Seven minutes in heaven

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Questa la dedico a tutti voi,

a Liam, Zayn, Niall, Josh, Louis ed Harry,

alle persone che amo e a quelle che ho conosciuto in questo sito,

ma soprattutto la dedico a me stessa, con puro egoismo,

perché ho saputo superare le mie barriere e le mie paure.

Seven Minutes In Heaven

«Non hai bevuto abbastanza, amico.»

Liam era totalmente assorto nel filo dei suoi pensieri, fin troppo concentrato su se stesso per notare il ragazzo che gli si era seduto accanto. Josh, con i suoi soliti atteggiamenti megalomani e strafottenti - la solita maschera di cera che usava per coprire le sue debolezze -, era accasciato al suo fianco su uno di quei divanetti in velluto grigio, spogli e privi personalità; gli stava porgendo un altro bicchiere colmo fino all'orlo di una bevanda ambrata e con un odore forte, ormai l'ennesimo di quella serata. Era dalle mezzanotte che il castano non faceva altro che bere tutto quello che gli veniva messo tra le mani e lui aveva ingollato senza fare troppe domande, occupato com'era ad intrattenere con un monologo interiore la mente; buona parte della sua sobrietà, però, non sembrava intenzionata ad assopirsi e, fatta eccezione per la leggera mancanza di coordinazione ed il desiderio appena controllabile disesso - un aspetto stridente con la sua personalità degna di un galantuomo -, Liam era perfettamente lucido, cosciente di se e di quello che gli stava succedendo attorno.

I suoi amici erano tutti irrimediabilmente ubriachi ed era davvero divertente per lui fare da spettatore a quel disastro. Si era creato un gruppo di sostegno nel bagno e uno nel terrazzino per aiutare chi sentiva l'insopprimibile necessità di vomitare. Una parte di Liam, dopotutto, era felice di non essere ridotto così male.

Il concerto quella sera era stato impeccabile come sempre, nemmeno una grinza nella scaletta o una nota stonata; tutto si era svolto con estrema scioltezza e mentre la folla li acclamava, loro ridevano complici, le mani unite in preghiera per ringraziare la fortuna che aveva casualmente puntato lo sguardo su di loro.

Se lo meritavano, si ripetevano spesso, dopotutto erano bravi.

Quella del 30 ottobre era stata l'ultima data del Take Me Home Tour e agli One Direction, l'Australia non era mai sembrata bella come quella sera. Si erano divertiti come pazzi a cantare "Teenage dirtbag" con i 5 Seconds Of Summer: a metà canzone avevano iniziato a gettarsi l'acqua e a lanciarsi torte di panna in pieno viso, riscuotendo risa e apprezzamenti dal loro pubblico, così appassionato ed eccitato dalla musica e dal clima.

Dopo l'esibizione, le due band si erano riunite per festeggiare nella stanza d'albergo di Louis e Niall, troppo euforici per dormire e desiderosi di passare finalmente una serata in compagnia dopo tanto tempo. Erano più di una trentina di persone, tutte totalmente fuori di senno: per lo più amiche e amici dello staff degli One Direction e li, l'alcol sembrava scorrere a fiotti. Chissà perché, ogni singolo membro dei rispettivi gruppi giurava che ci fosse lo zampino di Josh, sempre troppo bravo quando si parlava di batterie e sbronze.

Liam tornò a guardare il biondino seduto vicino a lui. I suoi occhi chiari, di un verde tendente all'azzurro, erano splendidi, ma dilatati oltre ogni misura; la pelle diafana era arrossata dall'eccitazione e dall'adrenalina, le labbra screpolate per il freddo e per i continui morsi che indicavano un vizio che durava da anni, ma lui ugualmente rimaneva il solito e desiderabile ragazzo di sempre, quello che con un innocuo occhiolino è in grado di far cadere ai propri piedi ogni sorta di genere femminile - e non solo. Liam squadrò nuovamente la bevanda che stringeva tra le dita e decise che quel bicchiere sarebbe stato quello decisivo: o finalmente gli avrebbe tolto anche gli ultimi freni inibitori, o non avrebbe più bevuto per quella sera e se ne sarebbe andato a letto con la sua caratteristica solitudine mentale che pochi avevano osato violare - o meglio, che solo uno aveva osato violare.

Seven Minutes In Heaven||OS Larry, Ziam e NoshDove le storie prendono vita. Scoprilo ora