Lo guardai.
Era Riccardo,Riccardo dei Dear Jack.Non sapevo che fare. Insomma,avevo sempre sognato di avere uno dei miei idoli davanti. Era il mio sogno. E il mio sogno era davanti ai miei occhi. Indossava un jeans nero ed una maglietta bianca,abbinati a dei Rayban.
"Dio mio,scusa tesoro..."disse guardando se ero macchiata di fango e si avvicinó.
Inizialmente non sapevo che dire.
Insomma,é difficile parlare il proprio idolo in queste circostanze."Ohh....eemmmh,fa n-niente....."dissi arrossendo.
Si erano solamente macchiate le scarpe.
Non era mica la prima volta,tanto sarebbe bastato passare un panno inumidito e sarebbero tornate meglio che nuove.Mi sorrise.
Avevo sempre amato il suo sorriso.
"Sei una jacker?"disse ancora mostrando il suo sorriso."Sis-"non ebbi il tempo di terminare la frase,che vidi scendere dall'auto un ragazzo incapucciato.
Levó poi il capuccio.
Era Alessio.Dire che era bellissimo é poco.
Era molto piú alto di me. Indossava i suoi soliti jeans neri,abbastanza stretti e strappati sul ginocchio,abbinati ad una maglia blu notte ed una felpa aperta della Nike,abbinate alle sue amate Vans,di colore nero.
Era cosi bello dal vivo."Piccola,scusaci,non volevamo."disse Alessio,avvicinandosi.
"Oh,non p-preoccupatevi...possiamo fare una foto?" dissi quasi sussurrando. Non so neanche io come abbia fatto a chiederlo. Non ero pronta a questo momento,per quanto lo avessi desiderato in questi anni.
"Certo."disse Riccardo sorridendomi.
Poi Alessio estrasse il suo IPhone dalla tasca e aprí la fotocamera."Alessio,ma poi non rimane a me."dissi ridendo.
Beh,sarebbe rimasta nel suo telefono."Piccola,poi mi dai il tuo numero,te la mando su Whatsapp."disse sorridendo.
Facemmo non una foto,ma piú o meno una decina.
Riccardo,poi,si allontanó per parlare al telefono.
Eravamo rimasti solo io e Alessio.
Vidi che sbloccó il telefono e me lo passó."Scrivi il tuo numero,su."disse con tono serio,ma poi scoppiammo a ridere. La sua risata era molto piú bella dal vivo. Era qualcosa di meravoglioso.
Digitai il numero e gli passai il telefono.
"Alé,io vado,la casa non si pulisce sola."ridacchiai guardandolo nei suoi meravigliosi occhi castani.
Gli unici occhi in cui adoravo vedermi riflessa."Ti accompagno se vuoi,visto che piove principessa."a quelle parole arrossí. Nessuno mi aveva mai chiamata principessa. Non immaginavo ne tantomeno Alessio Bernabei.
"Oh,m-ma disturbo."dissi guardando tutto tranne il ragazzo davanti a me. Giá ero imbarazzata,non sarei riuscita ad avere un contatto visivo con lui.
"Accompagnare una ragazza come te non é un disturbo,ma un piacere."disse sorridendo,mentre con l'indice mi prese il mento,alzando il mio sguardo verso lui.
Alessio's pov.
"Nono,vado sola,ciao."disse balbettando timidamente e scappó subito via,senza neanche lasciarmi rispondere.
Quella ragazza aveva sicuramente dei poteri magici. Mi aveva stregato,era magnifica.
Aveva gli occhi color nocciola,spesso sottovalutati da me,ma i suoi erano un incanto.
Era molto piú bassa di me.
I ricci capelli castani le scendevano perfettamente sulle spalle.
Ogni volta che sorrideva,io perdevo un battito.
Ma non potevo innamorarmi,non ora.
La mia casa discografica non me lo avrebbe permesso.Occhi a me girls
Scusate se non ho pubblicato,ma sono stata occupata.
Che ne pensate?
Ho visto che il primo capitolo vi é piaciuto,grazie per tutti i commenti,vi adoro.
Continuo a sette commenti e dieci voti.
Baci.xx
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The Rain.
FanfictionQuesta é la storia di Rosy. Una sedicenne normale. Ossessionata dai suoi libri,dai suoi idoli e dalla musica. Cosa potrà mai accadere?