Manuel non lascia Simone nemmeno per un attimo. Non lo lascia, perché gliel'ha promesso.