The Rain.

capitolo 3.

Alessio's pov.

Arrivai a casa,mi levai le scarpe e mi buttai sul divano.
Guardavo il vuoto mentre pensavo a quella ragazza.
Cosi dolce e sorridente,tanto quanto strana e misteriosa.
Come poteva essersene andata cosi?
Non potevo starmene tranquillo.

"Hey piccola,sono Alessio.xx"mandai quel messaggio.
Che potere fa l'amore. Non pensavo fosse cosi forte.
Non pensavo di potermi mai innamorare di una ragazza,senza saperne niente di lei.

"Hey. Scusa se sono corsa via,ma dovevo fare delle commissioni. ;)"lessi quel messaggio. Sicuramente non potevo avere una possibilità. Lei mi amava solamente perché ero "Alessio dei Dear Jack" non sicuramente perché ero "Alessio Bernabei."

"Non preoccuparti. Ti va di uscire stasera,verso le 21?xx"scrissi,mentre mi sedetti sul morbido divano di pelle nera,di casa mia.

"Sisi,sarebbe un piacere,dove possiamo incontrarci?"non potevo crederci. Dopo tempo,stavo dimenticando Lucrezia.
Solo lei sapeva farmi sorridere,facendomi impazzire con i suoi modi di fare. Lei era semplicemente perfetta,ma ha preferito un altro. Lei era felice con lui,dovevo farmene una ragione,ma la ferita era ancora fresca.

"Passo a prenderti io,dove abiti?"scrissi quelle parole tremando. L'unica volta che avevo tremato scrivendo,era quando Lucrezia mi disse che amava un altro.
Ma non tremai per l'emozione,ma per un misto tra rabbia e tristezza.

"Via Torino,numero 110. Passa alle 21,ci vediamo tesoro,vado a farmi bella. :*"

Ma quale bella? Era già fottutamente perfetta solo col mascara.

Rosita's pov.

Dio mio,non potevo crederci.
Il mio sogno si stava realizzando.
Avevo sognato infinite volte questo momento.
Dovevo essere presentabile,anche se con la mia faccia era abbastanza difficile.

Mi lavai,poi mi truccai con l'eyeliner,mascara e rossetto rosso.
Per quanto ne sapevo,il rossetto rosso faceva impazzire i ragazzi.
Indossai un abito nero aderente,con degli strass sulla scollatura,a forma di cuore.
Misi i miei tacchi,quando sentí suonare al citofono.

Andai ad aprire,era Alessio.
Indossava un jeans nero,abbinati ad una maglia bianca,con sopra una giacca di pelle,che gli dava quel tocco alla Bernabei.

"Hey piccola,ma sei bellissima."sorride abbracciandomi.
Non potei non arrossire a quel complimento,ma sicuramente lo avrà detto a tutte le fans.

"G-grazie,ma tu sei piú bello.."dissi chiudendo la porta e girandomi verso di lui,che sorrise.
Ricambiai il suo sorriso,che era meraviglioso.

"Comunque,ti va di andare in pizzeria da Piero?"disse sedendosi.
Piero era il miglior pizzaiolo di tutta la città.
Amavo terribilmente la sua pizza,anche se spesso non potevo permettermela..
Annui,pensando che quei soldi,che il giorno dopo avrei dovuto spenderli per le bollette,li avrei dovuti utilizzare per andare a mangiare la pizza..

Andammo in macchina.
Il viaggio fu stato molto silenzioso,c'era troppo imbarazzo.
Scendemmo dall'auto e vidi dei paparazzi.
Sarei stata sicuramente al centro di qualche scandalo.
Camminai al fianco di Alessio.

"Tranquilla,ci sono io."disse il ragazzo accanto a me,per poi avvolgere la mia piccola mano,nella sua,molto piú calda della mia.
Sorrisi,ma un sorriso sponteneo.
Era uno dei momenti piú bello della mia vita.

Prendemmo posto.
Il nostro tavolo era posizionato sul prato.
La luna ci illuminava,mentre il vento soffiava,provocando il movimento dei rami.
Tutto era spettacolare,ma Alessio lo era di piú.
La luce lunare faceva risaltare i suoi occhi,del suo castano intenso. Risultava anche piú pallido del solito.
Mi sorrise,notando che lo fissavo da probabilmente da tanto.

"Piccola,tu che ordini?"disse Alessio,facendomi tornare sul pianeta terra.
Il cameriere era già arrivato,ma non me ne resi conto.

"Oh,una margherita."mentii,avrei preferito una coi frutti di mare,ma costava davvero troppo,e non potevo permettermelo.

"Da bere invece?"disse il cameriere,che indossava una divisa bianca. Aveva gli occhi azzurri e i capelli color caramello.

"Il vino migliore che avete."disse Alessio,per poi indirizzare il suo sguardo verso di me.
Io sorrisi instintivamente,e lui ricambió.

Mentre il cameriere andó via,Alessio inizió a parlare.
"Come mai una semplice margherita?"disse quasi incredulo.
Non potevo dirgli la verità.
"Amo la margherita."dissi sorridendo.

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Hey guys!
Aggiorno ora,ma poi dovró postare a settembre,perché parto.
Vado in Sicilia,per andare al concerto il 25 agosto.
Non sto nella pelle.
Grazie per i voti e per i commenti.
Vi voglio bene. :*