And I'll forget you but I'll never forgive

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jasmine mi porta in camera e inizia a prendere dei vestiti dall'armadio

"Jasmine, non voglio un look troppo seducente," dico con fermezza mentre mi preparo.

"Dopo quello che è successo con Simone, non voglio rischiare di finire a letto con nessuno, soprattutto considerando che a malapena riesco a camminare."
Jasmine annuisce comprensiva, capendo la mia preoccupazione. "Capito, tranquilla," risponde, adattando il mio abbigliamento per renderlo appropriato all'occasione senza essere troppo provocante

Mentre mi veste, continuo a respirare profondamente, cercando di raccogliere tutta la determinazione necessaria per affrontare il confronto imminente con
Dadda.

indosso un completo bianco composto da pantaloni, top e giacca, abbinati a tacchi alti dello stesso colore.

Mentre esco dalla stanza, Riccardo mi guarda con un sorriso e fa un commento scherzoso. "Sembri un fantasma," mi dice.

Rido e gli rispondo scherzosamente. "Vabbè, se non torno probabilmente sono scomparsa ubriaca," dico con un sorriso beffardo.

Riccardo, sempre sul tono scherzoso, replica con un commento ironico. "Basta che non scopi," dice ridendo.

Mentre apro la porta per uscire, inciampo leggermente sui tacchi, ma mi rialzo subito senza pensarci troppo. Riccardo ride e fa un altro commento sarcastico. "Oh, ma Simone ci è andato pesante. A malapena ti mantieni in piedi," dice divertito.

"Eh minchia, se non ci è andato pesante, mi ha esplorato tutto," dico scherzosamente prima di uscire dalla stanza, lasciando Riccardo ridere alle mie parole.

Jasmine si avvicina alla porta e mi dice con un sorriso: "Mandami un messaggio se nel caso non torni qui, ma finisci a casa di Simone o chissà a casa di Dadda."

Rido leggermente e rispondo: "Beh, evidentemente se torno sobria, torno qua. Se no, mi ritroverai da Simone." Poi con un saluto, esco dalla porta.

Arrivo al bar ristorante nel centro del Duomo, cercando di mantenere la calma nonostante la tensione nell'aria. Appena lo vedo seduto al tavolo, cerco di avvicinarmi con sicurezza, ma improvvisamente inciampo e cado

Dadda si alza di scatto, preoccupato. , "tutto bene?" mi chiede, osservando il mio leggero zoppicare.

Cerco di nascondere la mia imbarazzante caduta. "Emh, ehh, sono caduta ieri," rispondo con un sorriso forzato, sperando che la mia spiegazione sia sufficiente per evitare ulteriori domande da parte sua. Ci sediamo al tavolo, cercando di mettere da parte la tensione e concentrarci sul motivo del nostro incontro

Dopo esserci seduti al tavolo, decido di affrontare la questione che mi sta tormentando. "L'altra mattina al bar...," inizio a dire, cercando di trovare le parole giuste. "Ti ho visto con la tua ex, e... presumo che voi la sera prima abbiate scopato."

Dadda sembra sorpreso dalle mie parole e cerca di spiegarsi. "Aurora, non è come sembra," inizia a dire, ma lo interrompo.

"Non importa," dico, scrollando leggermente le spalle. "È già successo, e posso superarlo. Ma... quello che mi ha davvero ferito è quando hai detto che non mi hai mai amata, che mi hai solo usata. È questo che mi fa stare male."

Dadda cerca di giustificarsi, ma non riesco a trattenere la mia delusione. "E tu, allora? Perché eri a casa di Simone?" chiede, cercando di deviare l'attenzione da sé stesso.

ℋigh ℐnfedelity/ 𝒟aniel 𝒟'addettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora